COM'È ANDATA L'ESTATE?

È questa la domanda che abbiamo posto a imprenditori, operatori turistici, cittadini innamorati della propria terra e impegnati nella sua valorizzazione. Nessun calcolo politico ci ha guidati in questa nostra indagine: abbiamo semplicemente cercato di intercettare gli umori di un paese che, dopo i facili trionfi estivi dell’età dell’oro (quella del Club Med, per intenderci), da molti, troppi anni, trascorre i propri autunni ad interrogarsi sulle occasioni perdute, sugli errori vecchi e nuovi, su risultati spesso deludenti e comunque inferiori a quello che le potenzialità del territorio permetterebbero. Il quadro che ne esce non è però pessimistico: siamo di fronte a persone che hanno voglia di lavorare e che hanno la grinta necessaria per superare le contingenze avverse e raggiungere i risultati che meritano.

Gerardo Pepoli, presidente della Cooperativa Porto di Palinuro

Com’è andata l‘estate?
Bene … , soprattutto per le condizioni meteorologiche favorevoli. Per il resto abbiamo avuto ancora il disagio per il parcheggio, che non è sufficiente nei mesi di massima affluenza turistica. Per quanto riguarda il porto vero e proprio, esso per ora funziona al 50%; comunque dobbiamo dire che la risacca è diminuita rispetto agli anni scorsi, grazie ai vari interventi sulla banchina di sottoflutto (quella sotto punta Paradiso – NdR). Continuando così, la risacca dovrebbe diminuire ancora, quando i lavori saranno completati, pur conservando il mare pulito. E speriamo che i lavori riescano perfettamente e raggiungano lo scopo di darci uno specchio d’acqua portuale perfettamente calmo, perché se non è così, non è possibile installare i pontili galleggianti per l’ormeggio delle imbarcazioni, a mio parere. Comunque un dato di fatto è che nessuna compagnia di assicurazione può garantirci, se le condizioni del mare all’interno del porto non sono perfette.
Si sono avuti problemi per il minore spazio lasciato alla balneazione?
A mio parere bisogna decidere se il porto deve funzionare per i natanti e le imbarcazioni o deve servire anche come spiaggia e stabilimento balneare. Se la situazione deve rimanere ibrida come adesso, non sarà possibile dotarsi di servizi aggiuntivi, quale il rifornimento di carburante e affini.
Qual'è stata la qualità del turista medio?
Mi sembra che il porto sia stato frequentato da gente per bene, o almeno tali sono stati gli utenti dei nostri servizi. Anche forse grazie ai controlli della Capitaneria di Porto, che ha vigilato con cura e assiduità sul rispetto delle regole marinaresche.
Che cosa ritiene urgente e necessario per migliorare il porto?
Saranno necessari dei miglioramenti, come l’illuminazione aggiuntiva, panchine, arredo urbano con piante in vaso e, cosa importantissima, toilette ecologiche e bagni con doccia per uso pubblico. Cosa richiesta non solo dai bagnanti della spiaggia del porto, ma anche da persone imbarcate su natanti e imbarcazioni che non dispongono di servizi igienici propri e che comunque non possono utilizzarli, per ovvi motivi, quando sono attraccati in porto.
Ci sono altre cose che ritiene necessarie per migliorare il turismo marino?
Una cosa che mi preme segnalare è la mancanza di una regolamentazione per l’accesso alle grotte marine. Queste costituiscono una ricchezza ed un patrimonio comune che rischia di degradarsi per l’abuso che se ne fa. Si dovrebbe evitare di entrare nelle grotte con i motori accesi, come peraltro già previsto dai regolamenti. Sarebbe inoltre necessaria una regolamentazione amministrativa, nel senso che solo gli operatori turistici regolarmente autorizzati dovrebbero effettuare le gite nelle grotte, applicando inoltre tariffe stabilite e concordate con gli enti preposti.
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Maurizio Agresta, Vicepresidente Associazione Pubblici Esercenti.

