L'ACQUA È POCA E LA PAPERA NON GALLEGGIA

Tra qualche mese iniziano i preparativi per la prossima campagna elettorale, quella delle comunali; inizieranno i primi vocii nelle strade, si vedranno gruppi di persone che chiacchiereranno immersi nei discorsi politici, magari animati: si è candidato questo, no, è meglio quello perché è di destra, ma no che dici quello di sinistra … Insomma, una noia mortale fatta di mucchi di parole e di fesserie senza senso pratico o realistico, ma esclusivamente indirizzate a fare a gara a chi è più saputello ed esperto di politica tralasciando i problemi pratici. Diciamocelo!!!
Più in la nel tempo, dopo un po’ di patemi e sofferenze di partito, verranno partorite le prime liste con prole dai nomi famosi (magari i soliti) e personaggi sconosciuti (largamente inferiori in numero), che alimenteranno ancora di più questo vociare che salirà sempre più in alto nei cieli ed ad ogni angolo di strada, riempiranno i bar con piacere dei gestori che vedranno (almeno quelli, poverini) aumentare i loro introiti di birre e caffè. Gli argomenti principali saranno a base di ingredienti tipo supposizioni, illazioni, supercritiche, soluzioni fantasiose… Insomma come sempre ad ogni occasione finiranno con urla nel silenzio ed accuse di destra e di sinistra, ancora una volta tralasciando i problemi di senso comune, quelli reali, quelli che la comunità vorrebbe come priorità da affrontare.
Chi di voi non ha mai giocato in gioventù con il monopoli, o il piccolo chimico? Immagino siate in molti. Beh, se io fossi il presidente della Panini, quella che produce da anni le figurine dei calciatori ed alcuni giochi da tavolo, approfitterei dell’occasione per mettere sul mercato un bell’album di figurine con i faccioni dei politici, oppure lancerei sul mercato un bellissimo gioco: IL PICCOLO PARLAMENTARE, con tanto di pista e dadi. Si partirebbe da una piccola candidatura in un minuscolo comune italiano, ribaltoni politici, cambi di direzione, dichiarazioni, fondazione di nuovi partiti, colpi di scena fino all’ascesa per la presidenza del consiglio. Sarebbe uno sballo, un successone. A proposito, questo percorso non vi ricorda qualcuno con un bel cognome da caciocavallo?
Ecco, questo è esattamente il profilo che rende unici i nostri concittadini, che si divertono a giocare con la politica, perché – badate - dopo la passione per il calcio, la politica occupa l’altra fetta dei nostri interessi, e non in maniera pratica, ma puramente teorica e purtroppo immaginaria. Quelli che si agitano tanto, ad esempio, nella maggior parte delle volte emettono dei suoni irriconoscibili attraverso l’uso di paroloni affiancati l’uno all’altro in modo da produrre delle frasi di apparente significato logico, che mostrano un estetismo culturale straordinario. Insomma quello che succede, quando si vedono questi personaggi sui palchi a fare comizi a sparare termini e parole. Cercate con cura sullo Zanichelli per apparire colti e preparati, ma poi - parliamoci chiaro - chi capisce davvero? E se pure si potesse capire qualcosa di quello che dicono, ci si chiede: ma cosa diavolo stanno dicendo?
C’è una cinematografia straordinaria che prende in giro il politico sul palco, da Totò a De Sica, a Verdone, agli show televisivi come Zelig; eppure, nonostante tutto, questi personaggioni trasformati da candidati si ostinano ancora oggi ad usare questo linguaggio così stantio che puzza di naftalina, assolutamente anacronistico… Prendete nota di questa parola: vi sarà utile quando vorrete contestarli e fischiarli. Molti di voi conoscono il mio pensiero politico, tuttavia non mi sentirei tranquillo nel raccomandare a nessuno, cui io possa voler bene, di riconfermare o di votare qualche rappresentante riciclato soprattutto di questa passata amministrazione, che sembra sia stata la più disastrosa e comica della storia di questo territorio. D’altro canto bisogna diffidare dalle imitazioni, da quelli cioè che apparentemente si presentano come vera ed unica alternativa, che fustigheranno giustamente questi simpaticoni che hanno presidiato il Comune finora ,ma che spesso e purtroppo finiscono per imitarli nelle stesse identiche tecniche di azioni, semplicemente prendendo potere in Comune per risolvere i loro ed i problemi di parenti ed amici… Diffidate dalle imitazioni!!!
