BANDIERA BLU DI PALINURO??

LETTERA DENUNCIA INVIATA ALLA FEE IL 24 MAGGIO 2004 DA UN EX CONSIGLIERE COMUNALE

Dovrei iniziare questa mia con un EGREGIO, ILLUSTRISSIMO… ecc. ecc. ecc. dott. Giulio Marino, ma non meritate di essere apostrofato né in bene né in male, poiché il nulla non è considerato. Sono uno sconosciuto ex consigliere comunale di quel che resta della mia bellissima PALINURO (quella che ha creato il Padreterno), poiché da quando ci hanno messo le mani gli uomini sta finendo in una pozza di MERDA, e voi ci avete messo su un sigillo: PALINURO MERDA BLU 2004. Vi domanderete, e sicuramente non mi sottrarrò, il perché di questa acredine, anzi, F U R O R E, sì, FURORE, perché definirmi furioso è l’aggettivo forse più consono al momento. Diventai amministratore del mio Comune (Centola) nel lontano 1997 (consigliere di opposizione in una lista di Centro-Destra), il mio amore viscerale per Palinuro e le sue bellezze è nato con me, e la voglia di difenderlo ad ogni costo anche. Quando parlai per la prima volta della BANDIERA BLU D’EUROPA in Consiglio comunale, il 90% dell’assemblea scendeva dalle nuvole, il 9% fingeva di interessarsi, l’1% cioè il SINDACO (Giovanni Stanziola D’Angelo, in carica ininterrottamente dal 1992) sapeva tutto, e talmente ne era informato che non aveva mai compilato nemmeno il questionario. Da premettere che l’essere Bandiera blu era per me un modo per far sì che si uscisse dal torpore in cui si era caduti venti anni prima con l’addio del Club Mediterranée, unico volano di immagine per Palinuro, di smettere di pensare che tutto ci era dovuto perché avevamo un posto idilliaco, perché purtroppo qualunque cosa, se mal gestita, non dura in eterno. Dunque bandiera blu come spina nel fianco, (non solo come bella mostra di sé) per far sì che nascesse in seno all’Amministrazione una nuova coscienza turistico-ambientalista. Orbene, ho iniziato da subito la mia battaglia per ottenere il Vostro ambito riconoscimento, ritenendolo, A TORTO, un vessillo che fosse giusto che sventolasse sulla mia bella Palinuro. Leggendo attentamente il questionario, mi resi subito conto delle enormi e profonde difficoltà che avremmo avuto nella compilazione e nel dare le giuste risposte ai Vostri quesiti. Dopo varie traversie avemmo il riconoscimento nel 1998, per la prima volta, e dopo numerose interlocuzioni la Vostra risposta fu di non adagiarci sull’alloro conquistato, in quanto quella era una fiducia a tempo dataci sulla parola, perché in seguito sarebbero serviti i fatti per riconfermarla. I miei sforzi, furono vanificati dal nulla dell’amministrazione di Giovanni Stanziola D’Angelo: nessun atto concreto in materia ambientale fu fatto nell’anno a seguire, e la logica conseguenza fu quella essere esclusi negli anni 1999 e 2000. Nel frattempo si verificò una gravissima vicenda familiare, che vivo tuttora, che mi ha impedito di impegnarmi a favore del progetto Bandiera blu, fino a quando non ho trovato un supporto decisivo nella società TRATTO BLU. Insieme, abbiamo ricominciato a lavorare e a pungolare l’Amministrazione; ne è venuta fuori qualche delibera e delle ulteriori promesse del Sindaco (sì, sempre lui), e