PENSIERI SPARSI

CONSIDERAZIONI DI UN CITTADINO DI PALINURO

Parcheggio del Porto: fiori e rifiutiVorrei fare qualche breve considerazione su ciò che sta succedendo in questi giorni nel nostro territorio comunale. Purtroppo in giro per le strade sembra di vedere immagini viste in televisione a Napoli e dintorni. I cassonetti, infatti,sono stracolmi di immondizia di ogni genere che viene depositata anche ai margini della strada. In effetti non è proprio un bel vedere tanto è vero che i turisti dei week-end si affannano preoccupati a chiedere se la situazione perdurerà anche in estate. Normalmente la prima cosa che viene in mente è quella di accusare il sindaco e l’amministrazione di inefficienza . Anche la minoranza ha alzato la voce invitandoli a dimettersi. Tuttavia senza voler fare l’avvocato di nessuno, mi sembra doveroso fare alcune osservazioni.
Innanzitutto non mi sembra di aver sentito gli stessi toni con cui si sono rivolti all’amministrazione del nostro comune nei confronti degli amici di partito della regione Campania che forse qualche responsabilità in più devono avere. Non mi pare neanche che le cose andassero molto meglio in precedenza per ciò che concerne la gestione dei rifiuti e i rapporti con l’impresa che se ne occupa ,anche se l’emergenza non aveva ancora raggiunto i drammatici livelli degli ultimi mesi. La questione oltrepassa i limiti territoriali dei singoli comuni. Forse si poteva organizzare in maniera migliore questo periodo pre-estivo magari avviando la differenziata porta a porta e togliendo i cassonetti dalle strade come era stato annunciato.
Pur non conoscendo la situazione dall’interno, qualche dubbio resta. Ma sarebbe anche ingeneroso non riconoscere che qualche segnale positivo c’è stato. Ironizzare sulle piantine mi sembra ingiusto verso chi si è impegnato a metterle. Fermo restando che il problema rifiuti è molto grave e devastante per l’immagine turistica, io credo che in giro sia meglio vedere fiori piuttosto che erbacce. Così come c’è da dire che per alcune opere pubbliche più volte annunciate ma nel concreto mai partite si è finalmente visto l’inizio e in alcuni casi la quasi completa realizzazione. Certo alcune incoerenze balzano agli occhi. Non si capisce infatti la ragione per cui il parcheggio giù al porto sia giustamente pulito e abbellito mentre la spiaggia a cui tale area è funzionale presenta cumuli di alghe in putrefazione ormai da qualche mese senza che vengano rimosse. Primario dovrebbe essere l’abito e dopo gli accessori, non il contrario.
Anche per quanto riguarda i rapporti interni all’attuale amministrazione qualche scricchiolio in giro si sente per quanto riguarda i rapporti tra i suoi componenti. Ma questo fa parte dei normali giochi di potere politico all’interno di qualsiasi coalizione. L’importante è che ciò non superi i limiti della normale tolleranza e che il sindaco alla fine riesca a sintetizzare le varie istanze. D’altronde in ogni squadra ci sono i fuoriclasse e i gregari, fondamentale è il rispetto dei ruoli e delle proprie competenze che in alcuni casi sono forse al di sopra delle reali capacità di taluni amministratori. La speranza è che dopo il consiglio dei ministri svolto a Napoli con il conseguente annuncio del premier Berlusconi del piano per risolvere il disastro della spazzatura, non si vedano più in televisione immagini come quelle che hanno fatto il giro del mondo e che tutto torni alla normalità prima possibile. Altrimenti saranno guai seri specie per noi che viviamo esclusivamente di turismo grazie alle nostre bellezze ambientali, che mal si conciliano con i cassonetti maleodoranti.

Massimo Graniti

Alghe al Porto

Al San Paolo cassonetti quasi pieni

A noi di Hermes piace aggiungere una considerazione a quelle dell'autore: se alla stessa ora (le foto sono state scattate tutte il 2 giugno 2008 verso le 11) i cassonetti del San Paolo non sono ancora pieni ed invece c'è tanta "monnezza" al Porto, sarà forse perché per la gente del porto è difficile portare i propri rifiuti così lontano da casa. E' vero che sta per partire la differenziata, ma non sarebbe il caso ripensare l'ubicazione dei cassonetti?

La redazione di Hermes