Facciamo il punto sulle grotte marine e sulla situazione della Costa di Palinuro

di Antonello Fedullo

1) Partiamo dalla questione grotte marine.
Da giorni si vocifera in paese sulla possibile chiusura delle grotte marine. È una vergogna! Farci togliere anche le grotte, un patrimonio di inestimabile valore. Un grazie va, ovviamente, come al solito, all’amministrazione comunale che non ha fatto, e continua a non far nulla per evitarlo, anzi, tutto tace! Infatti alcuni marinai o cooperative del posto hanno già dovuto ridurre alla sola grotta Azzurra l’itinerario del viaggio, perché ritengono poco sicuro l’accesso alle altre grotte, per il pericolo di crolli che incombe lungo tutta la costa. Pertanto si invita vivamente l’Amministrazione a prendere dei seri provvedimenti in merito, poiché qui è a rischio la sorte del turismo locale e di decine di famiglie che vivono grazie a questo lavoro.
2) Leggete questa notizia.
Durante la 1^ riunione sul nuovo piano urbanistico comunale (PUC), non si è discusso solo delle nuove strutture che dovranno sorgere sul territorio, ma c’è stato un breve ma significativo fuori programma. Infatti il tecnico comunale delegato, il dott. Sarnicola, ha addirittura detto davanti ad una trentina di partecipanti che a suo avviso e dell’Amministrazione comunale: “non è più possibile che si attracchi con le barche direttamente sulla spiaggia del Buondormire”, ed è arrivato a dire che: “all’interno delle grotte marine di Palinuro si entri ancora a motore acceso”. Il tecnico comunale ha concluso dicendo: “assolutamente queste cose non vanno più permesse”. Purtroppo non abbiamo potuto saperne di più. Il Sindaco non ha voluto svelare ulteriori dettagli sui provvedimenti che sta prendendo a riguardo.
Ci rendiamo conto? vogliono toglierci anche la sosta al Buondormire!
Detto ciò, le parole di Sarnicola un significato ce l’hanno. Infatti tra le mappe del nuovo PUC, ne emerge una in cui tutta la Costa di Palinuro viene interdetta perché c’è il serio pericolo di movimenti franosi. Dunque si deduce che l’eventuale chiusura della stupenda spiaggia del Buondormire, come vorrebbero i nostri amministratori, sia dettata anche da questo “studio” effettuato dai tecnici addetti a redigere il PUC. Un’ordinanza comunale invece, del 19/06/2015, classifica come zone ad alto rischio frana oltre alle già conosciute Ficocella, Marinella ed Arco naturale, anche Calafetente e per l’appunto il Buondormire. In queste zone, secondo tale delibera, bisogna tenersi a distanza per evitare pericoli. Un’ordinanza della Marina del 2012, obbliga a restare in tali zone ad una distanza di ben 30 metri. Pertanto i nodi da sciogliere per l’Amministrazione comunale sono parecchi, dato che a mettere tali zone in sicurezza, magari con i rocciatori, con le reti di sicurezza, per il momento non se ne parla proprio.
3) Riguardo ai motori accesi all’interno delle grotte.
In che modo l’amministrazione intende evitare che si entri ancora a motore acceso nelle grotte marine? Attendiamo una risposta. Tuttavia, sicuramente è necessaria una regolamentazione perché l’habitat interno delle grotte va preservato e tutelato. Dunque, i marinai palinuresi devono necessariamente adeguarsi alle direttive in materia ambientale, considerando le note proprietà biologiche marine, uniche al mondo, delle nostre grotte. In special modo nella grotta Azzurra e in Calafetente.
4) Oltre alle modalità di accesso nelle grotte, mi preoccuperei anche, in questo momento di difficoltà economica, di un altro aspetto. Quante volte abbiamo visto arrivare imbarcazioni dalle vicine località o private imbarcazioni, per visitare le nostre grotte senza nessuna regolamentazione? Senza che nessuno impedisca loro di fare ciò che si vuole nel nostro territorio? Perché il comune non emette un’ordinanza dove si garantisce l’entrata nelle grotte solo ai marinai che hanno i requisiti?
I marinai palinuresi tali requisiti ce l’hanno quasi tutti, come emerge da una vecchia delibera del 2002. In questo caso sicuramente si risolleverebbero le sorti economiche dei nostri concittadini poiché i viaggi si moltiplicherebbero. Chiamatelo campanilismo, chiamatelo egoismo, ma a mio avviso una buona amministrazione comunale avrebbe già tutelato l’esclusività delle nostre grotte ai soli barcaioli del nostro comune e dei pochi provenienti dai paesi limitrofi che hanno le carte in regola. Questo non significa impedire di visitare il nostro patrimonio. Infatti basterà venire a Palinuro, anche in barca, recarsi dai nostri marinai e tranquillamente godere della famosa gita palinurese. Alcuni diranno che non è praticabile tale proposta perché non c’è controllo. I controlli e le soluzioni volendo si trovano. Accade in molti altri comuni italiani che hanno fatto delle grotte marine una vera e propria eccellenza turistica. Un esempio su tutti la vicina Capri, dove nell’omonima grotta Azzurra si entra solo accompagnati dai barcaioli che effettuano il servizio gita. Ma noi purtroppo, molto probabilmente, le stiamo chiudendo le grotte marine, anziché ampliarne la fruibilità.

Antonrllo Fedullo