con fatica, (la dott.sa BRUNI mi è testimone) siamo riusciti ad avere di nuovo la vostra certificazione di Bandiera blu nel 2001. Ci avete accordato per la seconda volta la bandiera blu sulla fiducia, ma sistematicamente e nonostante le mie mille e ripetute rimostranze di mantenere la parola data, il Sindaco ha disatteso, addirittura al punto di dimenticarsi di pagare anche la bandiera, per la quale le ho fatto personalmente un vaglia postale. In questi ultimi anni, per camuffare le inadempienze totali, ogni tanto ci si limita a fare qualche delibera, la quale sistematicamente non ha nessun seguito e finisce nel dimenticatoio; tutto ciò è facilmente dimostrabile. Venga a Palinuro, se pensa che Palinuro sia veramente un posto da bandiera Blu, venga a convincermi che i principali criteri per le spiagge sono rispettati: 1-assoluta validità delle acque di balneazione (SI); 2-nessuno scarico di acque industriali e fognarie nei pressi delle spiagge (SI); 3-elaborazione da parte dei Comuni di un piano per eventuale emergenza ambientale (SI); 4-elaborazione da parte del Comune di un piano ambientale per lo sviluppo costiero (NO); 5-acque senza vistose tracce superficiali di inquinamento (chiazze oleose, sporcizia) (NO); 6-spiagge allestite con contenitori per rifiuti in numero adeguato (NO); 7-spiaggia tenuta costantemente pulita (NO); 8-dati delle analisi delle acque di balneazione a disposizione (NO); 9-facile reperibilità delle informazioni sulla Campagna Bandiere Blu d'Europa (NO); 10-iniziative ambientali che coinvolgano turisti e residenti (NO); 11-servizi igienici in numero adeguato nei pressi della spiaggia (NO); 12-collocamento di salvagenti ed imbarcazioni di salvataggio (NO); 13-assoluto divieto di accesso alle auto sulla spiaggia (NO); 14- assoluto divieto di campeggio non autorizzato (NO); 15-divieto di portare cani sulla spiaggia (NO); 16-facile accesso alla spiaggia (NO); 17-rispetto del divieto di attività che costituiscono pericolo per i bagnanti (NO); 18-equilibrio tra attivitá balneari e rispetto della natura (NO); 19- servizi di spiaggia efficienti (NO); 20-accessi facilitati per disabili (NO); 21- fontanelle di acqua potabile (NO); 22-telefoni pubblici dislocati vicino alla spiaggia (NO). Queste sono le mie risposte al suo questionario Bandiera blu d’Europa 2004. Me le venga a contestare a Palinuro, sarò lieto di cambiare idea se mi fossi sbagliato, solo gli stolti non cambiano di fronte all’evidenza, e sinceramente vorrei sapere su quali dati Lei ha assegnato il riconoscimento al mio paese. E poiché la fiducia alla stessa persona (Giovanni Stanziola D’Angelo) l’aveva concessa già due volte, devo purtroppo pensare che vale il proverbio che dice che sbagliare è umano, ma perseverare diabolico. Se avrà la perseveranza di leggere fino in fondo tutto ciò, si renderà conto del danno enorme che VOI, dello staff della Bandiera Blu, state facendo alla mia Palinuro. Questi che seguono sono i dati relativi alla limpidezza del fiume Lambro di Palinuro, fatti nell’estate del 2001, da cui si evince il perfetto funzionamento del nostro depuratore, dati di cui sia io che il nostro benemerito sindaco siamo a conoscenza:


