A volte mi chiedo quale sarà il futuro di questo nostro Comune, il mio pessimismo aumenta quando, guardandomi attorno, vedo che questa società che ci circonda sprofonda sempre più nel degrado. Ma ciò che più preoccupa è il fatto che qualcuno pensa che a questo degrado si possa porre rimedio con le bugie. Un Comune, come il nostro, che ha delle grosse potenzialità da un punto di vista turistico, vederlo ridotto un cumulo di macerie, fa davvero male. Certo le responsabilità sono un po’ di tutti, mie per primo; sono stati commessi tanti errori, ma questo non giustifica gli errori commessi dalla classe dirigente attuale. Tra questi voglio solo ricordare, ultimo in ordine di tempo, quello riguardante la chiusura della Chiesa Madre di Centola: ebbene questo importante luogo di culto, uno dei pochi luoghi di incontro rimasti ai cittadini di Centola, è stato chiuso tra il totale disinteresse degli attuali amministratori. I quali si sono presi gioco prima del Parroco, poi del Vescovo ed infine di tutta la comunità. Uscire da questo degrado non è certo facile, impensabile con gli attuali amministratori, ma qualcosa bisogna pur fare. La prima cosa da fare (e questo invito lo voglio rivolgere soprattutto a tutti coloro che investono quattrini, ovvero agli imprenditori turistici, ai commercianti a tutti coloro che rischiano in sostanza sulla propria pelle) è quella di iniziare a ragionare con la propria testa; con questo voglio dire che lor signori dovranno ragionare in funzione di un progetto che sappia rendere nuovamente Palinuro appetibile da un punto di vista turistico. Ma fino a quando essi rimarranno divisi e continueranno a seguire ciecamente delle guide cieche, sono certo che alla fine, finiranno tutti nella fossa. Mai come in questo momento è di vitale importanza, per la sopravvivenza nostra e dei nostri figli, diffidare dei falsi profeti e di coloro che si mostrano gentili magari accompagnandoci all’ospedale, facendo passare un nostro diritto come un favore, o di qualcun altro che continuerà a fare dichiarazioni dei redditi gratuitamente: ebbene il buon esito elettorale non può essere condizionato da questi comportamenti di bassa bottega. Ricordo infine che tanti giovani di questo nostro comune hanno preferito rinunciare agli affetti familiari, a quello di più caro avevano pur di non svendere la loro dignità. PRENDIAMO ESEMPIO DA LORO!
Nicola Valente