“Eppur si muove”: un illustre scienziato di altri tempi così si pronunciò riferendosi alla mobilità della terra, nonostante le somme autorità ecclesiastiche ritenessero il contrario.
Il popolo, o almeno una parte del nostro popolo di Centola sostiene che qui non si muove niente. Sostiene che la macchina comunale è completamente ferma. Che cosa è fermo? L’Ufficio Condono. Il settore dell’edilizia privata. La commissione comunale per il parere dei beni ambientali. I trasporti non sono soddisfacenti. La mensa scolastica ha qualche buco.
La piazza di Centola non è finita. La discesa della stessa piazza anch’essa non è ancora terminata; era meglio mettere il semaforo e fare questo lavoro dopo l’estate, così i commercianti non perdevano l’incasso dei giorni di Pasqua.
E i posti di lavoro? I politici dell’Arcobaleno avrebbero assunto gente a decine tra comunità montana, CONSAC, ATO e ASL. L’amministrazione Speranza non è stata capace di assumere nemmeno un bidello. Non si muovono i cumuli di spazzatura; non si muove il sindaco di Celle di Bulgheria dalle sue posizioni, negandoci qualsiasi tipo di utilizzo o di ampliamento della nostra discarica di “Papaianne”. Non si muove la ditta che lavora per realizzare il completamento del porto di Palinuro. Non si muovono le pietre cadute all’Arco Naturale, pur avendo coinvolto i ministri Nicolais e Pecoraro. Non si muovono i lavori di completamento delle fogne. Non si muove niente.
Eppur si muove.
Sì. Si è mosso il debito della spazzatura: infatti, tra una corrispondenza e l’altra, è saltato fuori un vecchio decreto ingiuntivo, sconosciuto a voi e a noi (non alla banda dei Cappotti), di circa trecentomila euro; così l’intera somma del debito nei confronti del Consorzio è di 1 milione ed ottocento mila euro.
Si è mosso l’importo dei debiti fuori bilancio. L’acceleratore di questi debiti sono le continue richieste di riconoscimento per le spese legali dei passati amministratori. Ma mentre ieri nei confronti di Romano Speranza c’è stata una forte speculazione, pur riconoscendogli solo mille euro per ogni causa, nonostante molte di queste avessero avuto giudizio sia in Appello che in Cassazione, oggi leggiamo di compensi legali sconcertanti; uno in particolare di 32.000 euro solo per il giudizio di primo grado.
Si sono mossi tanti ricorsi alla Procura della Repubblica come non avveniva da anni. Fenomeno molto pericoloso che può, se trascinato per troppo tempo, portare ad un blocco di opere legittime ed al collasso dell’economia già fortemente in crisi.
Si sta muovendo dopo le Idi di Marzo anche l’Ufficio tecnico comunale. Superato il momento critico del cambio del fantino e capito che costui (fantino Romano Speranza) non vuol perdere la corsa, superate le avversità straordinarie già citate, ma che ribadisco: emergenza rifiuti, Arco naturale, avvio con intoppi di numerose opere pubbliche e nuovi progetti urgenti, ecco che l’Ufficio Tecnico prende il trotto ed i numeri di pratiche evase iniziano ad aumentare.
Vincenzo Merola
Consigliere comunale e Assessore al Commercio e al Personale