PALINURO: CARTOLINA DAL FUTURO

di Gino D'Ignazio

Questa è una serie di tre racconti immaginari, che descrivono un fantasioso scenario proiettando nel futuro questo triangolo di terra e mare, attraverso tre diverse ipotesi, in avanti di oltre sessanta anni.
L'idea dei tre racconti ha lo scopo di stimolare fantasia e coscienza di chiunque appartenga a questo territorio. Vorrei sottolineare il fatto che pensare al futuro e pianificarlo in anticipo è la prima cosa da fare, e non solo quando si ricoprono responsabilità, ma anche quando si è semplici cittadini, perché si è tessuto, fibra di una comunità e si è responsabili tutti sullo stesso piano.
Questi tre episodi immaginari mostrano quanto influenti possano essere in ogni caso scelte sbagliate o positive; come visioni coraggiose a volte troppo lontane siano invece stimolo per pianificare un futuro esteso nel tempo senza compromessi o decisioni mancate; tutte azioni che in un modo o nell'altro possono generare un pesante debito, oppure un ottimo beneficio.
Da Leonardo a Marinetti ed oltre, i grandi italiani sono sempre stati capaci di immaginare il futuro con chiarezza e lucidità spesso impressionanti Fanno eccezione purtroppo le classi dirigenti, da sempre codarde ed opportuniste, incapaci di pensare oltre il proprio naso non più a lungo di una manciata di mesi. Le conseguenze, che tutti oggi paghiamo sia sul piano nazionale che su quello territoriale, sono frutto di scelte illogiche, che in quel tempo non prevedevano i risvolti futuri ma solo convenienze in funzione di interessi molto personali ed a breve termine.
Il messaggio che ho intenzione di trasmettere vuole stimolare l'area logica della vostra mente affinché vi rendiate conto del peso del passato e del presente, e di cosa può significare il futuro, rispetto a ciò che si dice e si vuol fare, perché come qualcuno disse un giorno: "Un battito di ali di una farfalla potrà generare un uragano dall'altra parte del mondo".
Palinuro negli anni passati, nella sua gloria e nella sua singolarità geologica storica e biologica, è sempre stata una meta turistica privilegiata, ma ora i tempi sono cambiati. Ci sono altri scenari nuovi e competitivi che fanno mercato e sistema, e noi con il nostro prodotto siamo in una fase di stallo già da molti anni, e questo soprattutto per mancanza di visioni prospettiche, perché non si è voluto pensare, immaginare, esplorare, viaggiare, capire, aggiornarsi. E' un male atavico della nazione affidare il proprio prodotto solo al nome, al marchio, al brand e poi essere incapaci di pianificare il futuro. La firma certo conta, ma non è più sufficiente; ora bisogna avere il coraggio e la passione per mantenere il prestigio di questo nome, del suo significato e della sua storia per rilanciarlo.
I film di fantascienza mi piacciono molto, specie quelli che davvero riescono a cogliere aspetti realistici del futuro, del resto io vivo anche di questo. Una delle mie attività principali è disegnare il futuro e, sebbene alcuni aspetti della "prossima" dimensione possano essere facilmente prevedibili, altri sono praticamente inimmaginabili, come ad esempio l'apparizione del computer nella nostra storia; oggi macchina insostituibile.
Cinquanta anni fa si pensava del duemila ed oltre come di un mondo attraversato da auto volanti, aerei orbitali e città con autostrade a levitazione magnetica, oppure robot servitori. Nessuno poteva immaginare che tutti nel mondo occidentale avremmo posseduto un computer nelle forme più strane, dal cellulare al palmare, e che, grazie a questa macchina cosi versatile e forse un po' infernale, si sarebbe riusciti a fare qualsiasi cosa. Il mondo nel ventunesimo secolo si muove attraverso miliardi di byte al secondo e pensare ad un pianeta senza il suo respiro elettronico oggi è praticamente impossibile.
La fantascienza come disciplina creativa ha lo scopo di immaginare eventi invenzioni situazioni, che possono potenzialmente verificarsi sul pianeta ed oltre. Sono spesso un buon esercizio per scienziati, ma anche per chi progetta il futuro o cerca di prevederne catastrofi o andamenti economici o perfino sociali, e che spesso anticipa eventi ed invenzioni con incredibile coincidenza. Questo genere cinematografico si muove di solito su tre principali filoni di argomenti: quelli proiettati verso l'esplorazione di altri mondi; quelli in cui gli uomini sono dotati di superpoteri o supermacchine, ma gli eventi si svolgono ancora nel nostro tempo; quelli decisamente catastrofistici, che includono gigantesche esplosioni, collisioni spaziali, giganteschi tsunami ed invasioni aliene planetarie.
I tre racconti immaginari che ho tracciato vogliono porre in relazione quello che succede oggi, o è successo nel passato, con ciò che potrebbe accadere in futuro, legandone i destini ed i luoghi attraverso tre combinazioni. Nei prossimi tre episodi saranno descritti tre possibili futuri per questo triangolo di terra e mare; si tratta di un esercizio di pura fantasia immaginativa, che tuttavia racchiude in sé elementi realistici, scenari possibili che possono perfino verificarsi nella realtà in un tempo futuro. Anche se in buona sostanza si tratta di una provocazione poiché è impossibile concepire un territorio, un'economia, una società senza prevederne almeno gli sviluppi per un futuro prossimo con estrema precisione, anche a breve termine.

