LE BUGIE DELLA SINISTRA

IL GOVERNO ABBASSA LE TASSE E BASSOLINO LE ALZA

Una nuova estate è alle porte e le previsioni non sono buone. Gli istituti nazionali e le associazioni di categoria del settore turistico hanno ufficialmente preannunciato che, a causa dell’aumento dei prezzi rispetto allo scorso anno, le ferie degli italiani saranno più brevi e ci sarà un 10% in più di persone che non potranno permettersele affatto. Non è una buona notizia per un territorio come il nostro, che vive essenzialmente di turismo e che, solo grazie al turismo, in un recente passato è uscito da un’obiettiva condizione di povertà. Se a questo aggiungiamo che da sempre la nostra stagione estiva, a dispetto dell’eccezionale durata dell’estate meteorologica, è caratterizzata da una patologica brevità, la previsione nazionale di un turismo “mordi e fuggi” non può certo farci piacere. Da tempo su queste pagine raccomandiamo di migliorare i servizi e le offerte turistiche, perché solo così si può invogliare il pubblico a privilegiare le nostre terre, baciate dalla natura, ma spesso mortificate dagli uomini. Dobbiamo dire che i privati sembrano aver compreso la lezione: sfogliando le pagine di questo numero di Hermes si potranno notare iniziative che vanno nella direzione giusta, come il convegno di dermatologia tenutosi a Palinuro nel mese di maggio, che per tre giorni ha riempito completamente due alberghi, in un periodo che per la perla del Cilento è assolutamente e immeritatamente fuori stagione. Purtroppo non altrettanto bene possiamo dire delle istituzioni: si continuano a commettere gli stessi errori di sempre, in nome di calcoli politici che non tengono nessun conto gli interessi dei cittadini e del territorio. A titolo di esempio invitiamo i lettori a leggere, nelle pagine di Camerota, come il Cilento non sia riuscito ad aggiudicarsi neanche un euro dei cospicui finanziamenti europei destinati al potenziamento delle strutture turistiche. Bel risultato per un territorio che vive di turismo! E allora, se c’è questa discrasia tra il sentire comune ed il comportamento delle istituzioni, i motivi devono essere essenzialmente politici. Proviamo ad analizzarli. La Campania è una regione governata da molti anni dalla sinistra, con il presidente Bassolino rieletto recentemente a larga maggioranza per il secondo mandato. Un osservatore esterno potrebbe pensare che questa trionfale rielezione rappresenti il territorio sa benissimo che non è così. A parte il malgoverno e le insufficienze endemiche, come quella dello smaltimento dei rifiuti, problema che nelle mani di Bassolino si è completamente incancrenito, pur essendo stato già avviato a soluzione dall’ex presidente Rastrelli, a parte questo – dicevamo – proviamo a ricordare alcune piccole realtà. Ogni abitante della Campania, quando va a fare il pieno di benzina, per il solo fatto di abitare in questa felice regione, si trova a pagare qualche euro in più del suo omologo di altre regioni forse meno belle, ma certamente meglio governate. Ancora, lo stesso automobilista forse non lo sa, ma quando ogni anno va dal tabaccaio a pagare la tassa di circolazione (o di possesso, come si chiama oggi), paga ancora una percentuale in più per il solo fatto di essere residente in Campania. Si potrà obiettare che gli automobilisti sono solo una parte, magari privilegiata, della popolazione. Va bene, ma allora come giudicare i 50 centesimi di euro che i campani e solo i campani devono pagare per ogni ricetta compilata dal medico di base? In questo caso, poiché tutti più o meno si ammalano, i provvedimenti regionali colpiscono indiscriminatamente tutta la popolazione. E allora, perché Bassolino ha vinto per la seconda volta? Ma è semplice: egli ha costituito un sistema di potere monolitico e infallibile. In parole povere solo i suoi amici e gli amici dei suoi amici possono lavorare, ricevere finanziamenti, accedere a cariche pubbliche e private e chi più ne ha più ne metta. E questo sistema di potere – si badi bene – è un sistema essenzialmente “napolicentrico”, perché tanto la sola provincia di Napoli ha un numero di elettori superiore a quello delle altre quattro province campane messe insieme. Che cosa volete che importi a Bassolino se il Cilento riaffonda lentamente nella sua miseria ancestrale? Ci saranno sempre i suoi amici e i suoi beneficiati che lo porteranno in alto. E – si badi bene – Bassolino non fa altro che applicare diligentemente i metodi collaudati della sinistra, da sempre e per definizione capace solo di esercitare la demagogia, generando mediocrità, soffocando l’iniziativa privata, distribuendo povertà. E – guarda caso – anche a livello locale sono proprio i paesi in cui governa la sinistra (come Palinuro, purtroppo), che si dibattono nelle difficoltà e nella stagnazione. A puro titolo di esempio, per mostrare che cosa intendiamo noi per buon governo, citiamo una lettera (di cui diamo conto ai lettori in questo numero di Hermes), che il Ministero dell’Agricoltura (quello del ministro Alemanno, per intenderci) ha inviato ai pescatori. Bene, poiché l’inverno è stato lungo e freddo e obiettivamente gli operatori della pesca hanno subito notevoli perdite, il Ministero concede a tutti un finanziamento a fondo perduto, a valere sui fondi europei. Come si vede, grazie a Dio, in Italia c’è qualcuno che i fondi europei li distribuisce a chi ne ha bisogno, invece di lasciarseli sfilare sotto il naso. E c’è pure qualcuno che i soldi li dà alla povera gente, invece di toglierglieli, e li dà a tutti indiscriminatamente, non soltanto ai suoi comparielli. Ricordiamocene quando, tra non molto (quanto volete che duri un anno?), saremo chiamati a votare!

Paolino Vitolo