I CONTI DEL COMUNE
I reciproci scambi di favori tra l'attuale Sindaco e il suo predecessore
Dopo quasi due anni della nuova amministrazione comunale è possibile dare una valutazione dei rapporti fra le forze politiche o meglio fra i personaggi che le rappresentano. Ultimamente, in vista delle prossime elezioni provinciali, c’è stato qualche timido tentativo di riallacciare una qualche forma di collaborazione fra i due gruppi d’opposizione, ma questa è ancora difficile per via di una reciproca diffidenza scaturita da un’infelice e cattiva campagna elettorale. Voglio porre alla vostra attenzione che con molto dispiacere devo constatare che i due colleghi consiglieri, appartenenti al gruppo di Romano Speranza, si stanno friggendo nella loro padella senza olio e senz’acqua, mettendo in seria difficoltà il capogruppo, nel designare il suo successore a sindaco, visto che i due pesciolini sono ormai irriconoscibili, in quanto carbonizzati. Rapporti fra maggioranza e gruppo Polo-Libeccio: si possono definire pessimi, giacché il sindaco e i suoi collaboratori non perdono occasione per ostacolare l’attività del gruppo, non rispondendo alle interpellanze e non concedendo all’opposizione nemmeno quei diritti che sono stabiliti dallo statuto comunale. Rapporti fra G. Stanziola D’Angelo e R. Speranza: non possiamo non rilevare i reciproci scambi di cortesie negli ultimi due anni. Ricordiamo il mancato ricorso alla corte di Cassazione contro la sentenza del Giudice di Pace di Pisciotta sul rimborso delle spese legali, poche settimane prima del termine della presentazione delle liste, consentendo allo Speranza di evitare l’incompatibilità alla candidatura a Sindaco. Romano Speranza ha subito ricambiato il favore rompendo il fronte comune delle forze d’opposizione, candidandosi attaccando quasi esclusivamente l’altra lista d’opposizione e favorendo così la rielezione del sindaco uscente. Dopo alcuni mesi, altri regali di Giovannino a Romano: lo Speranza chiede il rimborso delle spese legali per cinquanta procedimenti al Giudice di Pace di Pisciotta, il Sindaco finge di opporsi, tanto sa che ci sono tutte le premesse perché la sua opposizione non vada in porto. Così facendo anzi fa raddoppiare la cifra incassata dallo Speranza, che pubblicamente lo ringrazia definendolo, in consiglio comunale, il suo miglior amico. A questo punto Romano Speranza non può non ricambiare la cortesia. Ma questa maggioranza dovrà rispondere perché ha fatto lievitare le parcelle dello Speranza. Perché, dopo il tanto clamore per i sequestri della magistratura dagli anni novanta in poi, non ha fatto nessuna opposizione ad essa, a chi doveva pagare tutte queste spese? Perché ancora una volta a pagare devono essere i cittadini? Il gruppo Polo-Libeccio, avendo verificato in consiglio comunale il perpetuarsi di debiti fuori bilancio, continuamente da decenni, ha ritenuto di denunciare alla magistratura contabile l’allegra contabilità di questo Comune. Le spese d’indennità del sindaco e del suo governo sono cosi rappresentate:
Nunzio Cavaliere
sindaco - 2.169,12 € mensili,
vicesindaco - 20 % del sindaco,
assessori - 15% del sindaco.