 

VERSO ALTRI MONDI ED OLTRE

Era quasi l'estate dell'anno 2074, il mese di gennaio era da poco terminato. Ormai da tempo questa parte del mediterraneo era diventata tropicale. Erano passati anni da quando il piccolo villaggio era solo un meraviglioso posto nel mondo, dove uomini e donne paradossalmente si affaticavano tanto per dare alla loro vita ancora un pizzico di benessere. Le vacanze estive, cosi erano chiamate fino a trenta anni prima, sono ormai un concetto obsoleto; anzi spesso si ironizzava sul termine per prendersi gioco di qualcuno, riferendosi a colui che vive nel passato, perdendo il proprio tempo inerme o disteso ad oziare da qualche parte.
Gia dal 2022 le cose erano cambiate, sebbene molte "amministrazioni" (termine che indicava una struttura gerarchica di saggi al potere della comunità) si erano ormai estinte, ed un sistema fatto da cittadini consapevoli e macchine interattive integrate attraverso una complessa rete, avevano sostituito quel metodo così inefficiente, un tempo costituito solo da un ristretto numero di persone, che prendevano decisioni per tutti i cittadini dei tre distretti ricreativi, quello di Marina, Palinuro e Pisciotta, spesso attraverso manovre illegali e deboli di corruzione, composto di pochi personaggi aventi un forte potere decisionale, che lentamente danneggiarono interi sistemi - sia nella materia che nell'economia - tutelando solo interessi personali e parentali, e questo accadeva dopotutto in tutta la nazione ed in moltissimi altri luoghi come questo.
Nel 2022 dopo un ventennio attraversato da conflitti sociali, corruzione e fallimenti politici di ogni genere, si pensò di introdurre un sistema sperimentale digitale che permettesse a chiunque di partecipare alla vita culturale, politica e soprattutto amministrativa delle città in maniera istantanea e diretta, attraverso un dispositivo che funziona ancora oggi con successo, basato sul principio della condivisione di idee, progetti, proposte o perfino iniziative che favorissero la comunità, ridisegnando sempre prospettive nuove, ma saldamente legate a canoni precisi, che variano per forma ed obbiettivo, e che per questo triangolo di terra sono soprattutto indirizzate all'esclusiva protezione delle risorse naturali: corpo ed ossa di questo luogo.
Si tratta di un sistema complesso nell'architettura, ma al contempo semplicissimo nell'utilizzo, che permette a chiunque di condividere attraverso una rete che attraversa i tre distretti, qualsiasi tipo di idea, concetto, immagine, testo, perfino proposte di legge. Il dispositivo centrale riceve le informazioni direttamente dal singolo cittadino, elaborandole mediante un complesso programma aperto a modifiche che ne migliorino le prestazioni in ogni instante, fornendo la risposta burocratica in brevissimo tempo, o attuando le necessarie iniziative attraverso organi costituiti da cittadini che applicheranno le nuove direttive attraverso una votazione istantanea.
Il LAM (Law and Adminitrative Module), il sistema di computer interconnessi, non è sovrano, anzi! Si tratta di una macchina versatilissima. Essa può adempiere alle funzioni amministrative più svariate potendo effettuare milioni di operazioni al secondo, calcolare tasse, sconti, redditi e molte altre operazioni del genere, incluso elargire fondi per iniziative di qualunque natura. Può controllare la produzione di energia in loco e la sua gestione, ma funziona anche come dispositivo legale, poiché contiene al suo interno i codici legislativi aggiornati in tempo reale con l'elaboratore della confederazione Europea, e chiunque può accedere a questa enorme banca dati o chiedere assistenza attraverso un sistema di intelligenza artificiale di cui è dotato il LAM: istantaneamente.
