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AD UN ANNO DAL VOTO

UNA VOCE FUORI DAL CORO

Fare il punto della situazione ad un anno dal voto sembra quanto meno doveroso, e visto che gli amministratori sono in altre cose affaccendati, ci provo io. Partiamo col dire che questa maggioranza ha chiesto il voto ai cittadini su delle questioni ben precise. La prima in ordine di importanza è la questione inerente il P.U.C. (Piano Urbanistico Comunale). Ebbene, di questo strumento così importante per il rilancio economico del nostro territorio, al momento non si hanno notizie che sia operativo. Su questa questione, vista l’ importanza, inviterei il Sindaco affinché si adoperi per un incontro pubblico con la cittadinanza e spieghi come stanno le cose. In merito a questa questione alcune spiegazioni andrebbero date, visto che qualche consigliere comunale si lamenta del fatto che il nostro territorio da qui a poco potrebbe ritornare ad essere oggetto di qualche speculazione (vedi i progetti presentati in località Saline). Chi sa parli adesso o taccia per sempre. Voglio un attimino soffermarmi su questa questione: si criticavano i precedenti amministratori per il fatto che i cittadini, per avere qualche loro progetto, dovevano recarsi nei soliti noti studi tecnici; però almeno qualche cosa la si realizzava. Ora non solo non siamo riusciti a favorire i tecnici a noi vicini, come qualcuno continua a dire, ma abbiamo bloccato anche l’Ufficio Tecnico Comunale. Con la nefasta conseguenza per i cittadini che al danno si è aggiunta anche la beffa. Comunque su questa materia, secondo me, va aperto subito un serio dibattito, perché all’orizzonte si intravedono nubi minacciose.

Altra questione di cui si era parlato e a cui non si è data risposta sono le convenzioni. Ebbene, non dico che vadano riviste tutte le attuali convenzioni, ma almeno quelle che riguardano i tecnici che vengono da altri Comuni: al posto di questi si possono nominare tecnici del posto. Per il momento, tutto come prima. Ci si lamentava del fatto che alcuni lavori pubblici venivano affidati sempre alle stesse imprese, quindi si sarebbe dovuto rivedere quest’altra anomalia. Quelle imprese lavorano più di prima. A questo punto trovo quasi inutile continuare con questo elenco. Perché il problema è dato dal fatto che questa amministrazione non vuole darsi una caratterizzazione politica e continua a seguire gli umori del Sindaco e tutto ciò la rende vulnerabile. In sostanza si vuole continuare a stare con un piede in più staffe: si va a votare per le primarie del PD, per fare il piacere a qualcuno, e poi si partecipa agli incontri del PDL per accontentare qualcun altro. Ed è proprio questa vecchia logica trasformista che fa perdere credibilità , non solo per chi amministra, ma anche per chi ha sostenuto e continua a sostenere l’attuale amministrazione. Va comunque detto che non si poteva repentinamente stravolgere lo status quo, ma ora, ad un anno da quel voto, un segnale che va nella direzione promessa ai cittadini, penso non sia solo giusto, ma anche doveroso, magari facendo passare il tutto attraverso una maggiore comunicazione e un maggior confronto con chi ha creduto nel cambiamento e che ha sostenuto la coalizione al potere.

Nicola Valente
Responsabile di Forza Italia