•Arriva una nuova stagione estiva e come ogni anno, gli imprenditori “ s’affrettan e s’adoprano per fornir l’opra…” ma per quale turista e turismo si lavora? L'Organizzazione Mondiale del Turismo (World Tourism Organization) definisce il turista come colui che viaggia in paesi diversi dalla sua residenza abituale e al di fuori del proprio ambiente quotidiano per svagarsi e/o acculturarsi. Purtroppo, oggi, le nostre zone non riescono più ad ospitare questa tipologia di turisti. Per entrare nello specifico della questione un paese turistico come Palinuro, pieno di risorse paesaggistiche e strutture ricettive non dà la possibilità al turista di cogliere le bellezze, la storia, la cultura e le tradizioni del posto, in quanto mancano le idee per stare al passo coi tempi e alimentare un turismo moderno. Per approfondire meglio il problema bisognerebbe effettuare uno screening per analizzare gli imprenditori cilentani ma è semplice definire la figura di questi imprenditori in quanto il loro operato traspare dal tipo di turismo che si è diffuso negli ultimi anni: il classico “mordi e fuggi” da fast food. Manca la ricerca della competenza in un determinato settore, perché la competenza ha insito uno stimolo a fare sempre meglio. È facile nelle sere d’estate, a Palinuro, scontrarsi con gruppi di ragazzi che affollano le strade con pizzette e bicchiere in mano senza curarsi degl’altri. Il turismo di oggi, invece, dovrebbe avere alla base una progettualità capace, quindi, di destagionalizzarlo, non relegandolo ai soli luglio e agosto. Inoltre, i tanti imprenditori della zona dovrebbero unirsi in vere associazioni, non formali ma sostanziali, capaci di creare una rete vera di contatti in modo da richiamare le persone per poter godere di questi spazi, di questa cultura che ancora deve offrire delle opportunità. Una vecchi pubblicità recitava così: turista fai date? Ahi,ahi,ahi. Oggi si potrebbe dire: turismo fai da te? Ahi,ahi,ahi.
D.C.