Si tratta in altre parole di una serie di elaboratori funzionanti in rete, atti a sostituire il vecchio apparato amministrativo nella sua componente tecnica, che si riteneva ormai inaffidabile, quando fino a trent'anni prima funzionari ed altri soggetti la resero sempre più inefficiente. Le macchine sono infallibili ora, e non concedono favori né eseguono calcoli errati, e non sono al comando di nessuno. I cittadini decidono sulla politica e sulle iniziative del territorio, il LAM - cosi chiamato - esegue solo le operazioni di precisione e di calcolo, nient'altro!
Il LAM non ha potere politico, che è invece affidato ad ogni singolo cittadino avente diritto di voto. Ed infatti esso dipende strettamente dall'azione e dalla decisione degli uomini e delle donne, in quanto essi solo possono controllarne o modificarne le iniziative o le proposte in tempo reale, purché rientrino nella legge e nel bilancio. Questo sistema impedisce atti illegali, inadempienze etc, garantendo una corretta e perfetta gestione amministrativa e soprattutto trasparente del territorio in pieno accordo con il volere politico del cittadino. Il LAM assolve anche ad altre funzioni, può gestire la produzione autonoma dell'energia prodotta attraverso le fonti rinnovabili, ormai all'avanguardia, distribuendola sul territorio in maniera efficiente, senza sprechi, segnalando malfunzionamenti o altre operazioni più estese e complesse ad operatori che intervengono immediatamente.
Quello che un tempo sarebbe apparso come un paradosso è ora materialmente costituito come reale partecipazione democratica e decisionale istantanea, grazie a questo sistema ormai in uso in tutta la confederazione. I cittadini sono direttamente coinvolti nelle decisioni politiche e possono farlo attraverso i loro PIC (Personal Identification Comunicator) un oggetto che tutti posseggono e che forse ricorda per qualche dettaglio quei vecchi apparecchi, che un tempo erano chiamati cellulari.
I nostri nonni erano solo dei ragazzi quando impazzivano per quegli oggetti ed alcuni arrivavano perfino a possederne tre, in tanti sembravano dipendere morbosamente da quegli obsoleti apparecchi di comunicazione, che ai quei tempi erano pura avanguardia tecnologica. Oggi quegli strani giocattoli sono solo capriccio per collezionisti.
Con il PIC si può fare qualsiasi cosa, e pensare di esserne sprovvisti è praticamente impossibile, tuttavia non si dipende da esso, dopotutto è solo una graziosa macchina, utile certo, ma non paranoica, e non dà assuefazione psicologica come accadeva un tempo. Nel 2015 si scoprì che la dipendenza da cellulare era ormai diventata malattia sociale, proprio come il gioco elettronico ed altre insane abitudini di quegli uomini. In molti ricorrevano a psicoterapia da assuefazione elettronica; come si può diventare cosi tanto dipendenti da uno stupido oggetto elettronico?
Il PIC è semplice ed al contempo complesso, è uno strumento anche politico-decisionale, ed il suo utilizzo è legato all'uso che se ne vuol fare. Si può parlare con qualsiasi persona sul pianeta ad un costo irrisorio, poiché esso è dotato di interprete automatico. Quei vecchi numeri difficili da ricordare per fortuna sono in disuso, ed il nostro codice digitale personale permette di fare tantissime operazioni un tempo inconcepibili.
Oggi ad esempio ho fatto proposta al LAM con il mio PIC di rinnovare il sistema di gestione dello spazio aereo in zona Valle Mingardo presso il vertiporto, inserendo un'ulteriore possibilità nel sistema che comprenda l'estensione all'atterraggio ed al sorvolo ampliato per bande verdi, quelle relative ai Volantor per il trasporto di disabili o anziani, con apposite procedure fuori campo. Mi auguro che il sistema analizzi la mia proposta così come esposta nella sua forma, e la sottoponga presto al voto, in modo da poter elaborare un nuovo piano di avvicinamento fuori area, almeno per questo tipo di velivoli; la legge impone speciali accessi fuori corridoio di atterraggio per le bande verdi di qualsiasi genere, ed io ho semplicemente applicato il Law Code alla proposta digitale, attraverso il mio piccolo PIC.