Com’è andata l‘estate?
Non bene, ma meglio dell’anno scorso, soprattutto per quanto riguarda la parte organizzativa. Da quando abbiamo creato l’associazione A.P.E., con circa settanta ristoratori ed altri esercenti, per la prima volta siamo stati tutti d’accordo su come accogliere i turisti che arrivano a Palinuro e che frequentano i nostri locali. Purtroppo noi operatori (compresi anche gli albergatori) non siamo capaci di sfruttare le bellezze paesaggistiche e le altre potenzialità del nostro territorio a causa soprattutto di disaccordi e invidie. Per quanto riguarda l’A.P.E., però, l’accordo interno è un fatto ormai acquisito e consolidato, ma sul territorio operano altre associazioni di categoria: albergatori, gestori di campeggi, villaggi turistici e stabilimenti balneari. Soprattutto questi ultimi fanno un lavoro prettamente stagionale e quindi non hanno interesse a prolungare la stagione turistica, che invece, proprio per le favorevoli condizioni meteorologiche, potrebbe essere lunghissima. Io vorrei proporre all’Assessore al Turismo e al Commercio di collaborare in qualche modo con noi. In tutta l’estate appena trascorsa non abbiamo avuto il piacere di alcun contatto né con l’assessore né con persone incaricate. Ritengo che questo sia un aspetto determinante: se le istituzioni non collaborano a stretto contatto con gli operatori turistici, non si possono ottenere i risultati che tutti ci aspettiamo.
Come pensa si possa prolungare la stagione turistica oltre i 10 – 15 giorni di pienone di agosto?
Per ottenere questo si dovrebbe collaborare con gli albergatori, che rappresentano il cuore delle strutture turistiche di Palinuro. Le iniziative devono partire dagli albergatori, che possono più facilmente influenzare i flussi turistici dirottandoli verso il nostro territorio con operazioni promozionali, convegni, organizzazione di eventi, escursioni, visite guidate. Questo tipo di attività non può infatti essere svolto, se non in minima parte dai pubblici esercenti, che io rappresento. È ovvio che tutte queste iniziative dovrebbero essere coordinate e favorite dall’amministrazione comunale ed in particolare dall’assessorato ad esse preposto. C’è anche un altro problema: sul territorio non troviamo personale qualificato che possa lavorare nei ristoranti e negli altri esercizi pubblici. Un tempo a Palinuro c’era una Scuola alberghiera, ma è stata spostata a Vallo Scalo. Ci sembra una dimostrazione di scarsa attenzione alle nostre esigenze turistiche.
La stagione turistica si prolunga anche favorendo un turismo qualificato. Ritiene che i servizi offerti siano adeguati?
Purtroppo no. La scarsa qualità dei servizi è un grave problema. Per questo invito l’amministrazione comunale ad iniziare una collaborazione fattiva non solo per l’estate 2009, ma anche per il prossimo capodanno. Ciò significa creare offerte e pacchetti turistici, individuando gli alberghi e gli esercizi aperti, che siano in grado di offrire un servizio di qualità anche al turismo invernale, non di massa come quello estivo, ma certamente più qualificato.
Che cosa pensa delle recenti ordinanze comunali sugli orari di apertura degli esercizi commerciali?
Una struttura commerciale non può chiudere all’una e mezzo di notte, quando d’estate la gente esce. Deve essere data la possibilità di prolungare l’orario di apertura. I turisti non trovano i servizi quando li richiedono e così non tornano più. Vorrei infine fare un’ultima proposta, non mia, ma a nome dell’A.P.E.: installare una tabella all’ingresso di Palinuro, che elenchi tutti i ristoranti, i bar, i negozi di abbigliamento e in genere tutti gli esercizi aperti al momento. La tabella dovrebbe essere naturalmente a caratteri mobili, perché andrebbe continuamente aggiornata per offrire sempre informazioni utili e attuali.
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Silvio D’Angelo, Presidente Associazione Il Borgo (L’Associazione Il Borgo fu costituita nel 2005 con lo scopo di valorizzare culturalmente e storicamente il borgo di San Severino)

