PALINURO FESTEGGIA IL MIRACOLO DEL LONTANO 25 SETTEMBRE 1949
La storia del miracolo è nota. In quel giorno di settembre di oltre mezzo secolo fa una tempesta pomeridiana sorprese alcune barche di pescatori al largo del capo. Allora si usciva a pescare a remi e i malcapitati faticarono non poco per ritornare a terra. Solo una barca, attardatasi a recuperare una coffa imbrogliata, non tornò. Era ormai sera e i parenti e gli amici disperavano di veder ritornare i malcapitati. Un pescatore prese la statua di Sant'Antonio dalla chiesetta del porto e la pose sulla spiaggia a guardare il mare in burrasca, mentre tutti imploravano l'aiuto per i poveri naufraghi. Era ormai notte fonda quando essi, stremati e intirizziti, approdarono finalmente sulla spiaggia. Le loro prime parole furono un ringraziamento per la luce, accesa evidentemente da una barca di salvataggio, che li aveva guidati in porto. Ma nessuna barca era potuta uscire con quel tempo - dichiararono i marinai del porto - e quindi il miracolo, perché di questo si trattava, fu attribuito a Sant'Antonio del Porto. Da allora, per volere di uno dei superstiti, Mauro Pepoli detto Cioccolatera, ogni anno si commemora il miracolo con una processione per mare ed una festa, che chiude virtualmente l'estate palinurese. Quest'anno il mare non ha permesso la processione (forse Sant'Antonio non la voleva), ma i festeggiamenti sono stati ugualmente notevoli. Si è incominciato giovedì 23 settembre con la proiezione in piazza del film "Gli argonauti", girato a Palinuro nel lontano 1961. È stato commovente vedere com'era allora Palinuro, con la sua natura incontaminata, specialmente confrontandola tristemente con quello che è diventata adesso, dopo anni di dissennata edificazione e di turismo non pianificato. Venerdì sera c'è stato il concerto bandistico, sempre in piazza, e sabato 25, anniversario del miracolo, è stata celebrata la Santa Messa nella chiesetta del porto e la processione si è svolta per terra a causa del mare inclemente. La sera, lo spettacolo pirotecnico, che avrebbe dovuto svolgersi nel porto, è stato effettuato dall'ex Club Med, perché a sole dodici ore dall'inizio, l'amministrazione comunale ha negato il permesso di sparare nel porto, creando così disagi al pubblico che all'ultimo momento ha dovuto spostarsi precipitosamente per vedere i fuochi, che partivano da una posizione diversa da quella attesa. La domenica 26, ultimo giorno della festa, nonostante la pioggia a tratti, si è svolto il bellissimo Corteggio storico, aperto dal Sindaco in persona, accompagnato dal rappresentante della circoscrizione di Prato, città gemellata con Centola. La pioggia purtroppo non ha però permesso il concerto della cantante Syria, che per questo ha rinunciato a gran parte del compenso pattuito. I soldi risparmiati sono stati destinati dal Comitato promotore della festa al restauro della chiesa di Sant'Antonio del Porto. Dulcis in fundo, l'estrazione della Lotteria di Sant'Antonio ha premiato Don Biagio, il parroco di Montano Antilia, che ha portato a casa (sarebbe meglio dire in parrocchia) una bella Panda fiammante. Non temiamo di offendere il santo dicendo che Sant'Antonio ha voluto favorire un collega... Auguri al vincitore!
La Redazione di HERMES