 

IL TRIANGOLO DEL MITO

Palinuro è rimasto un posto incantevole così come lo era un tempo; purtroppo alcune abitazioni furono distrutte da uno spaventoso tsunami causato alcuni anni fa da un vulcano sottomarino, che ridisegnò in una piccola parte il borgo antico, risalente alla seconda metà del secolo scorso, sfigurando per qualche anno la costa. Ma è stata fatta un'ottima operazione di ricostruzione di quelle aree, oltre alla rielaborazione ambientalistica ed urbanistica, che ora ha reso il villaggio ed i dintorni, così come le altre due frazioni, sempre più gradevoli e meravigliose. Conserva le sue stradine pavimentate, le vecchie ed intramontabili persiane e la pietra cilentana, mentre le bruttissime tapparelle furono già vietate nel 2018, e con esse la plastica alimentare. Le decorazioni floreali che nel frattempo sono aumentate nel numero di specie, giacché l'area è ormai inclusa nella fascia tropicale del Mediterraneo centrale, colorano le strade antiche del borgo che ricorda la vita di un tempo. Certe cose sono intramontabili: non c'è futuro che tenga.
Il sistema di trasporto marino è stato integrato con quello ad alta velocità su binario magnetico, mentre quello aereo con il vertiporto della valle del Mingardo, collega la zona con navette aeree agli aeroporti più vicini, che devono mantenersi in un ristretto corridoio di accesso per non esasperare l'ecosistema. Sono titolare di una piccola compagnia aerea locale con trentadue macchine in circolazione in tutto il Mediterraneo italo-meridionale. Le spiagge sono libere e gestite dai cittadini, tuttavia una piccola tassa in proporzione al reddito, della quale sono esenti alcune categorie, ne permette la manutenzione da parte di alcuni operatori addetti alla gestione. Questi possono anche offrire dei dispositivi d'ombra o altri servizi di comodità. L'accesso è consentito a chiunque e senza alcuna limitazione.
Un tempo la gente aveva bisogno di regole scritte, dovunque vi erano cartelli di divieto e di obbligo. Oggi nessuno mai potrebbe offendere il paesaggio con azioni illegali o di comportamento irragionevole nei confronti della natura, e non c'è alcun bisogno di indicatori colorati, scritte o altro; il cittadino è ormai consapevole e capace di gestire la sua libertà di giudizio senza alcun condizionamento culturale o politico di alcun tipo: è sufficiente una buona educazione prescolastica che insegni ai bimbi il rispetto per le regole e la tutela dell'ecosistema, e tutto è il resto viene da sé.
Le grotte marine sono sempre lì, e sempre belle a vedersi, tuttavia il sistema di esplorazione e di trasporto dei turisti intorno al capo avviene attraverso delle imbarcazioni particolari, che non adottano alcun motore a combustione; marchingegni ormai ritenuti pericolosi ed inquinanti da oltre un ventennio. Esse sono invece a propulsione elettrica e possono immergersi fino a venti metri.
Un tempo quando mio nonno navigava su questi mari, lo si poteva fare solo attraverso delle vecchie imbarcazioni di legno e puzzolenti motori diesel e, sebbene questi mezzi fossero stati resi ibridi alla metà del primo ventennio, le barche non potevano ancora immergersi come oggi fanno gli RS (Recreation Submarine) che trasportano fino ad alcune centinaia di turisti al giorno, in visita intorno ai fondali del capo sempre cosi suggestivi.
