Diamoci da fare (Paolino Vitolo)
Come è ormai tradizione consolidata, l'ultimo numero di Hermes dell'anno è dedicato a riflessioni e bilanci sul periodo appena trascorso ed alle prospettive alle speranze e alle intenzioni per il futuro del nostro territorio.
Prima di trattare delle problematiche locali vorrei però esprimere, come del resto faccio da tempo, alcune mie considerazioni sulla politica nazionale. Ritengo che ciò sia indispensabile anche per inquadrare il contesto locale, dato che stiamo attraversando un periodo burrascoso e incerto, tutto proiettato sull'esito dell'ormai famoso voto di fiducia del 14 dicembre prossimo, quando si deciderà se il governo Berlusconi potrà continuare il suo lavoro o se invece dovremo rassegnarci ad affrontare un periodo più o meno lungo di ulteriori incertezze, in attesa di un nuovo governo stabile, con o senza Berlusconi. I miei lettori conoscono già la mie convinzioni politiche e quindi non si stupiranno per le mie considerazioni, anche se potranno non essere completamente d'accordo, come del resto è normale e lecito in democrazia.

INTERVISTE
Poiché è fine anno, tempo di bilanci, abbiamo voluto intervistare alcuni cittadini per conoscere in diretta le impressioni, le speranze ed i propositi degli abitanti della nostra terra. Quattro persone hanno acconsentito a rispondere alle nostre domande. Li presentiamo qui in ordine rigorosamente alfabetico. La Redazione ...
Pietro Cerullo
Umberto Meluccio
Gerardo Pepoli
Ugo Sogliuzzo

Nihil novi sub soli (Raffaele Riccio)
La mattinata di una tranquillo e soleggiato sabato di fine ottobre a Palinuro, improvvisamente viene turbata dal volteggiare di un elicottero che indugia con passaggi radenti sulla zona della Saline, nonché dal materializzarsi di gruppi di agenti in divisa, non Carabinieri né Finanzieri (poi successivamente identificati in agenti delle varie Capitanerie di Porto del Territorio) all' ingresso del club Med, alcuni dei quali con modi sbrigativi e decisi interdicono l' eccesso all' area. ...

Centola, paese delle case fantasma (Gustavo Mion)
Secondo i dati dell'Agenzia per il Territorio la provincia di Salerno ha il record in Italia per le "case fantasma", vale a dire per gli immobili che non risultano dichiarati al catasto, ma che ora sono stati scoperti grazie alle foto aeree.
Nella nostra provincia i comuni che hanno il maggior numero di "case fantasma" sono Capaccio (3500) ed Eboli (3323). Centola è al terzo posto (1837 fabbricati non censiti, cui si devono aggiungere 165 fabbricati ex rurali, cioè quelli in cui sono venuti meno i "criteri di ruralità"). ...

Palinuro: come eravamo (Aniello Errico)
Ottantasei chilometri di costa, a volte frastagliata, dove il susseguirsi di spiagge, promontori, insenature e baie la rendono unica per la sua lussureggiante macchia mediterranea e per i suoi forti profumi di agrodolce provenienti da pini, lentisco, mirto, ginestre ed altro.
Tra i costoni brulicanti di fauna mediterranea selvatica, gli ulivi secolari fanno da corona a paesi di poche anime che sopravvivevano con l'agricoltura e la pastorizia, nelle zone interne, e con la pesca lungo le coste; ...

 La chiesa di San Nicola di Mira a Centola
La costruzione della chiesa di San Nicola di Mira, di Centola, ebbe inizio nell'ottobre 1592 e si completò nel luglio 1617 (cfr. "Storia di Centola" del compianto Mons. Giovanni Cammarano, parroco di Centola per oltre cinquant'anni).
I lavori durarono circa venticinque anni, comprese le immancabili sospensioni, attuali anche a quei tempi. La nuova chiesa parrocchiale fu aperta ufficialmente al culto il 15 agosto 1617. L'avvenimento (importantissimo per cultura, arte e fede) fu scolpito sul portale in pietra che orna l'ingresso principale ed è tuttora leggibile: "DOMUS MEA DOMUS ORATIONIS EST A.D. MDCXVII". ...

