MALUMORI, PENTIMENTI E DELUSIONI DI UN'AMMINISTRAZIONE

di Antonio Fedullo

A pochi mesi, della riconferma di Carmelo a Sindaco di Centola, ricominciano le lagnanze, le proteste, i mugugni che lo hanno accompagnato per tutti e cinque gli anni trascorsi. Le contestazioni provengono soprattutto da quella parte della popolazione che gli ha dato il consenso elettorale del 62%. La disapprovazione alla sua politica arriva principalmente da Palinuro, da commercianti e operatori turistici, categorie che maggiormente lo hanno sostenuto. Forse si aspettavano, con questo secondo mandato, un atteggiamento ed un approccio diverso rispetto alla miriade di problemi che commercio e turismo attraversano. Ad esultare, invece, per la vittoria schiacciante di Carmelo sono quelli che negli ultimi quarant’anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo in questo comune: i giovannino, i d’arienzo, i fersula, i romaniani e tanti altri tecnici e postulanti che questa volta si sono ritrovati insieme ad esprimere il proprio consenso alla politica di Carmelo, con la speranza di spartirsi ciò che rimane del nostro territorio. Certamente non è stato secondario il contributo apportato in termini elettorali dalle “new entry”, come a Carmelo piace definire i cinque nuovi consiglieri di maggioranza. Figure, a dire di molti, che avrebbero portato una ventata di cambiamento nella politica centolese. Politicamente troppo deboli e non in grado di contrastare interessi ed affari garantiti dalla loro stessa maggioranza. Figure messe là (in Consiglio Comunale e in Giunta) per recitare il compitino assegnato loro, e poi alzare la mano ed approvare provvedimenti di cui neppure conoscono il contenuto. Complici inconsapevoli del definitivo sfascio di un territorio in agonia? Spero di no. spero invece che si ravvedano al più presto e capiscano a quale gioco si stanno prestando. Infatti, non fra molto, dal cassetto verrà tirato fuori la partita più grossa: il PUC (Piano Urbanistico Comunale). Sono curioso di verificare come si comporteranno le “new entry”. Nella maggioranza, intanto, si avverte un certo nervosismo tra LUPI VOLPONI E VOLPINI, ma alla fine le discordanze saranno appianate; sugli interessi l’accordo si trova sempre.
Ma la vera patata bollente, che potrebbe mettere in discussione la tenuta e l’esistenza stessa dell’Amministrazione Comunale, è in dirittura d’arrivo: il bilancio. Ricordo che il Comune di Centola è sorvegliato speciale, da un po’ di tempo, da parte della magistratura contabile (la Corte dei Conti), la quale ha più volte richiamato gli amministratori di Centola a chiarire la posizione contabile del comune. Con il nuovo sistema di trasmissione dei dati contabili, è finita per Sindaci ed amministratori che per decenni hanno messo a bilancio entrate virtuali e taroccate per giustificare uscite senza copertura finanziaria che poi finivano tra i debiti fuori bilancio. Debiti contratti, per lo più, per scopi elettoralistici e clientelari, che hanno finito per causare il dissesto finanziario di molti comuni. Centola fa parte di questa categoria di comuni, malati terminali, che vivono da tempo una perenne agonia, vicino al dissesto, al fallimento, al default. .Le “new entry”, prima della passerella elettorale sui palchi, si sono informati della situazione contabile e debitoria del comune? E con quali risorse ritengono realizzare quella caterva di proposte elencate nei compitini che leggevano in campagna elettorale? Sono a conoscenza che negli ultimi 25 anni, le Amministrazioni alla guida del Comune, oltre i 22 milioni di euro (di cui € 6.841.485,34 ricevuti tra il 2013 e il 2014 D. L. 35/2013) attinti come prestiti finanziari presso la Cassa Depositi e Prestiti, hanno accumulato svariati milioni di euro di debiti, in parte fuori bilancio, difficili da quantificare? Il loro capo con la passata amministrazione s’era impegnato, come primo punto del programma, al risanamento del bilancio. Ma ha ritenuto, con il suo gruppo, di utilizzare il denaro pubblico in attività propagandistiche ed elettoralistiche, che certo non hanno contribuito al miglioramento delle condizioni sociali ed economiche della nostra comunità, e che hanno invece avuto come conseguenza solo il pericoloso aggravamento del deficit comunale e il peggioramento di servizi fondamentali per la collettività. Tutto questo in un Comune, quale quello di Centola, che ha una potenziale forza economica derivante dal turismo. Alla fine, la sua vittoria sarà ricordata come la vittoria di PIRRO, per le macerie che lascerà dietro di sé alla fine del suo secondo e ultimo mandato da Sindaco di Centola.

Antonio Fedullo