Il presente articolo vuole brevemente spiegare i motivi che hanno portato alla costruzione del sito di stoccaggio in località Canonico, dando un contributo sereno alla ricostruzione dei fatti, evitando speculazioni di bassa lega con valutazioni del problema prive di ogni fondamento logico e giuridico.
Fin dagli ultimi mesi del 2007 l’Amministrazione Speranza si era attivata per reperire un sito di stoccaggio onde collocare temporaneamente i rifiuti solidi urbani, vista la ciclica crisi dello smaltimento in discarica con la saturazione dei siti esistenti e l’impossibilità allora di aprirne altri, vista l’ inettitudine a risolvere il problema degli organi provinciali e regionali, ostaggio di politiche demagogiche di ambientalisti d’accatto.
In primis si è tentato di allargare un sito già esistente in località Dernoia, già demanio comunale, in coabitazione con il Comune di Celle Bulgheria, iniziativa stoppata dal Sindaco Cobucci. Successivamente un enfiteuta del demanio comunale aveva messo a disposizione un ettaro di terreno in località Papaianni, ma anche su questo vi è stato il veto del Sindaco di Celle Bulgheria, in quanto, come è noto, gran parte del demanio di Centola, per ragioni ancora poco chiare, si trova allocato nel Comune di Celle Bulgheria.
Un altro sito era stato trovato dopo il viadotto sullo Sciarrapotamo, su terreno di proprietà comunale, ma la provincia ha negato la realizzazione di una pista d’accesso, un altro sito era stato trovato su terreno della Curia di Vallo della Lucania, ma poi sono sorte delle difficoltà di vario genere per cui anche questa pista è stata abbandonata. Si è arrivati ob torto collo in località Canonico, dove un privato gratuitamente ha messo a disposizione dell’Amministrazione comunale il sedime su cui poi è stato realizzato il sito, il tutto consacrato con un contratto di comodato, agli atti presso l’ufficio tecnico del Comune, liberamente consultabile ai sensi della L. 241/90.
A questo punto, delineato lo svolgimento dei fatti, occorrono alcuni considerazioni:
a) il sito era necessario, in quanto non si poteva rischiare, stando così le cose, che in piena estate il Comune fosse inondato di rifiuti per impossibilità delle discariche a ricevere conferimenti, con conseguenze sull’economia turistica già in crisi, per le ripercussioni causate dal problema rifiuti campano, enfatizzato dai media di tutto il mondo. Inoltre il Comune era stato invitato dall’Assessore Palladino della Provincia, da Erminio Signorelli presidente del Co.ri.sa.4, dal Direttore della Yele a crearne uno, vista l’impossibilità delle istituzioni deputate a gestire il problema rifiuti.
b) il sito è legittimo in quanto è stato istituito ai sensi dell’ art. 191 Dlgs 152/2006, mediante ordinanza sindacale, ottimamente motivata, ponderosa, redatta con la meticolosità tipica del nostro primo cittadino, provvedimento che invito a leggere ai pseudo esperti demagoghi che si interessano o fanno finta di interessarsene davanti ai bar.
c) il sito è provvisorio con durata di 6 mesi, prorogabile massimo per ben due volte, in esso non può essere scaricata frazione organica, ma solo indifferenziata, può essere utilizzato solo dal comune di Centola e non da altri comuni, è recintato e sarà dotato di telecamere di sorveglianza, ai fini della sicurezza è considerato area di interesse strategico nazionale ai sensi dell’ art. 2 comma 5 L. 123/2008 in vigore dal 17/07/2008, e tutti coloro che impediscono l’ accesso al sito sono passibili di violazione dell’ art. 628 cp.
d) Non corrisponde al vero che con il sito si è voluto arrecare un danno a Foria di Centola, paese cui mi legano vincoli di affetto, ricordi personali e familiari di persone che non ci sono più. Se fossi stato consapevole di ciò, sarei stato uno dei primi ad oppormi; sostenere il contrario sono mistificazioni di soggetti abituati a sollevare polveroni, che cercano di trovare adepti tra gente preoccupata e in buona fede.
Credo di avere spiegato i motivi per cui si è arrivati in località Canonico, anzi si è evitato che il sito fosse allocato nella vecchia cava, indicata dall’ASL come sede preferenziale: non esiste nessuna “vriccia”. Se qualcuno vuole fare un parallelo tra la vecchia discarica e il nuovo sito sbaglia di grosso, in quanto si tratta di situazioni radicalmente diverse, per distanza, contenuto, cura e vigilanza da parte in primis del Comune e poi dell’Arpac e altri enti. Fino ai primi anni '90 nella vecchia discarica si è buttato di tutto, solo con la gestione Speranza fu recintata e messa in sicurezza, poi chiusa nel 1993. Insomma nel frattempo si è avviata la raccolta differenziata, l’avvento del governo Berlusconi, la soluzione del problema rifiuti avviato con l’ emanazione della L. 123/2008 ci fa ragionevolmente pensare che il sito di stoccaggio in località Canonico, ben presto sarà solo un ricordo, oggetto di dibattito nella piazza di Foria dei cavalli soliti noti nel corso dell’estate 2008.
Avv. Raffaele Riccio