Operando nel comparto turistico si ha la possibilità di scambiare opinioni con persone provenienti dai posti più svariati. Ascoltare le loro osservazioni può essere una maniera intelligente per cercare di migliorare il posto in cui si vive.
Questo per segnalare solo uno dei tanti disservizi ormai diventati endemici. Quando fu costruito il parcheggio in località Porto a Palinuro, erano previsti al suo interno dei bagni ed alcune docce. Difatti in fondo all’area è tuttora presente un fabbricato che doveva servire a tale scopo. Avere una toilette disponibile per i passanti e per i fruitori del posteggio sarebbe una grande comodità e un segno di buona organizzazione e civiltà. E che dire della possibilità per chi ha passato la giornata in spiaggia di sciacquarsi velocemente prima di mettersi in macchina. Sicuramente utilità che troverebbero apprezzamento e soddisfazione da parte dei turisti di passaggio ma anche di quelli stanziali. Tuttavia per motivi che sfuggono ai più, tali servizi non sono mai stati messi in funzione. Non è stato possibile usufruirne né quando il parcheggio è stato gestito direttamente dal Comune di Centola, né tantomeno in quelle stagioni in cui la conduzione era affidata a privati.
Allo stato attuale per rendere l’opera funzionale bisognerebbe reperire dei fondi. Tali risorse potrebbero ottenersi, in qualche maniera, dai ricavi del parcheggio. In ogni caso si tratterebbe di un intervento poco impegnativo viste le cifre che circolano quando si parla di lavori pubblici. Inoltre trattandosi di una struttura realizzata con i soldi dei contribuenti per una finalità ben precisa,il suo completamento eviterebbe di additarla come l’ennesimo spreco di denaro pubblico. Invece per ciò che concerne la manutenzione periodica ed il mantenimento di un’igiene adeguata i costi di gestione potrebbero essere coperti, in parte o completamente, mediante il pagamento di una piccola cifra dovuta ad ogni utilizzo.
Per di più la fondatezza di tale esigenza è suffragata dalla mancanza di bagni pubblici in tutto il paese e dalla difficoltà di fare una doccia nonostante la presenza di vari lidi nella zona in questione. Vedere questa casupola chiusa e in uno stato d’abbandono costituisce l’ennesimo segnale della incapacità di offrire servizi e utilità ai nostri ospiti e della conseguente perdita di attrattività del nostro paese nei confronti dei concorrenti.
Massimo Graniti