Da mesi si protrae, ormai, il problema inerente agli uffici postali dell’intero territorio del Comune di Centola, tanto che la situazione di emergenza e disagio, in cui si trovano costretti a dover operare i dipendenti, potrebbe degenerare gravemente, creando un danno tanto alla popolazione quanto agli stessi operatori degli uffici.
Il Comune centolese, in riferimento ai servizi postali, è accorpato al Comune di San Mauro La Bruca. Il problema è rappresentato dal fatto che i sette paesi che rientrano in tale area non sono serviti da sufficienti unità lavorative. Infatti, nell’ufficio postale di Centola capoluogo, da agosto 2013, è assente sia la figura del direttore sia quella di un operatore allo sportello. La situazione non è meno grave anche nelle frazioni di San Severino, Foria e San Nicola. In esse gli uffici postali già da anni operano in regime di riduzione dei giorni lavorativi (due giorni a settimana), e gli abitanti subiscono, spesso, il disagio di doversi recare presso gli uffici di Centola e Palinuro per soddisfare le proprie necessità, sovraccaricando così il lavoro dei due uffici.
Il problema diventa insostenibile soprattutto nel periodo estivo, in particolar modo a Palinuro: tenuto conto che il Comune di Centola è a forte vocazione turistica, la richiesta dei servizi postali aumenta notevolmente per le oltre 40.000 presenze giornaliere e l’apertura delle circa 450 attività turistico-commerciali. Infatti, l’ufficio postale di Palinuro, già mancante di una unità allo sportello durante tutto l’anno, si trova a vivere, in tale periodo, giorni di forte disagio, gravi rallentamenti dei servizi e lunghe code che si allungano fin fuori dall’ufficio.
Per quanto riguarda il servizio consegna, sui territori dei due Comuni suindicati, operano soltanto tre postini, i quali per poter svolgere al meglio il loro lavoro, ogni giorno, sono costretti a fare dello straordinario senza nessun tipo di retribuzione aggiuntiva, e soprattutto, senza nessuna copertura assicurativa in caso di incidenti. Nonostante i loro apprezzabili sforzi, il servizio di consegna resta, oltre che arduo per gli stessi, anche fortemente rallentato e spesso in ritardo, rispetto alla natura della prestazione che il contribuente è tenuto ad eseguire, e ciò comporta, nel caso delle bollette, il pagamento della mora per il ritardato pagamento.
Il disservizio degli uffici, che vede il dilatarsi dei tempi di attesa pur per il compimento delle più semplici operazioni, rappresenta una notevole ricaduta oltre che sull’emotività degli utenti, anche sulla tenuta psico-fisica degli operatori agli sportelli. Questi ultimi, infatti, a causa della carenza del personale, si trovano a dover svolgere plurime funzioni e compiti che tante volte non competono al ruolo che rivestono.
Il disagio dell’utente non è da meno: l’estenuante attesa crea all’interno dell’ufficio un clima di nervosismo e tensione che talvolta è stato arduo calmare e che ha visto anche l’intervento delle forze dell’ordine. È davvero assurdo sentirsi dire allo sportello: ”Sono spiacente, ma il suo libretto non può essere estinto perché manca il direttore!”.
La popolazione, indignata, per risolvere tale situazione ha formato un comitato civico intercomunale, che sta effettuando una raccolta di firme da inviare agli uffici preposti, chiedendo il potenziamento del servizio postale interno ed esterno in tutti i paesi del Comune di Centola. E se ciò non dovesse bastare è disposto a recarsi presso gli uffici dei responsabili per ottenere quanto, di diritto, richiesto.
Purtroppo, si deve amaramente constatare che gli utenti restano sempre le vittime di un sistema che mette al primo posto le leggi del mercato. Da quando le Poste Italiane sono state in parte privatizzate, si è avuto un miglioramento solo nelle offerte al pubblico (varietà di offerte finanziarie, invii di posta celere, vendita di libri e oggettistica varia), ma certamente non si è visto nessun miglioramento nella gestione del servizio agli sportelli. Ogni azienda è interessata al proprio guadagno e ciò spinge i dirigenti a dedicare le loro risorse agli uffici dislocati nei centri più grandi, dimenticando i piccoli paesi che a livello economico rappresentano solo un problema, che poco a poco deve essere eliminato.
Il Comune di Centola, con i suoi 5.000 abitanti e con la presenza di una località turistica come Palinuro, non può essere considerato un Comune di serie B; la popolazione ha diritto a vedersi riconosciuta la garanzia di avere un servizio postale preciso e puntuale, e per tale motivo il comitato civico si fermerà solo a problema risolto.
Maria Rosaria Lo Schiavo