UNO SGUARDO ALLE POLITICHE SOCIALI
La Legge 328/2000 ha istituito i Piani di Zona Socio-Sanitari (PdZ), allo scopo di dare vita ad un’integrazione dei servizi sociali, rappresentando così una vera e propria rivoluzione. Infatti, prima della citata legge, i servizi sociali erano divisi in compartimenti stagni, mentre oggi si tende alla loro completa integrazione. Per meglio comprendere il sistema previsto dai Piani di Zona, occorre tener presente che, per gestire al meglio una provincia grande come quella di Salerno, è stato necessario dividere il territorio in vari ambiti, accorpando i vari comuni per Comunità Montane. Per quanto ci riguarda, il Comune di San Giovanni a Piro fa parte dei 42 comuni dell’Ambito Salerno 7, che comprende al suo interno i comuni di tre Comunità Montane e cioè Alento-Montestella, Gelbison-Cervati e Lambro-Mingardo, e Castellabate come Comune capofila. Da più parti però si auspica una creazione di mini ambiti che rendano meno farraginose e più rapide le attività del Piano di Zona e pare che tale richiesta sia stata finalmente recepita dalla Regione Campania, che presto procederà in tal senso, accorpando il Comune di San Giovanni a Piro al mini ambito costituito dai comuni del Golfo di Policastro che rientrano nella Comunità Montana del Bussento. Il piano di Zona dell’Ambito Salerno 7 dal punto di vista strutturale è costituito da un’Assemblea composta dai rappresentanti degli Enti Locali e dal Coordinamento Istituzionale, con funzioni direttive e di vigilanza. Il Piano di Zona è finanziato dalla Regione tramite i POR (Programmi operativi regionali) e, nella misura del 30%, da risorse comunali. Per il nostro comune si tratta di una novità, dal momento che i servizi sociali rappresentano una realtà poco percepita perché spesso agli stati di disagio sono legate sensazioni di vergogna e diffidenza, anche se lo Stato, attraverso le leggi ed i finanziamenti, sta provvedendo a fornirci degli strumenti necessari perché tutti abbiano una vita dignitosa e siano integrati nel tessuto socio-economico della propria terra. Dal punto di vista operativo, nel comune di San Giovanni a Piro è partita la prima annualità che ha comportato l’attivazione dell’Assistenza Domiciliare agli Anziani, dei Centri di Incontro Minori ed del Centro di Aggregazione Giovanile, che, dopo alcuni mesi di attività, sono state sospese temporaneamente in attesa di ripartire con il nuovo anno, durante il quale verranno attivati con i nuovi bandi ulteriori servizi relativi ai disabili ed agli anziani. Per quanto riguarda il progetto di Aggregazione Anziani sono state appena previste gite ed altre attività. Per rendere possibile l'attuazione dei servizi, l'Amministrazione Comunale, grazie al Sindaco Avv. Felice Palazzo, ha anche adibito un’intera ala dell’ex caserma dei Carabinieri a Centro Sociale, in attesa comunque di destinare un intero immobile comunale a tali servizi. Inoltre tutti i mercoledì mattina è presente presso la sede comunale un assistente sociale, che tutti i giorni è attivo l’Ufficio Assistenza e che inoltre ogni giovedì mattina è a disposizione dei cittadini l’Assessore Comunale Carmen Marotta, per qualsiasi necessità e per ogni chiarimento. L’attuazione dei servizi sociali integrati è appena cominciata; bisogna comunque riconoscere che si tratta di una materia del tutto nuova non soltanto per i Comuni come il nostro, che per la prima volta la sperimentano, ma soprattutto per la Regione, la Provincia e il Comune capofila, che di fatto la gestiscono. Quindi, superati i disagi che la fase iniziale inevitabilmente produce, non resta che ricominciare con la seconda annualità con maggiore slancio e maggiore professionalità, anche grazie all’esperienza finora maturata.
C.L.M.