 Ritorno alla benedizione (Nicola Lamassa)
Un giorno udii una giovane madre di famiglia, che diceva ad una sua amica: «Io in certe cose ci credo. Per me, l'Ordinazione di questo sacerdote originario di Centola ci ha portato finalmente una vera Benedizione». Non origliavo, ero lì per caso e posi naturalmente attenzione a quelle parole. Ovviamente non potei che essere d'accordo con quanto sosteneva quella giovane signora. Immaginai di rivolgermi alla comunità unita in Assemblea, come quando ero interno da seminarista, per riferire quell'affermazione ricordando a quanti avevano ripetuto più volte, nel passato, in seguito a tanti eventi negativi vissuti in questa nostra cittadina, l'espressione "maledizione". Inoltre finalmente è chiaro a tutti che il sacerdote lo fa Dio tramite i suoi Ministri Ordinari e Presbiterali. È Dio che fa il Sacerdote! Il motivo del perchè di questa locuzione? ...

 

 VALLO DELLA LUCANIA 

 La cultura del teatro nel Cilento (Don Guglielmo Manna)
La presenza di un cine-teatro in un territorio può sembrare un segno particolare di privilegio a favore dei ricchi o di un certo ceto sociale, che si sente in grado di guardare con superiorità il popolo cosiddetto "basso". Il teatro non è un lusso, non un privilegio, riservato ad una "élite". Il teatro deve essere la vivanda facilmente accessibile per tutti, perché esso contribuisce a migliorare la vita, ad elevarne la qualità. Non è assolutamente vero quanto è stato affermato in questi giorni, che la cultura non fa mangiare.
"Non di solo pane vive l'uomo". Solo una visione molto angusta della vita, proiettata in una visione di animalesco istinto a volere soddisfare il proprio bisogno di alimentarsi, pensando che il cibo materiale sia tutto, alla luce della concezione che l'uomo "vale tanto quanto è capace di produrre" in senso economico, può spiegare certi tipi di affermazione. ...

 

 CAMEROTA 

 MONTE SANT'ANTONIO E IL PROGETTO POSIDONIA (Salvatore Calicchio)
Con questo articolo riprendo la collaborazione con Hermes. Continuerò ad interessarmi di ambiente e territorio e di quel particolare segmento turistico che è il turismo ambientale.
Da anni ci sentiamo dire da tanti pulpiti che "occorre lavorare per allargare la stagione turistica". Quando poi si scende nel concreto, nessuno avanza proposte e nessuno muove un dito per migliorare il territorio e renderlo fruibile ai turisti provenienti da altri paesi europei che vengono fuori stagione e ai sempre più numerosi turisti italiani, che apprezzano e promuovono anche i sentieri non segnati sulla costa. ...

 

 PALINURO 

 LA BANDA MUSICALE "CITTÀ DI PALINURO" (Antonio Capurso)
Non restiamo indifferenti e nostalgici delle nostre tradizioni. Riscopriamo la nostra identità ed apprezziamo le antiche realtà locali come artigianato, prodotti tipici, tradizione culturale musicale bandistica, delle quali è un privilegio di essere eredi. Ritroviamo l'amore per le nostre tradizioni popolari: sono i grandi uomini di cultura a richiamare all'esaltazione, al rispetto e alla conservazione delle tradizioni popolari.
L'educazione nasce dalla musica e la formazione bandistica è un inestimabile strumento educativo per i giovani. ...

 I VINTI (Nicola Valente)
Questo è il titolo di un libro di Marcello Veneziani, dove l'autore dichiara tutta la sua passione cavalleresca per i perdenti, che oggi sono in primo luogo i perdenti della globalizzazione.
Nel quarto capitolo Veneziani analizza i motivi per cui il nostro meridione si trova in una situazione di arretratezza. Egli scrive: "Il Sud è una terra schiacciata tra il fato e l' anarchia. Si osservano le leggi del fato, ma non quelle dello Stato. Così quando i terremoti e il fango, come accadde tra Sarno e Quindici, hanno sommerso centinaia di corpi e di case, la reazione è stata la maledizione contro la matrigna terra, che il destino ha loro assegnato e contro il governo ladro, proverbiale responsabile delle piogge, remoto potere da cui si attendono solo soprusi o favori, mai regole e garanzie. Dio e lo Stato ci hanno abbandonato, è il lamento antico del Sud ad ogni sconfitta;da qui fatalismo e rivolta, più che organizzazione e prevenzione. A me fa male, da uomo del Sud senza vergogna, dovere ammettere che le calamità naturali si accumulino alla calamità meridionale: la convinzione che si debba costruire la propria vita a scapito del resto dell' ambiente, delle leggi, degli altri, eccetto i propri famigliari e affini. PEREAT MUNDUS purché ci salviamo noi. ...