Torna la Polisportiva Marina. La gloriosa società fondata negli anni settanta rinasce grazie all’impegno di un gruppo di giovani, molti dei quali ex calciatori della stessa squadra, che hanno dato vita ad un sodalizio ambizioso. Primo obiettivo: recuperare il rapporto con il pubblico di Marina di Camerota, tradizionalmente molto caloroso, ma che negli ultimi anni si era allontanato dal “Leon de Caprera”, soprattutto quando, al termine dell’era Boschini, il titolo fu venduto al Sapri. Una cocente delusione per gli aficionados, anche perché la doccia fredda giungeva alla conclusione di uno straordinario campionato di promozione, stravinto e portato a termine con lo 0 nel tabellino delle sconfitte. Si riparte dunque dal nome. La nuova società, infatti, è riuscita a recuperare in Lega il vecchio titolo. Ma, giusto per toccare le corde del cuore dei tifosi di vecchia data, anche i colori sociali saranno quelli delle origini sportive di questa società: ovvero l’arancio- nero. Per il resto, invece, tutto è stato rinnovato. A partire dalla società: il Presidente Paolo Pecora e lo staff dirigenziale hanno fatto campagna acquisti anche nella scelta dei soci. “Puntiamo sull’entusiasmo dei dirigenti, che sono tutti giovani del posto - ha spiegato Pecora - Molti di loro hanno giocato nel Marina, e quindi sono legati a questa società anche da fattori di carattere affettivo. Qualcuno ha addirittura motivato il proprio impegno con una sorta di dovere di riconoscenza verso la squadra del proprio paese. Le prime riunioni hanno confermato la grande passione e l’impegno di questo gruppo di persone”. La gestione tecnica della nuova compagine è stata affidata a Benito D’Andrea. “È una squadra la cui età media è molto bassa - ha spiegato l’allenatore - Per questo stiamo cercando di integrare la rosa con alcuni elementi di esperienza. Il campionato di seconda categoria è alla portata della nostra squadra”. Obiettivi? “Fare innanzitutto un buon torneo. Ma noi non ci poniamo limiti. Il gruppo è ben motivato. Tuttavia stiamo parlando di ragazzi molto giovani che avranno bisogno del sostegno del pubblico per rendere al meglio. Comunque - conclude D’Andrea - sono sicuro che i nostri tifosi non ci faranno mancare il loro apporto”.
C.T.