La vostra iniziativa può avere benefici effetti sul turismo. Può dirci come avete operato in questi anni?
Si è fatto un bel lavoro per stimolare un reale interesse sul borgo. Prima se ne parlava soltanto, ora esso è diventato una bella realtà. Ad esempio, tra poco sarà completato l’impianto di luci sceniche. Un’altra iniziativa che potrebbe avere un certo successo sarebbe il prolungamento del sentiero del Mingardo, che già va da Palinuro all’inizio delle gole del fiume, fino a raggiungere il borgo. Si è creato un certo interesse su San Severino, perché abbiamo creato alcune manifestazioni annuali, come “I volti del Borgo”, manifestazione di pittura e poesia, che quest’anno ha visto la partecipazione di settantasette pittori e ventisette poeti, alcuni anche venuti dall’estero. La premiazione si è svolta a settembre. Abbiamo poi realizzato circa dieci edizioni del Presepe vivente; l’anno scorso furono addirittura portati dei cammelli e i versetti del Vangelo furono recitati da attori professionisti intervenuti per l’occasione. Abbiamo poi realizzato una Mostra Micologica , una sfilata in costume d’epoca, che solitamente ripetiamo ogni estate, e numerose Feste Giovani, che hanno il potere di trasformare letteralmente il paese. C’è poi una Giornata Ecologica, con lo scopo di ripulire l’ambiente alla fine dell’affollata stagione estiva, delle mostre fotografiche e delle serate teatrali.
Avete in cantiere nuove iniziative?
Ci stiamo muovendo in queste tre direzioni: pubblicizzare al massimo il luogo per farlo conoscere in tutto il mondo, coinvolgere tutto il paese in questa iniziativa (abbiamo oggi bel duecento soci) e pungolare gli enti pubblici perché ci aiutino nell’opera di valorizzazione di questo posto. Proprio a questo proposito è stato fatto un convegno del titolo “Borgo, risorsa da valorizzare”.
Avete degli sponsor?
Operiamo con le nostre sole forze. Non abbiamo connotazione politica e l’associazione non ha assolutamente nessun fine di tipo politico. A questo proposito vorrei fare una precisazione: forse perché l’associazione nacque nel 2005, quando era sindaco Giovanni Stanziola D’Angelo, qualcuno avrà pensato che avessimo una connotazione politica in sintonia con il sindaco di allora. Non è assolutamente così.
Avete problemi con l’attuale amministrazione comunale?
Soltanto la mancanza di comunicazione. Auspichiamo che questo problema possa essere risolto, perché valorizzare San Severino non significa solo fare manifestazioni. Il Borgo deve diventare un attrattore turistico, una porta verso il mare di Palinuro, Marina di Camerota, Pisciotta. Si potrebbe utilizzare il Castello per eventi teatrali; la Cattedrale, sistemata a dovere, potrebbe essere riconsacrata o almeno potrebbe essere attrezzata per visite. Per esempio si potrebbe realizzare una copertura di vetro, il che consentirebbe di riutilizzarla come chiesa. Poi andrebbe restaurata la Casa baronale, da utilizzare per convegni e come pinacoteca, biblioteca, archivio storico. Inoltre l’ingresso del Borgo no dovrebbe essere quello attuale, con la ripida salita che può scoraggiare i visitatori meno atletici, ma quello più piano del lato opposto, dal centro del paese. Le case e le vecchie celle monastiche di quella zona andrebbero risistemate e utilizzate come centro di accoglienza, punto di ristoro, vendita souvenir, ecc. A giugno 2007 abbiamo presentato questa idea all’attuale Amministrazione comunale, dalla quale speriamo di ottenere l’attenzione che il nostro Borgo merita, affinché diventi un luogo visitabile e fruibile, un centro di eventi culturali e di conseguenza un grande attrattore turistico.

La Redazione