Domenica 12 dicembre 2004, presso il Centro Sociale di Centola, è stato presentato ufficialmente alla popolazione il Movimento Democratico, nuovo soggetto politico, nato dopo lunga gestazione con l’intento di aggregare esponenti politici, rappresentanti della società civile, cittadini di buona volontà, che, pur senza rinnegare le proprie idee e la propria appartenenza politica, desiderino collaborare, superando egoismi personali o di partito, per risolvere i gravissimi problemi che affliggono il territorio comunale, avendo a cuore gli interessi della collettività. A riprova di questa dichiarata intenzione, i relatori sono stati Gustavo Mion e Giuseppe Natale, consiglieri comunali del gruppo Polo-Libeccio ed esponenti di Forza Italia, Giancarlo Serva, esponente del movimento Libeccio, e Franco Ciccarino e Luigi Speranza, entrambi esponenti di partiti di sinistra. L’idea di creare il Movimento Democratico è nata circa un anno fa per spezzare il circolo vizioso che da circa dodici anni impedisce un rinnovamento ed un’alternanza dell’amministrazione comunale, a causa dei noti contrasti e della mancanza di concordia che ha indotto le forze di opposizione a presentarsi alle ultime elezioni con due liste separate. Inutile dire che questo evento fa intravedere la realizzazione degli auspici enunciati da Hermes fin dal primo numero dell’ormai lontano dicembre 2002. Il programma politico del Movimento Democratico è presto detto: aggregare una coalizione di persone disinteressate, che possa partecipare e vincere le prossime elezioni comunali, per poter governare il paese nell’interesse di tutti e non, come purtroppo avviene spesso, per il beneficio di pochi egoisti, protetti da logiche di partito o da rapporti di nepotismo o comparaggio. Contestualmente alla nascita del Movimento Democratico, il gruppo Polo-Libeccio scompare e confluisce in esso. Alla presentazione, che è stata seguita attentamente da un foltissimo gruppo di cittadini, a mala pena contenuti nella sala, è seguito un dibattito, protrattosi fino a sera per i numerosi interventi dei convenuti. Tra questi ricordiamo quelli di Carmelo Marrazzo e di Raffaele Riccio, esponenti politici ben conosciuti nel territorio e poi, cosa che ci è piaciuta molto, quelli di molti giovani, che, pur non essendosi mai interessati di politica, hanno sentito il bisogno di intervenire, perché alla ricerca di un punto di riferimento, di onestà e di affidabilità, che sono purtroppo merce rara nel mondo della falsa politica che ci affligge. La presentazione è stata indubbiamente un successo, ma non è assolutamente un punto di arrivo, un traguardo raggiunto. Il vero lavoro incomincia adesso, lavoro duro, anche oscuro, di aggregazione e di costruzione, che possa ridare alla nostra terra la speranza e la dignità, che possa riportare il lavoro e lo sviluppo da troppo tempo interrotto e con questi il benessere che sempre premia le persone di buona volontà.
La Redazione di HERMES