INTERVISTA AL SINDACO ROMANO SPERANZA

Il comune di Centola sta vivendo un momento di grandi trasformazioni, come non si vedeva da tempo. Questa è una realtà indubitabile e sotto gli occhi di tutti: ne convengono sia i sostenitori sia gli oppositori dell’attuale maggioranza. Ma poiché, come recita un vecchio detto, “chi fa sbaglia e chi non fa non sbaglia”, è ovvio che critiche, perplessità e interrogativi siano aumentati non solo nell’opposizione, ma anche tra i cittadini che a suo tempo votarono per il sindaco Romano Speranza e gli affidarono con molte speranze e molta fiducia il governo del Comune. Proprio per avere delle risposte precise e complete, abbiamo chiesto al Sindaco di concederci un’intervista, pur conoscendo i ritmi di lavoro frenetici a cui gli innumerevoli problemi e le tante attività in corso lo costringono. Questa volta egli ha sottratto un poco del suo tempo al duro lavoro di governo ed ha voluto rispondere alle nostre domande. E di questo lo ringraziamo.

La nuova piazza di CentolaD - Cominciamo con un argomento che sta a cuore a tutti i cittadini. Da alcuni mesi i lavori della strada centrale di Centola hanno spezzato il paese in due, costringendo anche chi deve solo attraversarlo, per raggiungere ad esempio Foria o la superstrada, a lunghe deviazioni per strade secondarie. Poiché il termine dei lavori era previsto verso la fine di maggio, la popolazione si chiede i motivi di questo ritardo.
R - Usciamo da quindici anni di disattenzione generale. Nessun lavoro, nessuna pratica è stata mai seguita con la dovuta attenzione, ma con totale sciatteria; per non dire altro. Sappiamo noi per primi che ci sono tante cose da dover fare, ma nessuno può pensare che possiamo risolvere tutto nel giro di pochi mesi. Per quanto riguarda specificamente i lavori pubblici, non ne abbiamo trovato uno solo che non avesse una serie di problemi tutti lasciati appesi. Specificatamente per il lavoro su piazza Imbriaco – via Roma, a cura della Provincia, era perfettamente prevedibile che i lavori avessero una durata ben superiore ai due mesi ipotizzati. Ciò in quanto non era possibile prevedere cosa si sarebbe trovato nel sottosuolo una volta tolti i cubetti. Innanzitutto era semplicemente assurdo realizzare il “famoso” cunicolo per i sottoservizi, previsto delle dimensioni 1 metro x 1 metro. Solo degli alunni di scuola elementare potevano progettare un’assurdità simile. Noi abbiamo optato, anche per ragioni economiche e soprattutto di tempo, per fare eseguire separatamente le tubazioni per l’ENEL, per l’acquedotto e per le fognature. Quest’ultima completamente rifatta. In più abbiamo messo in opera due tubature aggiuntive di servizio, una del diametro di 40 cm e l’altra del diametro di 160 cm. Precisiamo inoltre che la Provincia ha dovuto rifare il solettone del ponticello a metà di via Roma e che noi abbiamo dovuto rifare interamente gli allacci idrici e fognari. Per quanto riguarda questi ultimi allacci fognari, moltissimi erano stati realizzati direttamente nella tubazione principale senza passare per i pozzetti. Inoltre la precedente amministrazione aveva previsto la messa in opera di una pavimentazione in pietra avente spessore di appena 8 cm, mentre invece è stata messa in opera una pregevole basolata con pietre di spessore di 25 cm. Sono stati rifatti tutti gli allacci delle tubazioni principali dell’acquedotto e sono stati rifatti completamente tutti i tombini. Per non parlare poi delle difficoltà enormi di ordine burocratico per l’appalto dei lavori da parte della Provincia, mediante due lotti a due ditte diverse, il che avrebbe comportato una notevole perdita di tempo e soprattutto una disomogeneità nell’esecuzione dei lavori. Noi abbiamo superato tutto ciò con grande impegno e professionalità. E’ ovvio che tutto ciò ha portato ad una maggior durata dei lavori, ma alla fine certamente avremo fatto un buon lavoro e Centola capoluogo meritava che le cose venissero fatte nel migliore dei modi e non con la superficialità che ha contraddistinto gli ultimi quindici anni. Poi per il resto ci lascino lavorare con calma, perché certamente alla fine del nostro mandato lasceremo un Comune in situazione certamente migliore di quanto non l’abbiamo trovato.

La nuova piazza di CentolaD – Nel programma elettorale era previsto un rinnovamento negli uffici comunali. I cittadini lamentano che ciò non sia ancora avvenuto. Come mai?
R – Non è avvenuto e non avverrà a breve. Chi parla non conosce le difficoltà introdotte con la finanziaria 2008, che ha stravolto completamente le modalità di assunzione nella Pubblica Amministrazione. Tuttavia anche in questo interverremo adeguatamente, ma soprattutto per assicurare la funzionalità dei servizi.

D – Molti accusano lei personalmente, signor Sindaco, di essere un accentratore e di non delegare sufficientemente le numerose incombenze del governo comunale, con conseguenti ritardi e difficoltà. Che cosa risponde in merito a questa critica?
R – Preferisco non rispondere direttamente, ma tramite l’elenco delle deleghe assegnate con gli orari di ricevimento dei singoli assessori e consiglieri delegati. Inutile aggiungere che tale elenco, che vi prego di pubblicare, contiene anche l’orario di ricevimento del Sindaco, cioè del sottoscritto. E’ evidente che, poiché gli assessori sono presenti presso il Comune solo nei giorni e nelle ore indicate, mentre il Sindaco lo è sempre, anche al di fuori degli orari di ricevimento per ovvi motivi di lavoro, il pubblico, che non conosce o non rispetta gli orari, si reca presso il Comune in qualunque momento, trova il Sindaco e, approfittando della sua disponibilità, rivolge a lui direttamente le proprie richieste. Disponibilità non significa però volontà di accentramento.

Ringraziamo Romano Speranza per la sua disponibilità. Pubblichiamo qui sotto l’elenco delle deleghe come da Ordinanza del 3 settembre 2007.

La Redazione

Deleghe comune di Centola