Preg.mo Sindaco Comune di Centola
e p.c. Consiglio Comunale
Napoli, 16.07.2001
Ns. rif. 77_F197_01_07_comunicazione01
Il 14 e 15 luglio 2001 Tratto Blu è stato ospite del Comune di Centola in occasione della Festa Blu.In tale occasione si è avuto modo di effettuare un sopralluogo per verificare lo stato delle spiagge e delle acque marine costiere insignite del riconoscimento europeo Bandiera Blu 2001 della FEEE.Il sopralluogo ha fatto emergere la seguente situazione:
-E’ evidente la carenza di cestini per la raccolta dei rifiuti generici e l’assenza di quelli per la differenziata.
-Gli accessi alle spiagge sono poco curati e in alcuni casi sono presenti rifiuti grossolani lungo il percorso. In particolare, sulla spiaggia della Marinella i rifiuti ingombranti sono accumulati ovunque.
-Nel canale di Foce del fiume Lambro è presente acqua stagnante ad alta concentrazione di micro vegetazione. La comunicazione del canale di foce con il mare è ostruita a causa della presenza di sabbia. Tale ostruzione non permette all’acqua di mare, in fase di alta marea, di rigenerare questo tratto di foce. Inoltre, la presenza di avannotti (pesci giovani) in questo tratto acquitrinoso attira l’attenzione di bambini che trovano una valida alternativa ai loro giochi. Si fa presente che le acque reflue dell’impianto di depurazione del comune fluiscono al mare proprio in questo punto. Ed essendo queste non diluite con le acque del fiume, che in questo periodo è secco, potrebbero contenere un elevato carico organico con probabile presenza di batteri fecali. Inoltre, nell’area marina costiera antistante il fiume Lambro si è osservata la presenza di schiume di probabile natura vegetale. Si consiglia, pertanto, di effettuare un monitoraggio microbiologico e chimico-fisico delle acque al fine di verificarne la balneabilità e di consequenza la fruizione da parte dei bagnanti.
-La massiva presenza di barche a motore in prossimità delle baie, può compromettere lo stato di salute della prateria di posidonia che proprio in quelle aree trova l’habitat ottimale. Infatti, dal sopralluogo effettuato è risultata la presenza in superficie di numerose foglie di Posidonia frammiste a “pezzetti” più piccoli della stessa fanerogama a testimonianza della costante opera di “strappamento meccanico” operato dalle ancore delle imbarcazioni. Pertanto, si suggerisce di estendere la barriera galleggiante di protezione, già presente a Baia del Buon Dormire, su tutti i tratti che presentano questa peculiarità ad alto valore naturalistico, ciò anche a tutela dei bagnanti. In merito alla fruizione dei tratti di costa su citati si mette in evidenza la grande utilità dei pedalò e delle canoe che sono presenti in gran numero lungo le coste. Si consiglia pertanto di incentivarne l’utilizzo al fine di offrire agli ospiti un mezzo altamente ecologico per poter fruire di tutti gli angoli più suggestivi della costa. Sulla base delle verifiche effettuate si suggeriscono le seguenti azioni:
-Attivare un servizio giornaliero di pulizia dello specchio d’acqua antistante il territorio comunale al fine di prevenire o di rimuovere il materiale grossolano superficiale.
-Attivare un servizio giornaliero di pulizia degli arenili,
-Ripristinare la foce del fiume Lambro al fine di favorirne il ricambio idraulico,
-Incrementare il numero di cestini per rifiuti generici e differenziati su tutte le spiagge e su tutto il territorio comunale,
-Se esistono servizi per disabili (rampe d’accesso, toilette) segnalarne l’esatta ubicazione e darne ampia diffusione,
-Ripristinare gli accessi alle spiagge,
-Dotare tutte le spiagge di servizi per la sicurezza dei bagnanti (scialuppe di salvataggio, bagnini, salvagenti, torrette di avvistamento),
-Le leggi e i regolamenti relativi all’uso della spiaggia devono essere messi a disposizione del pubblico mediante apposita cartellonistica,
Nel rimanere a Vs disposizione, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.

