Proprio in questi giorni, approfittando del clima mite di questo autunno 2012, abbiamo voluto riscoprire le bellezze del capo Palinuro. Armati di scarponi e bacchette da trekking, abbiamo affrontato la dolce salita, che dalla capitaneria di Porto conduce al Fortino. Da qui, su un sentiero completamente rinnovato ed evidentemente curato, ci siamo inerpicati sulla costa del Frontone. Da qui siamo scesi alla torre di punta della Quaglia, dove abbiamo potuto consumare una colazione al sacco allietati dallo splendido panorama. Siamo poi risaliti sulla costa del Frontone, ma, invece di ritornare al Fortino, abbiamo seguito il sentiero fino al Faro. Di qui, dopo un breve tratto sulla rotabile del faro, abbiamo raggiunto il Fortino Napoleonico, presso il Semaforo ed abbiamo avuto la sorpresa di ritrovarlo restaurato e in ottime condizioni, così come del resto gli stessi sentieri percorsi. Il nostro accompagnatore, Salvatore Calicchio della Posidonia ONLUS di Camerota (di cui ospitiamo un pezzo su questa pagina) non sapeva che i lavori di restauro e manutenzione dei sentieri e dei manufatti fossero opera del comune di Centola, la cui amministrazione ringraziamo per questa iniziativa così importante per il nostro languente turismo.
Amministrazione che esortiamo a dare maggiore pubblicità a queste opere. Non ci sono cartine o cartelli indicatori che guidino verso queste bellezze, come pure manca un segnale che conduca alla splendida area archeologica di Tempa della Guardia. In fondo basta poco per dare il giusto risalto a quanto di buono è stato fatto.Questa è la strada giusta per attirare un turismo di qualità nel nostro territorio, ma bisogna insistere e pubblicizzare con più efficacia le nostre risorse naturali, archeologiche e storiche, che spesso passano inosservate.
La Redazione di Hermes