FACCIAMOCI SENTIRE!
Un appello ai giovani di Palinuro

Iniziamo col dire che qui il problema grosso siamo noi cittadini, che assistiamo passivamente senza batter ciglio a tutto ciò che accade. Passata l’estate e dopo aver messo da parte quel tanto che basta a trascorrere un discreto inverno, ci assopiamo in attesa della bella stagione che verrà. Nostro dovere, invece, è avere cura nel migliore dei modi di un posto così bello che madre natura ci ha regalato senza nulla chiedere in cambio. Basta fare un giro per accorgersi che non va tutto così bene come qualcuno demagogicamente vuol farci credere. Viabilità in cattivo stato, rifiuti sempre in bella mostra, mancanza di aree d’incontro per adulti e bambini, cattivo gusto nell’arredo urbano pubblico, assoluta mancanza di un denominatore comune tra le abitazioni, rete fognaria insufficiente a coprire tutto il territorio, mancanza di un porto sicuro per le imbarcazioni, assenza di manifestazioni varie. Solo per fare qualche citazione. Ebbene la gente che dice? Si accorge di tutto ciò? Certo che se ne accorge. Ma concretamente che facciamo per far si che le cose migliorino? Niente, assolutamente niente tranne che accusare gli amministratori. Tanto poi ci penserà l’estate a farci passare un altro inverno tranquillo. Tuttavia un problema si pone. Continuando a sfruttare il nome di Palinuro ”perla del Cilento” così come stiamo facendo, senza seminare per il futuro, siamo sicuri che tutto questo durerà? Ed inoltre, visto che come bellezze naturali non siamo inferiori a nessuno, come mai Palinuro non figura tra i posti di villeggiatura più prestigiosi non solo in Italia, ma al mondo? Dobbiamo assumerci ognuno le nostre responsabilità. E’ vero che è molto difficile giudicare positivamente gli ultimi 10-15 anni di gestione del nostro comune. Per di più con amministrazione regionale e provinciale dello stesso schieramento, quindi in grado di dare una mano. E’ anche vero che se nell’ultima tornata elettorale la maggioranza dei cittadini non ha votato a favore dell’attuale sindaco un motivo dovrà pur esserci. Ma tutto questo non può giustificare la totale indifferenza della pubblica opinione. Perché dovrebbe nascere dal basso la spinta propulsiva all’azione dei nostri governanti. Soprattutto tra i giovani a Palinuro la politica, intesa come modo di gestire/governare non suscita molto interesse. Ci si occupa d’altro, lasciando che qualcuno decida per noi. Indubbiamente l’attuale classe politica del nostro comune, che poi più o meno è la stessa da decenni non suscita grande attrattiva. In larga parte erede della ex DC ne conserva ancora i vizi. Cioè il potere fine a se stesso. L’eterno clientelismo che purtroppo è uno dei pochi sistemi che qui da noi è capace di rinnovarsi e restare al passo coi tempi. Teorema che ha come corollario la mancanza di sviluppo ritenuto come elemento sovversivo. Ecco perché è inaccettabile che i giovani non facciano sentire forte la loro voce e non diano uno scossone a questo sistema. Rimandare ad altri decisioni che riguardano il futuro dei nostri bambini può essere estremamente deleterio per lo sviluppo del territorio. Ovviamente partecipare non vuol dire solo candidarsi in prima persona, ma soprattutto informarsi su tutto ciò che avviene quotidianamente. Creare, cioè, una forte opinione pubblica in grado di stimolare, di fare pressione, di spingere le varie amministrazioni a prendere decisioni tenendo sempre conto degli effettivi bisogni della gente. Giornali, fotocopie, televisioni, internet, tutto va bene affinché si partecipi. Ma soprattutto la volontà di essere corresponsabili nella costruzione delle fondamenta della comunità nella quale cresceranno i nostri figli.

M.G.