LA DROGA, UNA PIAGA SEMPRE PIÙ ESTESA

di Gustavo Mion

Un argomento di cui si parla poco, se non in occasione di qualche evento di cronaca, come l’arresto di uno spacciatore, è la diffusione sempre maggiore, anche nei piccoli centri del Cilento, dell’uso di sostanze stupefacenti. Questo problema sta diventando causa di disagio per molte famiglie, soprattutto se s’instaura il fenomeno della dipendenza, che riguarda soprattutto sostanze come l’eroina, ma può interessare anche droghe considerate “leggere” come la cocaina e la cannabis. Tutte le dipendenze, non solo quelle provocate dalle droghe, sono un rischio per la salute, di cui a volte non ci si rende conto: quelle causate da sostanze come alcol e psicofarmaci, da fumo di tabacco, la dipendenza causata dal gioco d’azzardo. Fino a pochi decenni fa il fenomeno dell’abuso di droghe era limitato nei nostri piccoli paesi, in confronto a quanto avveniva nelle città, ma negli ultimi anni, anche da noi, questo fenomeno si sta estendendo soprattutto tra gli studenti delle scuole medie superiori. Secondo uno studio recente, fatto a livello nazionale dall’Istituto di Fisiologia Clinica, dal CNR di Pisa e dall’ESTAD Italia, che ha coinvolto 405 Istituti Superiori, è stato rilevato che circa un quarto dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni hanno utilizzato sostanze stupefacenti. Sta aumentando soprattutto il consumo di cannabis (circa il 26% degli studenti), mentre il 4% ha fatto uso di cocaina, stessa percentuale per l’uso di allucinogeni (come LSD), il 2% ha usato altre droghe. Riguardo alla cannabis, secondo il Dipartimento antidroga, c’è stato un aumento del 2% sull’anno precedente. Un numero sempre maggiore di adolescenti pensa che una canna ogni tanto non faccia male. Questa idea deriva da una serie di messaggi che arrivano da musica, cinema, televisione, oltre che dagli “amici”. In pratica il consumo di stupefacenti è considerato come un fatto normale. Anche molti genitori non si preoccupano molto dell’uso di cannabis da parte dei figli. Se nell’età adulta un uso saltuario di questi stupefacenti causa danni modesti alla salute, nell’età evolutiva, invece, tutto ciò che interferisce con il normale funzionamento mentale può essere molto pericoloso in quanto, nel cervello, si stanno formando le connessioni neuronali che regoleranno il funzionamento mentale per il resto della vita. Le droghe danno al ragazzo una sensazione di benessere, di euforia, di forza, ma lo “star bene” prodotto da una sostanza chimica non è solido come quello conquistato con le proprie esperienze di vita, con la realizzazione dei propri obiettivi, con le relazioni con gli altri. Certo può essere più facile trovare il benessere con l’uso di una sostanza chimica, ma questo benessere spesso lascia il posto ad ansia, irritabilità, fragilità, depressione. Gli studi sugli effetti della cannabis sul sistema nervoso indicano che, in soggetti predisposti, possono comparire delle psicosi e in particolare schizofrenia. Secondo il Journal of Psychiatric Research (dic. 2013), l’uso di cannabis interferisce con l’autocoscienza, la memoria, crea stati d’ansia, anche a distanza di tempo. Secondo la letteratura scientifica la cannabis, oltre ad alterare le funzioni di alcune cellule nervose, riduce le difese immunitarie, può causare danni al fegato, glaucoma, può interferire con lo sviluppo del feto, causare mutazioni cromosomiche, tanto che l’American Academy of Pediatrics è assolutamente contraria alla liberalizzazione della marijuana. Anche a livello respiratorio la cannabis è più dannosa del fumo di tabacco, può causare irritazione, malattie respiratorie, infezioni, tumori: il fumo di marijuana contiene dal 50% al 70% in più d’idrocarburi cancerogeni rispetto a quello di tabacco. Purtroppo ci sono scarsa cultura e scarsa informazione sui rischi degli spinelli che, per molti giovani, sembrano una facile soluzione al loro stato di disagio sociale e familiare. Si fa poca prevenzione, poca educazione sui rischi legati all’uso di tali sostanze. Un proverbio africano dice che per educare un figlio ci vuole un villaggio, significa che è necessario tutto un sistema di relazioni sociali in cui ognuno, con la parola e con l’esempio, concorre alla maturazione dei giovani. L’aspetto dei rapporti sociali è un elemento importante per raggiungere delle relazioni di vita che tengano i giovani lontani dalle seduzioni di piaceri prodotti da droghe o da alcol. Invece, spesso, gli adolescenti cercano una sensazione di piacere effimero, anziché cercare di dare un senso, una direzione alla propria vita. E’ facile che l’euforia del presente diventi un brutto ricordo e possa condizionare negativamente il futuro della persona. I giovani, per crescere, hanno bisogno di affrontare dei rischi, delle sfide. Dalla capacità di affrontare queste sfide, dalla capacità di avvicinarsi gradino dopo gradino all’obiettivo prefisso deriva gran parte della soddisfazione di ognuno. Gli adulti dovrebbero trasmettere ai figli forza, pazienza, speranza, che sostengano la capacità di andare avanti, di affrontare eventuali difficoltà, con la fiducia di riuscire a superarle.