Ormai è un fatto scontato: si corre al Comune come alla Casa Bianca, a botta di sputtanamenti, di illazioni, di aggressioni verbali, ecc., per mettere a terra l’avversario. Poi ci si fa condottieri sventolando la bandiera di partito e si mette giù qualche piccola proposta, perché il popolo ha comunque bisogno di un punto di riferimento, altrimenti di cosa si parla al bar, come si convince quel parente, quella zia, quel cugino a votarci?
In Italia si riesce ad essere credibili solo facendo scena; tutto qui il segreto! Pensate forse che il turista straniero, il tedescone, che si aggira per le viuzze e che cerca di scattare una foto, almeno una foto di un angolo grazioso, senza riuscirci perché circondato da mura e mansardine abusive con quegli schifosi mattoni rossi cosi bene in vista, si chieda di che partito politico sia l’amministrazione comunale che permette un tale scempio estetico e architettonico così drammatico? Io penso che non gli freghi assolutamente niente se chi comanda è Forza Italia o i DS; la risposta che si aspetta è piuttosto diversa, ed è la chiave di scelta del prossimo candidato, e cioè: chi cavolo è ‘sto sindaco e questa amministrazione che permettono cose del genere?... chi è ‘sto architetto che ha ricevuto all’università una tale educazione estetica… sarà lì per Caso? …e soprattutto, come fanno i cittadini di questo posto a riporre la fiducia in questa gente?
L’amministrazione attuale, ad esempio, non ha ancora capito che questo luogo ha una vocazione puramente turistica, e che bisogna tenere un’attenta cura dell’immagine, perché quella è la fotografia che rimane nella mente del nostro caro turista che ci dà da mangiare, e dovremo ricordarcelo ogni giorno. Bruciata una tale risorsa, finisce la nostra sopravvivenza, perché poi, se vogliamo, qui si parla ormai di sopravvivenza, non di mercato turistico. Si guardi quest’ultima stagione, ad esempio: è stata più corta della precedente che a sua volta fu più breve di quella prima…vogliamo forse chiudere? Pensate che questi ubriaconi si sono inventati quest’anno dei nuovi parcheggi, stranamente affiancati con dei lunghi divieti di sosta lungo le strade adiacenti per costringere il turista a parcheggiare a pagamento. Se a qualcuno di voi è capitato come a me, avreste sentito termini come: comune mafioso, lottizzatori e cose del genere. A conferma di questa prestigiosa immagine hanno aggiunto un bel carro-attrezzi punitivo, che ha portato un bell’incasso in Comune ed a favore dell’azienda appaltatrice.
Ecco, questo è il concetto che si ha del mercato turistico: la punizione e la spremitura del turista, invece che il benvenuto e l’accoglienza.
A proposito, lo sapevate che uno dei nuovi parcheggi sorti quest’anno era stato dichiarato come terreno ad uso agricolo, e che, nonostante si sia specificato questo su un documento a cura della commissione tecnica del Comune, questo sia stato trasformato da “terreno agricolo” in “parcheggio automobilistico” ignorando le direttive imposte?… Mia nonna diceva: “QUELLO CHE NON SI FA, NON SI SA!!!”
Insomma esultate, cari concittadini, tra poco inizierà lo show, il circo riapre, saremo tutti lì sotto i palchi elettorali a divertirci con questo straordinario cabaret gratuito, con battute e bandierine di ordinanza, promesse e fantasie, illusioni e faccioni. Insomma armiamoci di frutta, ma di quella marcia! Tanto l’acqua è poca e la papera non galleggia più!

GIZIO