Romano Speranza è il sindaco uscente che ha amministrato il paese di Centola con la sua lista INSIEME negli ultimi cinque anni. In questo periodo alcuni componenti della lista si sono dissociati per disaccordi su alcuni aspetti dell'amministrazione. La nuova lista INSIEME è quasi interamente costituita da candidati che hanno già governato con in più qualche candidato nuovo. La parola d'ordine della lista INSIEME è la continuità. Continuità necessaria per portare a termine il lavoro iniaziato nella legislatura che volge al termine, perché molto c'è ancora da fare. Difficoltà oggettive e innumerevoli vincoli esterni hanno ritardato l'azione di governo. Ma l'esperienza acquisita, la conoscenza dei meccanismi politici, l'assiduo confronto con gli enti sovracomunali saranno preziosi per completare l'azione di governo.
La lista INSIEME è l'unica, della quattro in lizza per le elezioni amministrative del 6 maggio 2012, che ha mantenuto il nome e almeno una parte dei candidati di cinque anni fa. Come lo spiega?
Abbiamo ripresentato la lista INSIEME per dare un messaggio di continuità. Per lo stesso motivo abbiamo mantenuto la squadra uscente, che garantisce la continuità nell'amministrazione del comune. Ovviamente siamo consci del fatto che la lista ideale non esiste. Tutte sono criticabili, perché c'è sempre da ridire, a torto o a ragione, sui vari candidati. Alla fine, nel nostro caso, è prevalso l'indirizzo di riconfermare tutti, con i pregi e i difetti di ognuno. Ci presentiamo insomma all'insegna della continuità.
In cinque anni abbiamo affrontato tutti i problemi, nessuno escluso, con il massimo impegno. Tantissime cose sono state risolte, anche se molte sono poco appariscenti. Il resto certamente lo faremo nei prossimi cinque anni, se i nostri concittadini elettori riterranno opportuno riconfermarci la fiducia. Tant'è che abbiamo presentato un programma che non è altro che il completamento di quello che ci eravamo già preposti nel 2007. Nel periodo elettorale, come al solito, c'è tutto un rifiorire di impegni per la corsa alla conquista del comune. Poi tutta questa effervescenza si esaurisce e tutto va nel dimenticatoio per cinque anni, per poi ripresentarsi puntualmente alla successiva scadenza elettorale.
La gran parte dei tanti candidati delle nuove liste nostre concorrenti non conosce che solo una piccola parte del territorio comunale e quindi dei problemi che ci sono ovunque. Pensano di risolvere questi problemi con un dépliant e roba simile, cioè al massimo con un elenco di buone intenzioni. Non si ha idea delle difficoltà effettive dell'amministrazione.
Il nostro è un comune di circa 5000 abitanti, ma deve far fronte ai problemi di una cittadina di 40 – 50.000 abitanti, per l'affluenza turistica del periodo estivo. E noi abbiamo carenza di mezzi e di risorse umane e finanziarie, che non sono sufficienti neanche per i 5000 abitanti stanziali. Non abbiamo medicine miracolose né bacchetta magica, però abbiamo dato ampia dimostrazione di impegno, esperienza, serietà, coerenza, professionalità, disponibilità verso tutti e soprattutto amore per il territorio.
Eppure il giudizio più frequente da parte degli oppositori dell'amministrazione uscente, da lei rappresentata, si compendia nell'unica parola "delusione". Come lo spiega?
La delusione, più che da parte degli oppositori, è degli amici. Bisogna innanzi tutto chiarire che cosa si aspettassero questi amici. La soluzione di qualche problema personale? Abbiamo fatto anche questo, nei limiti del consentito. La soluzione di problemi generali? Ebbene, come anzi detto, questi li abbiamo affrontati tutti, ma solo persone poco accorte potevano pensare che avremmo potuto risolverli in poco tempo. Resta il fatto che abbiamo avviato a soluzione tantissimi problemi, che sono strutturali per il nostro territorio, e corretto una serie di lavori ereditati dalle precedenti amministrazioni, che assolutamente sarebbero stati ancora fattori di sottosviluppo (vedi rete fognaria, monorotaia della Molpa, parcheggio di Centola capoluogo, e così via). Per tantissime altre cose siamo invece rimasti bloccati per una serie di fattori negativi, indipendenti dalla nostra volontà e quasi sempre imposti dalla burocrazia e dalla lentezza di amministrazioni ed enti sovracomunali.