Pur avendo in comune la storia di migliaia di emigranti, per mezzo secolo si erano praticamente ignorate. Dal 27 novembre scorso, però, le comunità di Camerota, località turistica del Cilento, e Cittiglio, centro collinare del Varesotto, hanno sancito il loro rapporto con un gemellaggio, che affonda le radici, e trova le sue ragioni, in quei viaggi della speranza, che alla fine degli anni 50 portarono tantissimi meridionali al nord in cerca di fortuna e di un futuro migliore. Erano gli anni del boom economico. L’Italia, ma soprattutto gli italiani, risollevatisi dai disastri del secondo conflitto mondiale, avevano riacquistato la fiducia perduta. Ed è in questo contesto che nasce il legame tra Cittiglio e Camerota. Ma soprattutto tra i cittigliesi e i camerotani, con questi ultimi che oggi rappresentano una fetta importante (circa 700 residenti su una popolazione totale di 3717 abitanti) della realtà sociale del comune lombardo. Il gemellaggio è stato fortemente voluto anche dalle amministrazioni comunali delle due cittadine. Dopo l’approvazione delle delibere di indirizzo, il 2 settembre scorso, in occasione di una breve vacanza del sindaco di Cittiglio Giuseppe Galliani, ospite per un week end a Marina di Camerota, è stato siglato il “Patto d’amicizia”. Un primo atto formale, in attesa dell’ufficializzazione del gemellaggio. Due settimane fa una nutrita delegazione di Camerota, con in testa il sindaco Antonio Troccoli e tutta la giunta, giunsero a Cittiglio, dove ad attenderli c’erano, oltre a tutti i componenti dell’amministrazione locale, guidata dal primo cittadino Giuseppe Galliani, i promotori del gemellaggio, ovvero le tante famiglie di camerotani che risiedono a Cittiglio. A capo dell’organizzazione si è distinto Valerio Pellegrino, restauratore, che lasciò la terra d’origine nel 1961, all’età di 14 anni. “Tanti camerotani – spiega Pellegrino – hanno dato un contributo importante alla comunità di Cittiglio. Molti hanno ricoperto incarichi pubblici, come consiglieri comunali, o rappresentanti di associazioni, tanti altri hanno fatto fortuna come imprenditori. Quel che è certo è che ci siamo ben integrati con i cittigliesi che da sempre ci hanno accolto benissimo”. La visita della delegazione di Camerota è durata tre giorni. Nel corso della permanenza nel comune lombardo, che ha vissuto momenti di reciproca cordialità con scambi di doni, e degustazioni dei rispettivi prodotti tipici locali, v’è stato anche un tour alla scoperta delle bellezze di Cittiglio. Da segnalare anche una tappa al Museo di Alfrendo Binda, vera istituzione per i cittigliesi, orgogliosi di quel campione di ciclismo, che a cavallo tra gli anni ‘20 e ‘30 fu capace di vincere cinque giri d’Italia e tre campionati del mondo. Momento clou della tre giorni è stato senz’altro il consiglio comunale congiunto svoltosi domenica 27 novembre. Quel giorno, nella sala consiliare del municipio, gli amministratori di Camerota e Cittiglio hanno ratificato il gemellaggio tra i due comuni, riconoscimento di un legame forte, ma che per troppo tempo era passato sotto silenzio. Il sindaco di Cittiglio, Giuseppe Galliani, ha seguito personalmente tutti i particolari dell’organizzazione. “Ritengo – ha spiegato – che questa iniziativa sia stata un doveroso riconoscimento al ruolo avuto ed al contributo dato in tutti questi anni al nostro paese dalla comunità di Camerota”. Ma, secondo il primo cittadino, questo è solo il primo passo di un percorso che deve vedere le due cittadine impegnarsi “nella costruzione di una politica di amicizia e collaborazione culturale”. Sulla stessa linea d’onda il collega cilentano, Antonio Troccoli: “Siamo orgogliosi di essere stati protagonisti attivi di un’iniziativa che deve essere soprattutto ricordata come un segno di apprezzamento per quanto fatto con sacrificio e sofferenza dai nostri concittadini, che, lontani dalla loro terra d’origine, si sono fatti apprezzare non solo per le capacità professionali, ma anche per l’umanità e spirito di collaborazione con la comunità che li ha accolti. Siamo andati a Cittiglio non solo consapevoli e fieri di ufficializzare un gemellaggio, ma anche di aver saputo cogliere le istanze di numerosi concittadini che hanno sponsorizzato l’evento”.
C.T.