Egregio Sindaco Romano Speranza,
è con preoccupazione che Le scrivo, mosso dall’attualità drammatica di cui si è macchiata la Regione Campania nell’ultimo periodo. Mosso dal senso civico cui Lei ha fatto espresso richiamo nell’ordinanza licenziata in materia di emergenza rifiuti. Mentre l’altra politica si accapiglia nel gioco delle responsabilità per quello che ho definito “crimine contro l’umanità” in un articolo pubblicato all’apice dell’emergenza, l’altra politica (quella locale) è chiamata a
predisporre soluzioni con prospettive positive di lungo periodo.I centoventi giorni concessi dal governo centrale al supercommissario De Gennaro per venire a capo della crisi e condurre la Campania dei rifiuti alla normalità prefigurano tempi lunghi di attesa per un ritorno alla stabilità. Il Comune di Centola, e Palinuro in particolare, non può aspettare. Il calendario che fissa al 23 marzo le festività pasquali annuncia un inizio anticipato della stagione estiva rispetto agli altri anni. Evitiamo di colpire ancora l’immagine e l’economia locale, tramortita già dal campanilismo dei mass-media nazionali ed internazionali oppure dalle distratte uscite di qualcuno che ha ritenuto doveroso precisare che “il Cilento non è Napoli”. L’amministrazione è chiamata ad alzare la testa e guardare lontano pur mantenendo le mani in pasta alle necessità attuali. Il mio pensiero va alla raccolta differenziata, che l’echeggiare delle cronache e della normativa vigente impone come obbligo dal quale non ci si può più sottrarre. Senza correre il rischio di cadere in errore, posso serenamente affermare che in tema di raccolta differenziata di rifiuti urbani vige la totale anarchia sul territorio (ciò fatto salvo per le attività commerciali per le quali è previsto un regime di raccolta stagionale). E’ l’ora di stilare un regolamento che
normativizzi un regime di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti urbani (organico, carta, vetro e alluminio, plastica, materiale ingombrante) partendo dai modelli messi a punto in
realtà vicine come Eboli, Bellizzi, Giffoni Vallepiana,
Mercato S. Severino. Realtà dove i livelli di raccolta toccano soglie pari quasi al doppio delle percentuali prescritte dalla normativa vigente in materia. Sì tratta di fare uno sforzo comune amministrazione — cittadinanza per garantirci e garantire vivibilità e salubrità tali da rendere la prossima estate e le prossime serene sul
fronte rifiuti. A mio vedere sono cinque le prime mosse da fare:
1.Aprire un tavolo di lavoro per il censimento ed il permanente monitoraggio delle unità immobiliari abitative, produttive e commerciali non ancora censite e sottratte dalla tassazione sullo smaltimento dei rifiuti. Mi riferisco, naturalmente, ai locali abusivi e quelli sottoposti a procedura non ancora ultimata di condono edilizio.
2.Realizzare uno screening sulle fluttuazioni demografiche del nostro Comune ove i picchi di presenze, grazie all’imponente richiamo turistico di cui è attore, si registrano nel periodo maggio-settembre. Tali rilievi permetterebbero di regolare al meglio le modalità di gestione del regime di raccolta.
3.Incaricare un centro tecnico specializzato per l’elaborazione di un piano di raccolta differenziata sulla base dei dati ottenuti dalle rilevazioni di cui al punto precedente e che si ponga in linea con la normativa vigente in materia. Un piano che
preveda la raccolta porta a porta di rifiuti urbani da accompagnare alla individuazione di idonee aree e collocazione di cassonettì per il deposito di materia differenziata.Inoltre una certa attenzione deve essere garantita al potenziamento del regime di raccolta di materiali ingombranti, magari anche con la predIsposizione di un call-center con numero verde gratuito attraverso il quale i cittadini possano segnalare la necessità di smaltire e concordare il ritiro degli ingombranti. Oltre che chiedere informazioni generali sul sistema di raccolta differenziata e sul piano di raccolta.
4.Impegnarsi per il passaggio parziale o definitivo dal regime TARSU al sistema tariffario TIA previsto dal vigente decreto Ronchi del 1997. L’onere TIA, grazie alla possibilità di un’articolazione per fasce di utenza e territoriali può essere imposto in aree localizzate lasciando altre sottoposte a regime TARSU; o addirittura, per permettere definitivamente a tutti di «pagare per quanti rifiuti producono”, passare tout court al regime TIA. Sono convinto che una soluzione di questo tipo, accompagnata dalla previsione di una rimodulazione periodica della tariffa basata sui livelli di raccolta differenziata registrati ogni 2-3 anni rappresenti la soluzione maggiormente idonea a sensibilizzare la cittadinanza sui benefici d’immagine, salute, qualità della vita ed anche economici della raccolta differenziata.
5.Incentivare i controlli e la comminazione di sanzioni per lo sversamento smodato dei rifiuti lungo i litorali fluviali
locali e le aree agricole martoriate dal deposito abusivo di materiali di ogni sorta, molti dei quali altamente inquinanti e cancerogeni. Basti guardare alla piana del fiume Mingardo, disseminato di elettrodomestici in disuso, inerti di opere edilizie,
addirittura Eternit all’amianto.
Cinque passi da fare per uscire nel nostro piccolo dalla crisi. Cinque mosse intorno al quale costruire un meccanismo solido che eviti in futuro di farci ancora vedere scene di degrado come quelle viste e riviste nell’ultimo periodo. Quasi scontato ricordare che il gravame dell’operazione non è solo a carico dell’amministrazione, sono pure i cittadini che devono farsi garanti del corretto funzionamento del sistema di raccolta. E’ certamente necessario mettere in campo quel briciolo di senso civico per differenziarci da altri politicamente e civilmente.
Differenziarci da chi per quindici anni ha consentito senza alzare mai la voce o muovere un dito ai baroni e baronetti della politica dì condurre la regione Campania in un disastro ambientale e sull’orlo dell’emergenza sanitaria. In vista di un inizio anticipato della stagione estiva il mio augurio è che Lei Sig. Sindaco e la Sua compagine metta quanto prima in moto la macchina burocratica necessaria per l’adozione di un piano organico di gestione dei rifiuti con all’apice un
sistema di raccolta differenziata efficiente, efficace, che ci porti nel nostro piccolo via dalla crisi in pochi mesi.
Differenziarci è possibile!
Cordialmente,
Raffaele Greco