per Tratto Blu Dott.ssa Virginia La Mura


Preg.mo Sig. Sindaco Comune di Centola
TRASMISSIONE FAX: 0974 933509
Napoli, 20.08.01
Ns rif. 91F_232_01 Palinuro_analisi1e2
I risultati dei monitoraggi condotti dall’ARPAC sezione di Salerno. Ex LIP ASL SA2, relativamente alla balneazione dal 1994 al 2000 indicano per la stazione Lambro valori periodicamente oltre i limiti di legge. Pertanto, i risultati ottenuti da Tratto Blu dal campionamento del 14 agosto sono confermati da quelli dell’ARPAC e quindi da ritenersi sistematici e in quanto tali impongono soluzioni immediate.
Si riportano alcune considerazioni in merito:
-Si suggerisce la immediata deviazione delle acque reflue dal fiume Lambro, che, essendo a carattere torrentizio, quindi secco in estate, non favorisce la diluizione delle acque reflue con quelle del fiume stesso. Inoltre il cospicuo carico di nutrienti (azoto e fosforo), continuamente immessi in ambiente marino potrebbe determinare a breve termine una intensa eutrofizzazione in prossimità della costa. Evidentemente l’ecosistema marino costiero che riceve da molti anni le acque del depuratore, con carichi elevati soprattutto in estate, quando cioè le condizioni meteo-marine e biologiche concorrono favorevolmente alla intensa fioritura algale e quindi alla successiva richiesta di ossigeno da parte del sistema, sembra stia assumendo le caratteristiche di area “sensibile”. Il segnale più evidente è la costante presenza di schiume in prossimità della foce.
-lo sversamento delle acque dell’impianto di depurazione comunale dovrebbe avvenire a mezzo condotta sottomarina da collocarsi su un tratto di mare dalle caratteristiche idro-dinamiche opportune per consentire l’ottimale diffusione delle acque in mare profondo (al di sotto del termoclino estivo).
-E’ probabile che oltre all’impianto di depurazione comunale ci siano altri sversamenti da abitazioni private non collegate alla fognatura comunale che amplificano il problema. In tal caso andrebbe effettuato un censimento puntuale degli scarichi privati.
-Al fine di favorire la diluizione delle acque reflue del depuratore nel canale di foce del fiume Lambro, Tratto Blu suggerisce di rimuovere la barra sabbiosa che ostruisce la comunicazione del fiume con il mare, come per il fiume Mingardo. In questo modo si favorisce il ricambio idraulico all’interno del canale di foce con il contributo della marea (in Mediterraneo la marea è di tipo semidiurno, nelle 24 ore cioè si verificano 2 alte maree, che portano acqua di mare nel canale di foce, e 2 basse maree, che portano l’acqua dalla foce verso il mare. In questo modo le acque reflue saranno efficacemente diluite prima di arrivare a mare. Si precisa che questo intervento pur riducendo l’effetto del carico organico sull’ecosistema costiero, non ne rimuove la causa.
-Quando si verifiano avarie al sistema depurativo comunale, soprattutto nei periodi di alta stagione turistica, si consiglia di circoscrivere temporaneamente l’area antistante il fiume al fine di evitarne la balneazione

Per tratto Blu
Dott.ssa Virginia La Mura


Preg.mo Sindaco Ing Stanziola
e p.c. Consigliere Sig. Alfredo Gabriele
Comune di Centola (SA)
Napoli, 30.08.01
Ns rif. 96M_222/01_07_analisi 3 + fiume Lambro
RISULTATI DEI PRELIEVI EFFETTUATI IL 24-08-2001 A PALINURO SUL FIUME LAMBRO.

RISULTATI DELLE ANALISI DEL 24-08-2001 (fiume Lambro):

Il 24 agosto è stato effettuato il campionamento delle acque del fiume Lambro.I punti di prelievo prescelti sono stati i seguenti: a valle del depuratore e a valle delle abitazioni che insistono lungo il fiume. Il campionamento è stato effettuato in acqua stagnante.Per la conoscenza delle condizioni igienico-sanitarie sono stati utilizzati gli stessi indicatori del campionamento in mare, secondo il D.P.R. 470/82 (coliformi totali, coliformi fecali e streptococchi fecali), ciò ha consentito di confrontare i risultati per le due aree, mare e fiume.Come indicato nella tabella in alto, gli indici di contaminazione fecale sono estremamente alti ad indicare che parte delle acque reflue arrivano al fiume senza opportuna depurazione. L’abbattimento della carica batterica (coliformi totali e coliformi fecali) tra le due stazioni è di circa il 50%, gli streptococchi fecali rimangono invece a concentrazione costante, probabilmente a causa della maggiore resistenza di questi organismi. Infatti, gli streptococchi fecali costituiscono una misura più precisa della contaminazione di tipo fecale poiché possono essere rilevati anche a distanza di giorni dalla loro immissione nell’ambiente. Anche l’ossigeno disciolto è risultato assente, questo giustifica la presenza di idrogeno solforato, misura olfattiva, che indica attività di mineralizzazione di tipo anaerobico. Lungo il percorso del fiume, prevalentemente secco, si sono osservate aree di lagunaggio delle acque reflue. L’intera area appare intensamente degradata. In particolare la zona dove è ubicato l’impianto di depurazione comunale è anche sede di stoccaggio di rifiuti solidi urbani, differenziati e ingombranti. Ciò conferisce all’area un aspetto ancora più degradato.I risultati dei prelievi in prossimità della foce del Lambro indicano condizioni igienico-sanitarie nella norma (coliformi totali =260, coliformi fecali = 18, streptococchi fecali = 46).La notevole differenza dei risultati ottenuti dal campionamento nel fiume e a mare conferma quanto descritto nelle precedenti relazioni redatte da Tratto Blu (comunicazione del 20-08-01 ns rif 91F_232_01_Palinuro_analisi1e2 e del 16-07-01 ns rif 77_F197_01_07_comunicazione01). L’immissione in mare delle acque del Lambro è interdetta a causa di una barra sabbiosa presente alla foce del fiume, ciò determina una concentrazione delle acque del Lambro, costituite prevalentemente da acque reflue civili, in prossimità della foce. L’acqua stagnante nella foce in occasione di forti pioggie viene sversata in mare determinando condizioni in mare di non balneabilità. Pertanto, l’area costiera e marina prospiciente la foce del fiume Lambro risulta costantemente non fruibile ai fini balneariTratto Blu conferma la propria disponibilità per attuare un intervento di rivalutazione dell’area.Cordiali saluti

