L'estate è vicina, i problemi pure...
di Paolino Vitolo
Con questo numero Hermes entra nel suo terzo anno di vita ed il vederlo così vispo e in buona salute costituisce per noi, che gli dedichiamo tempo e lavoro, il miglior premio e la più grande soddisfazione. Inoltre, ogni nuovo numero del giornale contribuisce a rendere sempre più veritiero il sottotitolo "Il messaggero del Cilento". Partiti infatti da Palinuro e Centola, ormai tanto tempo fa, siamo prima arrivati a Camerota, poi a Pisciotta e Caprioli, a San Giovanni a Piro e Bosco e, da questo numero, anche a Villammare e Vibonati. Come abbiamo più volte detto, lo scopo che Hermes si prefigge è quello di migliorare la nostra terra, certamente prediletta dalla natura, che ci ha elargito tanti doni, di cui purtroppo noi abitanti non sempre sappiamo mostrarci degni. E qui il pensiero va subito a Palinuro, che ci sta molto a cuore sia perché qui è nato il giornale, sia perché molti di noi ci viviamo. Palinuro, detta la perla del Cilento, perché più di ogni altra località ha goduto dei doni della natura, è purtroppo – dobbiamo ammettere – quella che più ci delude. L’inverno è passato e la primavera già promette prepotentemente i doni che certamente l’estate ci porterà; ma, al di là delle bellezze naturali, che cosa offriremo di meglio rispetto alla stagione precedente ai turisti che, nonostante tutto, verranno? I vecchi problemi sono ben noti e noi spesso ne abbiamo parlato anche impietosamente. A questo proposito nell’autunno scorso pubblicammo con molto piacere una lunga intervista del sindaco Giovannino Stanziola, che prometteva interventi radicali nel territorio comunale, tali da risolvere la maggior parte dei problemi. E’ vero, alcuni lavori sono stati fatti e sono tuttora in corso di attuazione, come la sistemazione del corso del Lambro ed il rinforzo dell’attuale banchina del porto. Ma tutte le altre cose ancora più urgenti quando saranno sistemate? E’ vero che già dall’anno scorso il depuratore è stato riparato, ma è anche vero che esso a luglio e soprattutto ad agosto non è assolutamente sufficiente, e di potenziarlo o ricostruirlo si incomincia appena a parlare. E così pure il porto dovrà aspettare anni prima di avere la nuova banchina o scogliera frangiflutti occidentale, per spezzare il flusso della risacca di maestrale, per ospitare in sicurezza le imbarcazioni, che oggi preferiscono proseguire per Marina di Camerota o Maratea, pur di non sottostare ai pericoli ed alla disorganizzazione attuale. Apprezziamo il nuovo regolamento di accesso alle grotte del Capo, ma aspettiamo di conoscere come si è pensato di risolvere il problema del sovraffollamento del parcheggio del porto, che ad agosto diventa praticamente inaccessibile. E se veramente si riuscirà a spostare fuori del paese una parte del traffico, utilizzando il molo dell’ex club Mediterranée per alcuni dei servizi turistici che oggi continuano ad essere concentrati nel porto. Ma per far questo non bisognava potenziare il vecchio molo ed anche il vecchio parcheggio del club? Di tutto questo non mi pare ci sia traccia e purtroppo credo sia ormai troppo tardi per la prossima estate. Rimandiamo tutto al 2005? O a quando? Un investimento accorto nel campo turistico ed una regolamentazione che spinga a prolungare la stagione oltre i due sovraffollati mesi estivi potrebbero contribuire alla riduzione dell’annoso problema del deficit del Comune, che certo non si risolve cercando di rastrellare altri soldi dalle tasche dei cittadini con aumenti dell’ICI o della tassa smaltimento rifiuti. Non ce ne voglia il Sindaco e l’Amministrazione per queste critiche, che sono costruttive e a fin di bene: si rimprovera soprattutto chi si ama di più. Abbiamo posto direttamente al sindaco queste ed altre domande ed abbiamo ricevuto molte risposte, che ci sono poi state fornite, in forma ufficiale, in un promemoria del vicesindaco Vincenzo Sansone, che pubblichiamo integralmente in questo numero. Il quadro delineato è ovviamente roseo; per parte nostra aspettiamo fiduciosi, ma vigili, consci che, pur non volendo interpretare il ruolo della mosca cocchiera, se qualcosa si muove più velocemente, il merito è anche un po’ di Hermes e delle nostre rampogne.