BILANCIO DI UN ANNO E MEZZO DI AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Il 31 gennaio presso l’hotel Miramare di Palinuro si è tenuto un meeting organizzato dal gruppo Polo-Libeccio, cui hanno partecipato come relatori, oltre allo scrivente, il dott. Giuseppe Natale, l’assessore del comune di Camerota Antonio Romano, il consigliere provinciale ing. Giulio D’Arienzo, l’On. Antonio Oricchio; ha fatto da moderatore l’ing. Paolino Vitolo, direttore di Hermes. C’è stata una numerosa ed attenta partecipazione di cittadini. Io ho introdotto il dibattito facendo un bilancio di quest’ultimo anno e mezzo dell’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Stanziola D’Angelo. E’ difficile valutare un periodo così breve senza dare uno sguardo complessivo a dodici anni della sua amministrazione. Non ho dati statistici ma, la maggior parte di noi ha la netta impressione che due aspetti importanti, come la qualità della vita e l’immagine del paese, in questi anni anziché migliorare sono peggiorati. Esaminiamo però i dati dell’ultimo anno di amministrazione. Vorrei soffermarmi soprattutto sul settore opere pubbliche, che sono l’aspetto più visibile dell’opera degli amministratori. Sapete che ogni fine anno la giunta comunale adotta uno schema di programma annuale (e triennale) delle opere pubbliche da eseguire l’anno successivo (e nei tre anni seguenti). Il programma che viene presentato ogni anno dal comune di Centola è molto ricco, peccato che, praticamente, sia sempre lo stesso, perché solo una piccola parte delle opere viene eseguita. Prendiamo, ad esempio, il programma delle opere pubbliche del 2003. E’ un elenco di circa 80 interventi; peccato che, di questi, solo otto siano stati realizzati od iniziati in quest’anno. Gli altri sono stati riproposti per il 2004. Certo che andando avanti di questo passo il programma che si dovrebbe attuare in un anno richiederà ben dieci anni per essere attuato e il programma triennale ben 30 anni! E’ davvero scoraggiante prendere atto di questi dati, ma, anche senza le statistiche, ce n’eravamo accorti tutti che le cose in questo comune vanno avanti con estrema, esasperante lentezza. Se vogliamo entrare nei dettagli di ciò che è stato fatto, c’è solo la sistemazione di qualche strada di campagna, l’inizio della sistemazione della piazzetta Casal di Mezzo a Foria, la ristrutturazione dell’edificio scolastico di Palinuro, per altro sempre insufficiente, l’avvio della realizzazioni del progetto "i Miti", cioè la creazione di un parco naturalistico e di un centro studi sulla selvaggina migratoria sulla collina sopra Centola. Di tante altre cose che erano in programma non si è fatto nulla (verde attrezzato, parco giochi per bambini, nuovo edificio scolastico a Palinuro, sistemazione delle piazze di Centola e di Palinuro, porto, fognature, depuratori, pubblica illuminazione). Anche sull’attuazione del P.R.G. l’Amministrazione comunale ha fatto registrare una preoccupante inerzia. Di quest’argomento si è discusso anche nell’ultimo Consiglio comunale, in cui si è parlato della regolamentazione dell’art. 70 delle norme di attuazione del piano. Manca il testo coordinato con le norme del piano territoriale paesistico, mancano i piani particolareggiati, come il piano per il recupero dell’area dell’ex Club Med e i piani di recupero dei centri storici, in particolare il borgo medioevale di San Severino, nonostante il sindaco abbia asserito il contrario. Vorremmo che il Sindaco ci dicesse la verità sui motivi per cui, ad un anno dalla sua entrata in vigore, il Piano è ancora fermo, inattuato. Bisogna rilevare che, per determinati interventi, il P.R.G. stabilisce dei limiti temporali, ad esempio l’art. 71 della normativa, riguardante le aree private con destinazione produttiva, stabilisce che tale norma è applicabile non oltre il termine di due anni dall’approvazione del Piano, quindi rimane solo un anno disponibile per la realizzazione di alcuni interventi. Nasce il sospetto che ci sia una precisa volontà politica di bloccare anche quel minimo di sviluppo economico che potrebbe derivare da un rilancio dell’attività edilizia. Per non parlare del condono edilizio, in vari anni d’attività, l’ufficio condono non è riuscito a smaltire neanche il 10% delle pratiche, ce ne sono altre duemila che aspettano. Notevoli ritardi, per l’inerzia degli amministratori, si riscontrano anche per le procedure d’assegnazione delle case popolari di San Nicola, che sono state collaudate nel 2000 e che ora versano in uno stato di degrado e d’abbandono. E’ un bilancio di un completo fallimento. Ma quali potrebbero essere le soluzioni per uscire da questa impasse? Io non ho una ricetta pronta, ma credo che una delle cause di questa situazione sia la scarsità di persone che mostrano interesse e lavorano per il proprio paese; a volte sembra che questa terra sia più amata dai "forestieri" che da coloro che qui sono nati. Il punto di partenza, per imprimere una svolta a questa situazione, potrebbe essere mettere d'accordo tutte le forze d’opposizione all’attuale amministrazione e attorno a loro creare un gruppo di persone che, senza sottilizzare sull’appartenenza politica, avesse la forza, il coraggio, l’onestà per lavorare alcuni anni per il bene comune. Siamo tutti bravi a criticare, ma quando si tratta di sacrificare tempo, lavoro, denaro per gli altri, quanti sono disposti a farlo?
Gustavo Mion