Il silenzio degli innocenti
Penso che tutti, o quasi, ricordino un famoso film di qualche anno fa, il cui titolo originale era "The silence of the lambs". Esso fu tradotto in italiano come "Il silenzio degli innocenti", perché la traduzione letterale "Il silenzio degli agnelli" sarebbe sembrata alquanto strana e non avrebbe favorito il film, che ebbe invece un grande successo. Mi ritorna in mente oggi questo titolo, perché mi sto rendendo conto che il fatto che noi di Hermes non solo non ci sentiamo agnelli, ma non riusciamo neanche a stare in silenzio, stia dando fastidio a molti. Circa un anno fa il numero del giornale che uscì a Pasqua si aprì con un mio articolo ("Le acque nere di Palinuro"), in cui si denunciava lo stato precario del depuratore sito in località Isca, con il conseguente pericolo, anzi certezza, di inquinamento del mare alla foce del fiume Lambro, cioè alla Marinella e al Buondormire, che sono tra gli angoli più suggestivi della nostra stupenda costa. Io scrissi il pezzo per sferzare l’amministrazione comunale, affinché si affrettasse a risolvere il problema prima dell’estate, ma invece qualcuno a Palinuro se l’ebbe a male, perché avevo messo per iscritto una cosa da tenere assolutamente nascosta ai turisti pasquali, come se questi non avessero naso per sentire la puzza dei liquami ed occhi per vedere la schiuma giallastra sul mare. E così fui attaccato personalmente e qualche imbecille arrivò addirittura a dedicare al sottoscritto un volantino (anonimo, naturalmente, secondo lo stile di certi dementi), illudendosi di intimidirmi. I fatti mi hanno dato naturalmente ragione: le presenze turistiche non sono diminuite (e comunque ben altre circostanze che non il mio articolo congiurano contro il turismo sul nostro territorio) ed il Comune ha almeno effettuato delle riparazioni al depuratore, che se pure non rappresentano una soluzione definitiva, almeno hanno consentito di tamponare il problema. A distanza di un anno, sempre a Pasqua (pare quasi che le vacanze pasquali scatenino accessi di idiozia), il nostro giornale è stato nuovamente attaccato, nella persona di Ermanno Montuori, per il suo articolo, pubblicato in prima pagina, che denuncia i topi e la sporcizia di piazza Murat a Palinuro. Anche qui l’accusa è quella di non aver rispettato un omertoso silenzio, di aver denunciato qualche cosa che purtroppo è inutile tener nascosta, perché è sotto gli occhi di tutti. La risposta di Ermanno, puntuale e precisa, è in questo numero di Hermes. Dopo questo sfogo, torniamo ai problemi del territorio e parliamo di una delle realizzazioni da sempre richieste dai cittadini e che finalmente era stata trionfalmente annunciata dall’amministrazione comunale: la sistemazione dell’ingresso di Palinuro. L’inverno scorso, con gioia e soddisfazione abbiamo visto finalmente entrare in azione le ruspe per spianare il terreno, abbattere muri e sistemare il parcheggio e le aiuole di un luogo che per definizione deve costituire il biglietto da visita della perla del Cilento. Purtroppo, a mano a mano che i lavori proseguivano, alla soddisfazione è seguita prima preoccupazione e poi sconcerto: con gran dispendio di mezzi è stato costruito un muro in pietra naturale sul lato mare (sopra l’ex club Med), negando quindi al viandante e al turista la visione di uno dei più bei panorami del mondo. Poi, come se non bastasse, nel muro sono state incassate delle grandi panchine, sempre in pietra, rivolte non già verso il mare (comunque invisibile), ma verso la strada ed il costruendo parcheggio, in modo che i malcapitati, che osassero accomodarvisi, potrebbero avere l’opportunità ed il privilegio di assistere alle manovre delle autovetture e di respirare le esalazioni del traffico, che, soprattutto nei mesi estivi, è piuttosto consistente. Non sarebbe stato molto più bello (ed anche economico) sistemare delle semplici ringhiere sul mare e installare delle comuni panchine rivolte verso lo spettacolo del tramonto, che su questa costa è semplicemente stupendo? Qualcosa di simile è stato realizzato non lontano da qui, a Capitello, spendendo poco ed ottenendo molto, come si può vedere dalla foto pubblicata. Ma - pazienza! - ci saremmo anche rassegnati al muro, sennonché, poiché i guai non vengono mai da soli, veniamo a sapere che i lavori sono stati bloccati sine die a causa di una vertenza amministrativa: pare che il Comune abbia offerto al proprietario del terreno da espropriare per il parcheggio, la somma obiettivamente misera di diecimila euro e che questi abbia ovviamente rifiutato. Ciò significa che molto probabilmente per la prossima estate l’ingresso di Palinuro sarà quello di oggi, che si può vedere dalla seconda foto, anche se speriamo, sinceramente e ardentemente, che accada qualcosa che riesca a sbloccare l’intoppo. E ci perdonino i soliti noti, se anche questa volta al silenzio degli agnelli abbiamo preferito il ruggito del leone!
Lungomare di Capitello | Ingresso di Palinuro |