La produzione di energia è autonoma cosi come previsto dalla legge della Confederazione applicata sin dal 2032, dopo che in Germania e Danimarca furono sottoscritte in una convenzione europea, in cui si stabiliva che la produzione principale di elettricità e la gestione del prodotto dai rifiuti dovessero essere eseguiti in loco, ed in piena autonomia. In questa area ad esempio si produce dell'ottimo compost agricolo; oltre ad altri sottoprodotti importanti, fino a varie qualità di biocombustibile, in un impianto talmente ben progettato da sembrare un vecchio forte in pietra.
Il parco eolico marino a quaranta miglia al di fuori della costa, alimenta buona parte delle cittadine costiere incluso l'arco di cui è parte Palinuro. L'arco è incluso all'interno dello spazio che va dalle frazioni di Pisciotta fino a Marina di Camerota, che applicano una legislazione autonoma per i luoghi di interesse storico e naturalistico.
I tetti delle abitazioni sono rivestiti da tegole solari integrate con quelle in tecno-coccio - un materiale bio-architettonico molto efficiente - dotate di multiaccumulatori che restituiscono parte dell'energia raccolta durante le ore diurne. Inoltre un pannello solare di nuova generazione da alcuni anni in fase di sperimentazione, capace di ricavare energia elettrica dalle radiazioni cosmiche di fondo, si sta introducendo con successo già da qualche anno, proprio per la singolare proprietà di produrre energia elettrica anche nelle ore notturne.
I tetti sono decorati con dei bellissimi mosaici, capaci di raccogliere energia solare e calore allo stesso tempo per le vecchie e bellissime abitazioni dei borghi dell'arco costiero, integrandosi perfettamente al contesto senza provocarne modifiche o inadatti inestetismi. L'idea di fondo, che da anni circola nel settore architettonico, è quella di utilizzare materiali bio-compatibili, di non deturpare la ragione estetica del luogo, ed anzi di promuoverne le caratteristiche proprie, ed infine di integrare alta tecnologia in buona parte invisibile, e soprattutto a basso consumo.
E' infatti grazie all'evoluzione dei materiali che si è potuto applicare il principio fondamentale dell'efficienza energetica, adottando componenti sempre più a bassissimo consumo, affinché la produzione di energia fosse sufficiente ad alimentare al meglio un'abitazione in tutte le sue parti, con una quantità inferiore di potenza elettrica a quella che, paragonata ai kilowatt consumati un tempo, sarebbe stata insufficiente.
Tutti gli edifici sono provvisti di grondaie speciali che raccolgono l'acqua piovana in un serbatoio sotterraneo dove viene depurata automaticamente e ridistribuita alla rete idrica dell'edificio, cosi come avviene con l'energia elettrica. L'abitazione è approvvigionata attraverso un sistema automatico di acqua o elettricità dalla rete esterna, qualora le proprie riserve risultassero insufficienti.

