LETTERA AI CITTADINI DI CENTOLA

Cari amici, non potendo avvicinarvi e parlare con tutti, ho deciso di scrivere questa lettera.
Le elezioni si avvicinano, fino all’ultimo siamo stati con il fiato sospeso, in quanto sembrava profilarsi una terza lista, che, alla fine, non è stata presentata. Come sapete, da oltre due anni, la maggior parte degli amici che si era riconosciuta nel gruppo “Polo-Libeccio”, aveva iniziato un percorso avente come prima meta l’unità delle forze d’opposizione, al fine di creare l’alternativa al sistema di potere che ha gestito il nostro comune negli ultimi quindici anni. Che, in questo periodo, il comune sia stato amministrato male è parere quasi unanime, anche di politici che fanno parte della stessa area dei nostri amministratori. L’unione delle forze politiche, che cinque anni fa andarono divise, ci è sembrata la maniera più semplice e più logica per realizzare quella alternanza democratica del potere di cui ha bisogno Centola. C’è sembrata la maniera più logica e più semplice, anche per avere a disposizione un numero adeguato di persone che amministrino il comune in maniera efficace. Non tutti sono stati d’accordo con il nostro intento, credendo nella prospettiva di successo di una “terza via”, ma questa ipotesi non ha trovato sufficienti adesioni per essere proposta con possibilità di successo. Il percorso che ci ha portato alla formazione della lista civica “insieme”, non è stato facile, ha avuto momenti burrascosi, discussioni aspre, però, la maggior parte del nostro gruppo, (in particolare i due consiglieri comunali), ha saputo mantenere ferma la barra del timone nella direzione dell’obiettivo prefisso. Cinque mesi fa, la grande maggioranza del gruppo di opposizione, ha scelto il candidato a sindaco nella persona di Romano Speranza, valutando positivamente le sue qualità (esperienza, capacità amministrativa, indipendenza da “poteri forti”). Ora dobbiamo affrontare la fase più importante del nostro percorso politico, ci avviciniamo al momento dello scontro elettorale che vede di fronte i due gruppi. L’amministrazione uscente (di centro-sinistra), avendo perso attendibilità, per sopravvivere, ha cooptato alcune facce nuove, cercando di rivitalizzarsi, ma, credo che, dopo tanti anni di duro lavoro, questi “sepolcri imbiancati” abbiano bisogno di un po’ di meritato riposo, all’opposizione. La lista civica “insieme” (area prevalente di centro-destra), vuole fare di Centola un paese più libero, non più sottomesso a poteri esterni, ponendo in primo piano gli interessi e la dignità del paese. Per quanto mi riguarda, in caso di vittoria, profonderò il mio impegno in una politica che incrementi la fiducia tra cittadini e amministrazione comunale, che negli anni si è andata via via affievolendo. Ritengo ciò un elemento indispensabile per il rilancio della società centolese. Un’iniezione di fiducia, di desiderio di migliorare, di libertà, è quello che ci vuole per dare una sferzata d’energia a questo comune. Per migliorare le condizioni economiche, del comune, occorre aumentare la produzione di ricchezza, sviluppare la cultura e la formazione professionale. Per migliorare la qualità della vita bisogna tutelare i valori della famiglia, prestare attenzione alle esigenze dei giovani e delle fasce sociali più deboli. Farò un breve cenno al lavoro svolto dal nostro gruppo, in questi cinque anni: per noi fare opposizione non significa gridare al vento, fare sceneggiate, ma creare le condizioni politiche che portino alla sconfitta del sistema di potere vigente. Come sapete, tra l’altro, abbiamo inoltrato due ricorsi alla Corte dei Conti, contro gli sprechi dell’amministrazione, che però, per la cronica inefficienza della giustizia, non hanno dato esito positivo. Una forma d’opposizione è stato anche questo giornale che ha lottato per smascherare gli inganni, le ipocrisie, gli sprechi, le inefficienze di chi gestisce la cosa pubblica. Attraverso quest’organo d’informazione abbiamo affrontato temi riguardanti la politica locale e nazionale, temi culturali, abbiamo difeso i valori della nostra società, abbiamo cercato di infondere, nei giovani, una speranza di cambiamento, di liberazione da questa piovra, cui assomiglia la politica di questo paese. Ringrazio il direttore di Hermes, Paolino Vitolo, la persona che si è maggiormente adoperata in questo compito. Se vinceremo, il nostro direttore (un centolese per scelta) che ama molto questo territorio, sicuramente ci darà un valido aiuto nella modernizzazione del comune. Una delle domande che, più frequentemente, mi sono state poste, è, in che modo faremo funzionare meglio la macchina comunale. Per la nostra cultura, di stampo prevalentemente liberale, siamo portati a premiare, non tanto l’appartenenza al gruppo politico, quanto la professionalità e la produttività. La politica clientelare, (che premia l’appartenenza), fatta in questi anni, ha fiaccato, nei cittadini, soprattutto nei giovani, gli stimoli a migliorarsi culturalmente e professionalmente, ha fatto perdere la speranza in un mondo più giusto, dove non siano sempre i più furbi a trarre vantaggi. Questa è una politica di asservimento dell’uomo, che può forse rendere la vita più facile, ma che fa perdere la libertà e la dignità. Ognuno di noi ha ora la responsabilità di dire basta, la possibilità di scegliere una strada alternativa, a quella che è stata praticata dai nostri amministratori, una strada forse più faticosa, più difficile, ma la sola capace di dare speranza di crescita, la sola che può portare ad un progresso sociale, economico, culturale, morale, l’unica in grado di migliorare i rapporti interpersonali e intergenerazionali, l’unica che possa ridare credibilità agli amministratori. Infine desidero invitare i cittadini, in particolare i giovani, a difendere la libertà del loro voto; non lasciatevi condizionare da parentele o amicizie, non lasciatevi ingannare ancora da persone che promettono posti di lavoro o favori, persone che hanno perso ormai affidabilità, persone che non avendo altri argomenti, ricorrono alla denigrazione e alla demonizzazione dell’avversario, in perfetto stile stalinista. Se una persona, dicendo di volere il vostro bene, vuole appropriarsi della vostra libertà di voto, almeno vi da una certezza: dice il falso. Ognuno di noi, al momento del voto, ha una grossa responsabilità, dalla nostra scelta dipendono le sorti di questo paese, nostro e dei nostri figli. Cari amici mi affido al vostro buonsenso, che spero manderà a casa coloro che, pur avendo attinto ingenti risorse finanziarie, le hanno impiegate per opere di scarsa utilità per il paese, trascurando quelle realizzazioni, spesso a basso costo, che, amministratori più attenti ai bisogni essenziali della popolazione avrebbero eseguito, quelle piccole cose che avrebbero migliorato la qualità della vita della nostra comunità.

Gustavo Mion