La cattiva gestione delle pubbliche risorse, nel nostro Comune, è visibile in diversi settori: dai lavori pubblici fatti senza un controllo della qualità dell’esecuzione, all’inefficiente utilizzazione delle risorse umane, fino allo sperpero dei pochi soldi disponibili, per spese legali, tanto che si ha difficoltà anche a pagare i dipendenti comunali (a dicembre non hanno riscosso lo stipendio). Come evidenziato da un manifesto, affisso nel mese di gennaio, nel nostro Comune si è verificato l’ennesimo episodio di pessima gestione del denaro pubblico. Qualche nostro valente amministratore s’illude ancora di navigare nell’oro e butta i soldi dalla finestra. Pensavamo che si fosse tratto insegnamento dall’esperienza del 2003, quando, per opporsi alla richiesta di 31.000 Euro per il rimborso delle spese legali dell’ex Sindaco Romano Speranza (per 50 procedimenti penali), il Comune dovette pagare oltre 70.000 Euro (1.400 Euro per ogni cittadino). A questo conto manca ancora la parcella dell’avvocato difensore del Comune (pare abbia chiesto 30.000 Euro, dopo che ne aveva già percepiti 4.000 per un “parere pro veritate”). Dirò di più: nella delibera d’assegnazione dell’incarico era stata prevista una convenzione, col professionista, visto l’alto numero delle cause e la spesa cui si sarebbe andati incontro. Questa convenzione non è stata mai fatta, con il risultato che ora l’avvocato potrebbe chiedere cifre esorbitanti, che in totale potrebbero superare quelle che aveva chiesto il dott. Speranza. Veniamo all’ultima vicenda. Nel dicembre 2004 era stato raggiunto un accordo tra Romano Speranza e l’attuale Sindaco, Giovanni Stanziola d’Angelo, per chiudere la vicenda del rimborso spese, per i rimanenti 221 processi, con una transazione, vantaggiosa per il Comune, di 135.000 Euro in quattro rate a partire dal marzo 2005. Ma la Giunta Comunale, nonostante il sollecito del dott. Speranza (nel febbraio 2005), non prende nessun provvedimento, non gli fa sapere più nulla. La delibera, contenente anche le proposte di rimborso di spese legali di altri ex amministratori, viene portata in Consiglio Comunale solo nel mese di ottobre 2005, dopo che l’ex Sindaco Speranza aveva avviato le pratiche legali per il recupero delle spese di 10 di questi procedimenti. A questo punto, quest’ultimo non ritiene più valida la precedente proposta transattiva, perché non era stata rispettata, e chiede 552.000,00 Euro, (tenuto conto della cifra richiesta dall’ex assessore Dino Fedullo, 2500 Euro a causa). Alla fine, si giunge ad un accordo per 280.000 euro (1267 Euro cad.), in 4 rate. Il dott. Speranza sostiene (con autocertificazione), di aver sostenuto in 10 anni di processi una spesa, per la propria difesa, di almeno 415.000,00 Euro. Questa spesa è stata sostenuta per acconti e saldi corrisposti ai propri legali; a consulenti vari per pareri legali e amministrativi; a consulenti tecnici; a collaboratori; per spese, diritti e varie corrisposti per copie documenti, sentenze ecc. (in totale oltre 30.000 pag.); per spese trasporti, telefoniche, postali ecc. sostenute per partecipare ad oltre 400 udienze; oltre a spese borsuali varie (bar, ristoranti, alberghi, mance, ecc.) che assommano ad un importo di almeno 20-25.000 Euro. Per parte dei procedimenti penali sostenuti, aveva già percepito, in passato, oltre 100.000 Euro. La proposta di transazione è approvata dal Consiglio Comunale del 28 dicembre 2005. In questo Consiglio ho chiesto che mi fossero spiegati i motivi del mancato rispetto dell’accordo di un anno prima, e perchè si era fatta lievitare enormemente la spesa per l’Ente. Ho chiesto anche chi fossero i responsabili di quello che era successo. Il Sindaco, come il solito, ha negato proprie responsabilità. Ha detto che, dato il numero elevato delle pratiche da esaminare, era stato necessario procedere ad un’istruttoria lunga e complessa. Ma, in realtà, solo il 29 giugno 2005 la Giunta comunale aveva fatto la delibera di affidamento dell’incarico al Dirigente dell’U.T.C., questa delibera, poi, è stata tenuta nel cassetto e comunicata al Dirigente dell’U.T.C. solo l’8 agosto, e pensare che i pagamenti sarebbero dovuti iniziare da marzo! In ogni modo, poi, questi 280.000,00 Euro sono stati concessi senza nemmeno dare uno sguardo alla copia delle rimanenti 100 sentenze, che ancora dovevano arrivare dal Tribunale di Vallo! E’ evidente che non si voleva rispettare l’intesa, sperando, forse, di trarre qualche vantaggio politico nonostante ci fosse la concreta prospettiva, viste le esperienze precedenti, di un aggravio della spesa a carico del Comune. Negligenza o ricerca di qualche vantaggio politico? Conoscendo i nostri amministratori, queste ipotesi potrebbero essere vere entrambe: essi sono sì negligenti, ma hanno anche raffinate menti politiche. Mi spiego meglio: essi potrebbero proprio aver puntato ad un aumento delle cifre dei rimborsi per far nascere il sospetto di qualche accordo occulto con Romano Speranza, e quindi creare degli ostacoli ad una riunificazione delle forze di opposizione. Infatti, voci in tal senso si sono sentite appena si è venuti a conoscenza del fatto. Non credo ci sia questo accordo, ma credo sia il momento di smentire queste ipotesi con i fatti, iniziando a lavorare insieme per creare un’alternativa credibile all’attuale gruppo dirigente. Su questa delibera io mi sono astenuto, perchè, viste le precedenti esperienze, c’era il rischio concreto che, procrastinando ulteriormente la risoluzione del problema, il Comune di Centola andasse a sborsare cifre ancor più rilevanti. Credo che il comportamento dei nostri amministratori sia intollerabile: il Sindaco, il Vicesindaco e l’intera Giunta Comunale dovrebbero avere il coraggio e l’onestà intellettuale, di ammettere i propri errori, dimettersi e rimborsare l’Ente del danno procurato. Per quanto ci riguarda abbiamo intenzione di portare a conoscenza la Corte dei Conti di questa vicenda.
Gustavo Mion