Nel 1983, dopo venti anni di amministrazione Marsicano, il “Ramoscello d’ulivo” si insediò al Comune: due amministrazioni capeggiate da Ettore Liguori e due dall’architetto Aniello Mautone per un totale di ventidue anni. Dopo i primi entusiasmi, mano a mano, poco a poco, è cresciuta tra la gente la voglia di cambiamento. L’occasione giusta si presentò già nel 2000, ma le opposizioni si divisero. Le due liste “Pisciotta Progresso”, con candidato a Sindaco l’avv. Giovanni Marsicano da un lato e “Alternativa”, con candidato a Sindaco il dott. Marcello Casaburi dall’altro, regalarono la vittoria al Ramoscello d’ulivo, che con la minoranza di consensi si ritrovò nuovamente a governare. Il 5 aprile 2005 il malcontento si è liberato. La vittoria è stata sofferta: nella fase di preparazione che ha preceduto la preparazione delle liste, l’unione delle opposizioni non era ancora completamente compiuta. Le opposizioni erano ancora divise, da un lato Nanni Marsicano e Marcello Casaburi , dall’altro A.N. e Cesare Festa. L’accordo è stato raggiunto circa una settimana prima: Cesare Festa sarebbe stato il Candidato alla carica di Sindaco e il dott. Casaburi il Vicesindaco. All’improvviso, con un colpo di scena inaspettato e senza alcun motivo, il dott. Casaburi si è candidato con il Ramoscello d’ulivo. Solo con l’inizio della campagna elettorale è arrivata la giustificazione, gridata dai palchi: “solo da questa parte potrò fare qualcosa”, certo della loro vittoria. Intanto Cesare Festa e Nanni Marsicano hanno continuato per la loro strada componendo la lista “Paese Unito” con designato vicesindaco Fedele Tambasco per Caprioli. La campagna elettorale si è svolta in un continuo crescendo di entusiasmo per Paese Unito, ma anche con un continuo crescendo di tensioni. La gente nelle piazze chiedeva la liberazione, liberazione sì, perché l’ultimo ventennio per il comune di Pisciotta è stato di dittatura. Il 3 e 4 aprile la popolazione, in silenzio, è andata a votare. La risposta più sorprendente è venuta da Caprioli, frazione storicamente assegnata al Ramoscello, dove per un voto ha vinto Paese Unito. Cesare Festa è diventato sindaco di Pisciotta. Il nostro apprezzamento è rivolto soprattutto alla capacità di mediazione che, grazie anche a Nanni Marsicano, ha permesso di unificare le opposizioni dimostrando di saper vincere. Oggi si possono giudicare anche le scelte che cinque anni fa hanno portato alla vittoria del Ramoscello, le scelte di chi allora regalò la vittoria nascondendosi dietro a un progetto alternativo. Auguriamo alla lista vincente di governare bene e soprattutto di cambiare già nelle piccole cose e soprattutto di non commettere mai gli errori che il Ramoscello d’ulivo finalmente ha pagato.
Ermanno Montuori - A.N. Palinuro