IL POPOLO E LA POLITICA

Il 9 e 10 aprile voteremo per il rinnovo del Parlamento. Com’è noto voteremo nuovamente con il sistema proporzionale, però senza esprimere preferenze. Ciò costituisce indubbiamente un notevole arretramento della democrazia, poiché non sarà più il popolo a scegliere i propri rappresentanti. E proprio in queste ore ci sono febbrili e convulse trattative nelle segreterie nazionali dei vari partiti per stabilire chi dovrà essere eletto, piazzandolo ai primi posti della lista.
Siamo così piombati indietro di oltre 100 anni, quando le nomine erano una scelta del Re, con la conseguenza che ora – salvo futuri cambiamenti del sistema – per essere eletti sarà produttivo unicamente fare il cortigiano a Roma anzichè adoperarsi sul proprio territorio. Ma su questo punto sono stati d’accordo tutti, ad eccezione, come detto in altra occasione, del solo Follini che coerentemente si dimise da segretario del suo partito, l’UDC.
In attesa della presentazione delle liste la campagna elettorale va avanti e lo scontro, tra centrodestra e centrosinistra, si svolge quasi esclusivamente nei numerosi salotti televisivi, essendo la lotta ormai solo mediatica. Da una parte Berlusconi, insieme a Fini e Casini, illustrano ciò che il governo ha fatto in questi ultimi 5 anni (ed ha fatto molto) e cosa intende fare nel prossimo futuro, esponendo un programma condensato in 20 pagine. Dall’altra parte abbiamo Prodi e i suoi focosi alleati che criticano tutto e tutti, calunniano e promettono cose da pazzi. Non sanno più cosa dare a tutti: aumenti di stipendi e pensioni, riduzioni di tasse, mantenimento dei figli fino ad almeno 21 anni, case gratis, servizi sanitari eccellenti per tutti (ricchi e soprattutto poveri), trasporti ultraconfortevoli, nuove scuole, strade, e tante, tante altre cose. Il tutto racchiuso in un programma/librone di ben 281 pagine. C’è da rimanere esterrefatti e da non credere alle nostre orecchie ed ai nostri occhi!
Allora siamo davvero tutti a cavallo e nessuno più a piedi. Abbiamo un futuro roseo con il solo imbarazzo della scelta. Che bello! Finalmente vivremo tutti felici e contenti. Grazie Prodi, Mastella, Fassino, Bertinotti, De Mita, Diliberto, Di Pietro, Pecoraro Scanio, Pannella, Boselli, ecc. Grazie, grazie a tutti e che il Signore vi conservi a lungo, per il nostro bene. Ma c’è da credere a tutto ciò o ci prendono ancora per i fondelli? Capolista in CAMPANIA 2 (cioè SA-AV-BN e CE) per il listone prodiano dell’Ulivo ritroviamo ancora DE MITA! Certamente Peppino si sarebbe rivolto a Totò esclamando: “HO DETTO TUTTO!”. Ricordiamo solo quello che per anni i comunisti hanno detto contro il leader avellinese (Presidente del Consiglio e Segretario della DC). Ora lo hanno riconvertito e lo sostengono addirittura a capolista! Misteri della politica italiana!
Diciamo queste cose pensando al comune di Centola. Nel ’92 andò al potere una “santa” alleanza, criticando, calunniando e promettendo grandi cose. Il popolo ha creduto alle chiacchiere e l’ha votata, rivotata e poi rivotata ancora. Tiriamo le somme oggi, dopo circa 15 anni. Quale risultato? Quali progressi ha fatto il nostro comune? Ma di chi la colpa se non vostra che l’avete votata?
Ci auguriamo che il popolo, anche senza le preferenze, il 9 e 10 aprile sappia esprimere bene le sue scelte votando, se pur turandosi il naso come in altri tempi, per il centro destra. Se poi è proprio il popolo che vuol essere preso per i fondelli, allora non sappiamo che farci!

8.2.06 Romano Speranza