Per Tratto Blu
Dott.ssa Virginia La Mura


DANNI DA SMOG NELLE GROTTE DI CAPO PALINURO


Esposto-denuncia del Gruppo Grotte Roma "Niphargus" c/o Lorenzo Grassi - Via Saronno 65 - 00188 Roma (Italia)


Le bellissime cavità marine sono uno dei principali gioielli del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, eppure sono vittime di un pesante degrado. Le oltre trenta grotte di Capo Palinuro - che fanno di questo promontorio uno dei principali poli di interesse scientifico ed esplorativo speleomarino del Mediterraneo - mostrano i segni dei danni provocati dall'incessante e incontrollato via vai di imbarcazioni a motore (anche di grandi dimensioni) che sostano nelle caverne con emissione di gas nocivi (dannosi per gli stessi visitatori) e si spingono nelle zone più interne delle cavità, dove il ricambio d'aria è lentissimo.In conseguenza degli alti tassi di inquinamento - come hanno confermato i sopralluoghi compiuti nelle scorse settimane dagli esploratori del Gruppo Grotte Roma "Niphargus" impegnati da anni nello studio delle grotte marine - sulle formazioni concrezionali (stalattiti e stalagmiti) e sulle volte delle grotte si va formando uno strato nerastro che può intaccare il delicato equilibrio microclimatico delle cavità, alterandone l'evoluzione morfologica con pericolosi fenomeni corrosivi. In parole più semplici: quelle grotte rischiano di morire. I fenomeni di degrado - come denunciato invano dagli speleologi in un esposto indirizzato alla direzione del Parco nazionale - sono evidenti in particolare nella superfrequentata Grotta Azzurra di Capo Palinuro, nella Grotta d'Argento, in quella del Sangue e in quella dei Monaci.Si rende dunque necessario un tempestivo intervento di tutela, con adeguati controlli per far rispettare ai natanti il divieto assoluto di accesso a motore all'interno delle grotte. I turisti non perderanno lo spettacolo osservandone gli ingressi da fuori e saranno sicuramente contenti di collaborare ad un'opera di salvaguardia di bellezze ambientali rare e delicate.


Come può vedere la stessa società, che ha svolto per conto del Comune di Centola-Palinuro, il questionario Bandiera blu 2004, aveva avvisato nel 2001 della miriade di problemi che noi abbiamo,…come sempre niente si è fatto, se non qualche normale solita delibera, per poi potersi giustificare dicendo che comunque si era provveduto, ma le colpe delle mancate attuazioni sono di altri; come se poi chi e’ tenuto ad attuare ciò non dipendesse dal Sindaco. Voi siete corresponsabili con questo personaggio, perché invece di deferire e censurare tutte le mancate promesse del passato, addirittura lo premiate come se fosse un paladino dell’ambiente: dovreste essere citati a “Striscia la notizia” per pubblicità occulta…

Alfredo Gabriele