 

I VISITATORI


I popoli che si affacciano in questo posto ormai completamente tropicalizzato già da un ventennio provengono in buona parte dall'emisfero nord del pianeta, ma anche da oltreoceano. Questo luogo è in continua attività per buon parte dell'anno, ma l'accesso è limitato ad un numero di persone calcolate in base alle disponibilità limitate delle strutture ricettive. Un tempo luoghi come questi si riempivano come un uovo e molti territori venivano distrutti in nome di celle abitative che corrodevano il tessuto ambientale, fino a trasformarle in città, distruggendo tutta la bellezza che fino ad allora era stata attrattiva per il settore ricreativo. Da un trentennio questo non è più possibile, si era capito infatti che il futuro avrebbe avuto sempre più bisogno di paesaggi del genere e luoghi di tale bellezza, come questo ormai, rari e ricercatissimi. I borghi ricreativi hanno un numero di abitazioni ed edifici limitati al territorio. L'accesso turistico avviene secondo prenotazione temporanea definita: questo permette un controllo costante del flusso ricreativo senza picchi esasperanti e senza alcun bisogno di costruire nuove celle.
Domani alcuni miei amici giapponesi vivranno una settimana ospitati da me in privato. Sono un gruppo di geologi e vogliono visitare tutto il capo, specie le grotte emerse nascoste all'interno dell'enorme zampa di roccia che si estende verso il mare. In settimana invece pianificheremo un sorvolo e successivamente un'immersione nei pressi del vulcano Palinuro con il Deep Hot Water, un sottomarino di ultima generazione di un mio amico, che utilizziamo per profondità non oltre i 2000 metri. Palinuro è diventato un polo attrattivo per biologi, archeologi, ma soprattutto geologi, e le attività ricreative includono anche escursioni sottomarine presso le aree vulcaniche del mare antistante.
Trentadue anni fa sono state aperte due sedi di ricerca, una indirizzata alla biologia ed alla geologia marina nella zona del Mingardo costiero, ed un laboratorio di ricerca per lo sviluppo di eco-tecnologie integrate, che hanno trovato in questo angolo di Italia uno dei posti più interessanti dove sperimentare il meglio delle tecnologie eco-sostenibili ed eco-tutelative. Qui sono stati sperimentati venti anni fa per la prima volta i digestori attivi di terza generazione: dispositivi capaci di produrre energia elettrica, materiale bio-agricolo, gas metano, e recupero di acqua in una sola macchina.
Le grotte interne del capo furono inaugurate dopo più di un ventennio di stupide lotte tra fazioni politiche; assurde sette che chiamavano partiti - ormai estinti - che impedivano, per uno sconsiderato senso del potere da parte dei loro dirigenti, iniziative popolari che nella maggior parte delle volte avevano una logica, ma che ai loro occhi erano solo oggetto di speculazione personale e trattativa di interesse. Nel 2018 un gruppo si mosse a capo di un'organizzazione affinché si intervenisse per l'esplorazione prima e l'istallazione poi di un percorso visitabile all'interno del capo, con illuminazione fredda e guide in lingua. La battaglia politica fu dura ed ostacolata da conservatori e speculatori, ma alla fine fu vinta ed oggi godiamo di questa terza risorsa grazie a quel gruppo di persone che iniziarono il processo di rinnovamento, portando la comunità fuori dal medioevo dei "saggi" ed iniziando sin da allora a sperimentare il primo sistema di amministrazione digitale antenato del LAM.
Se guardo al passato, penso a quanto siano state importanti le decisioni e le battaglie di alcuni che compresero prima di altri l'importanza di questo arco di costa e del suo contenuto. Furono capaci di guardare oltre quel tempo che vivevano, ed oggi se tutto questo è possibile lo è per le lotte e le battaglie che in pochi fecero in quel primo ventennio del duemila, scontrandosi acerbamente con mentalità ostili e conservatrici, vincendo contro gli interessi personali di pochi fino ad allora a svantaggio di intere comunità.
L'anno 2074 è ormai lontano dai tanti disastri avvenuti sul pianeta, ed oggi è impensabile oltre che inaccettabile inquinare o distruggere intere aree territoriali. Molti luoghi un tempo depredati dal mattone sono stati addirittura restituiti alla natura eliminando edifici ormai inutili ed inquinanti, bonificando e ripristinando il paesaggio originale come lo era prima di allora. La natura riscuoteva il suo debito con catastrofi epiche, sempre più distruttive, e maggiore era l'azione dell'uomo contro il suo equilibrio, tanto più dura era la vendetta dell'universo.
Gli uomini di questo tempo hanno capito che la soluzione di tutto è l'alleanza con la natura, ed è più conveniente stare dalla stessa parte, piuttosto che scontrarsi in lotte millenarie nelle quali abbiamo sempre perduto ogni battaglia. Al cittadino è chiaro il fatto di essere parte di essa e non più suo antagonista. L'uomo ha capito finalmente che il futuro avrebbe avuto bisogno sempre più di luoghi come questo. Ha usato la sua intelligenza per entrare in contatto totale con l'ambiente che ora è la sua risorsa principale e più importante di sopravvivenza, gli uomini e le donne di questo arco costiero vivono in un sistema armonioso e piacevole, hanno saputo pensare al futuro ed al suo sviluppo, beneficiando non solo delle bellezze e dei frutti di decisioni fortunate provenienti dal passato, ma anche del prodotto della propria creatività più estrema senza bisogno di compromessi, ma in perfetta e spontanea armonia.

11 Giugno 2074. Palinuro.