CENTOLA, PAESE DELLE CASE FANTASMA

di Gustavo Mion

Secondo i dati dell'Agenzia per il Territorio la provincia di Salerno ha il record in Italia per le "case fantasma", vale a dire per gli immobili che non risultano dichiarati al catasto, ma che ora sono stati scoperti grazie alle foto aeree.
Nella nostra provincia i comuni che hanno il maggior numero di "case fantasma" sono Capaccio (3500) ed Eboli (3323). Centola è al terzo posto (1837 fabbricati non censiti, cui si devono aggiungere 165 fabbricati ex rurali, cioè quelli in cui sono venuti meno i "criteri di ruralità"). Ma se questi dati vengono confrontati con il numero di abitanti si nota che Centola è al primo posto nella provincia, (probabilmente anche in Italia) nella proporzione tra abitazioni non accatastate ed abitanti (circa 40 edifici ogni 100 abitanti!); in pratica ci collochiamo ai vertici nazionali per mancato rispetto delle normative catastali, con evasione, quindi, delle relative imposte.
Queste indagini sono state fatte, in quasi tutti i Comuni italiani, dall'Agenzia per il Territorio (Ministero dell'Economia), in seguito al decreto legge 262 del 3 ottobre 2006. Il territorio italiano è stato fotografato completamente grazie a foto aeree a grande risoluzione. Queste foto, grazie a tecnologie sofisticate, sono state sovrapposte alle mappe catastali, consentendo l'individuazione degli immobili non censiti e quindi dei rispettivi proprietari. Può darsi che alcuni di questi immobili (sicuramente una piccola minoranza), siano delle baracche o altre strutture non accatastabili, ma, con la regolarizzazione di questi edifici, dovrebbe entrare nelle casse dello stato circa un miliardo di euro. L'Agenzia delle Entrate ha calcolato che, in seguito, anche nelle casse dei comuni, con le imposte ICI e TARSU dovrebbero entrare da uno a due miliardi.
Recentemente sono pervenuti, anche a molti cittadini del nostro Comune, inviti a regolarizzare gli immobili non accatastati. Per chi non si metterà in regola, dal primo gennaio 2011, l'Agenzia del Territorio procederà d'ufficio all'attribuzione di una rendita catastale presunta, con maggiori spese e sanzioni per il proprietario. La regolarizzazione con il catasto riguarda solo il pagamento delle relative imposte; non si tratta di un nuovo condono edilizio. Saranno poi i comuni ad accertare se la casa emersa è a posto dal punto di vista dei vincoli urbanistici; il decreto dice infatti che l'Agenzia del Territorio gira ai comuni i dati sui nuovi accatastamenti affinché questi effettuino i controlli di conformità urbanistico-edilizia ed applichino le eventuali sanzioni.
Chissà come potranno essere fatti questi controlli, nel nostro Comune, visto che gli uffici preposti non brillano certo per efficienza. Non era difficile accorgersi che nel Comune di Centola non c'era molto rispetto, sia da parte dei "paesani" che da parte dei "forestieri", per norme e regolamenti, però non fa certo piacere trovarsi davanti alla crudezza di dati statistici così rilevanti. Questo ci deve far riflettere, e non dobbiamo sottovalutare il rischio che questa condizione possa creare terreno fertile per infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali di tipo camorristico.

Gustavo Mion