IL SITO DI STOCCAGGIO

POLEMICHE A FORIA DI CENTOLA

Il problema dei rifiuti, la sua raccapricciante evoluzione e gli interessi che esso ha comportato sono conosciute ovunque, nella nostra regione, in Italia e nel mondo. A Foria di Centola, ove il sottoscritto ricopre il ruolo di assessore, vi è chi, come un cavallo impazzito , si ostina a confondere le cose e a vedere il male altrove e comunque fuori dalla sua orbita, dove esercita il suo diritto a opporsi. – AGITA LE ACQUE - Se poi non riesce, agita la sua stessa persona e il suo bianco pelo… preso dal vento, sostenuto da alcuni che di queste forme ridicole sperano in un loro personale riscatto.

Ahimè! I cavilli insieme condivisi con lui non hanno né capo né coda. Il problema dei rifiuti non è un problema di maggioranza o di opposizione, non è di destra o di sinistra, è una emergenza. Come tale, è come uno tsunami, come un grande colera e va affrontato dalle istituzioni e dalla collettività insieme e non contrapponendosi con sentimenti e rancori personali che non portano da nessuna parte, anzi il successo e il superamento di questa emergenza dipendono essenzialmente dal comportamento di tutta la collettività e dal suo coinvolgimento, che ne è un elemento fondativo e costitutivo.

L’amministrazione comunale, prima di ogni obbligo per legge, si è fatta carico del problema rifiuti da mesi, mettendoci la sua faccia come ho fatto io da assessore per la mia frazione:
1) Individuazione di un sito di stoccaggio
2) Raccolta differenziata

Perché parta questa, è necessario ubicare un sito di stoccaggio per l’INDIFFERENZIATA , cosa diversa da altri tempi eroici, quando pare ci fossero tanti padri e un solo “MALANDRINO“. Con l’individuazione dei cinque o sei siti prescelti, l’amministrazione si è trovata di fronte a pareri vincolanti dell’ARPAC, della Provincia e dell’ASL, che spesso non concordavano fra loro. Le aree individuate non andavano bene non perché vicine alla nostra frazione di Foria, ma perché una di esse era “LONTANA“ dallo sviluppo edilizio. Perciò per questo motivo veniva esclusa l’ex cava Di San Severino, e veniva scelta quella di un generoso proprietario dataci in comodato.

Altro che sassolini da togliere… Non vi è dubbio che da parte nostra, perché spesso rinchiusi nei problemi che viviamo quotidianamente, vi sia stato un qualche errore di mancato coinvolgimento, ma è pur vero che la maniera di discutere e di affrontare l’emergenza debba essere diversa da quella intrapresa, nostro malgrado, da qualche amico, probabilmente strumento di altri.

Gianfranco Ciccariello
Assessore del com. di Centola