Siamo arrivati finalmente agli ultimi mesi di mandato per gli Amministratori Comunali di Centola e si comincia a fare qualche bilancio. In verità, devo ammettere che, in quest’ultimo anno, c’è stato più attivismo, sia sul versante delle opere pubbliche che su quello degli spettacoli. Si avvicinano le elezioni comunali e i nostri amministratori assomigliano un po’ a quelli studenti che non fanno niente tutto l’anno e poi vogliono recuperare nelle ultime settimane prima degli esami. Così il Vicesindaco, Sansone, si vanta di alcune opere eseguite, e di altri lavori che stanno per iniziare, Carmelo Stanziola si pavoneggia per le manifestazioni musicali di luglio e agosto che sono costate ai contribuenti oltre 300.000 euro. Tuttavia, durante l’estate, non sono mancate le polemiche, riguardanti sia le opere realizzate, che le manifestazioni canore. Critiche da parte dei turisti, che sono stati infastiditi dai lavori per le discese a mare, eseguiti durante la stagione balneare, critiche per i disagi creati dalla marea di gente che si è riversata al porto di Palinuro per il concerto di Gianna Nannini. Mi sono posto più volte una domanda, davanti alle spese per opere pubbliche e manifestazioni varie: viene valutato il rapporto costo-beneficio dell’investimento che si va a fare? Un imprenditore sa come valutare i risultati dei propri investimenti, ma i politici come li valutano? Ho l’impressione che la loro valutazione si basi, principalmente, sui voti che riescono a procurarsi e su altri benefici che possono derivare per sé o per amici e parenti. Quale vantaggio per l’economia del Comune è derivato ad esempio dalle ingenti spese per la “Palinuro Griffe”, (oltre 60 euro per ogni residente nel Comune)? Credo che solo poche persone ne abbiano tratto un consistente beneficio. Stesso discorso per le opere pubbliche realizzate e da realizzare: sono veramente queste le necessità, le priorità? Ad esempio i lavori per la ristrutturazione della piazza di Centola, (che già prima di iniziare hanno suscitato polemiche per l’eliminazione della fontana che è simbolo di uno dei rari gesti d’amore, di un cittadino, per il proprio paese), comporteranno la spesa di circa un milione di euro (pari a quasi due miliardi di vecchie lire). La piazza di Centola andava sistemata, ma era veramente necessario spendere questa cifra? Chi saranno i principali beneficiari di questo investimento? Lascio a voi la risposta. In questi anni si è pensato a progettare nuove opere pubbliche sperando nei finanziamenti della Regione e di altri Enti pubblici e si è trascurata la manutenzione dell’esistente. La manutenzione dell’ambiente è un elemento fondamentale per l’immagine di un paese che voglia fare del turismo, ha un’importanza sicuramente superiore all’immagine che può derivare dall’esibizione di un cantante famoso. Io non mi sento in grado di dare lezioni sul turismo ma, ogni tanto, leggiamo sui giornali locali le proposte di vari politici: c’è chi propone per Palinuro il modello Ibiza, chi propone il modello Canarie. Simili proposte mi fanno sorridere: sarà forse per l’effetto Zapatero che sono prese ad esempio queste località spagnole, che hanno un tipo di turismo completamente diverso da quello di Palinuro, un turismo basato principalmente sui divertimenti, sulla vita notturna, che però, purtroppo, può favorire anche l’abuso di alcol e droghe. Rispetto ad altre località, da noi è carente una cultura del turismo, non abbiamo sufficienti capacità nell’accogliere ed intrattenere i turisti, manca la professionalità, a vari livelli. Questa mancanza di cultura del turismo s’inserisce nel quadro di una mancanza di cultura a livello generale. Per la cultura, per la formazione professionale, non si è investito quasi niente in questi ultimi anni. Recentemente si è discusso del conto consultivo del bilancio 2005, una cosa che mi ha impressionato è stato il rapporto tra le previsioni di entrate per trasferimenti di capitali da Enti pubblici, come la Regione Campania, e i fondi effettivamente ricevuti da questi Enti: siamo intorno al due per cento delle previsioni! Dire che le previsioni erano ottimistiche è riduttivo, ma forse anche gli “amici” della regione Campania si sono resi conto del significato che hanno gli investimenti in opere pubbliche nel nostro Comune.
Gustavo Mion