Trasporto pubblico: è scontro tra maggioranza e opposizione

Dall’inizio della legislatura i rapporti tra maggioranza ed opposizione non avevano mai toccato punte così basse. Ancora una volta, ad alimentare la tensione tra i due schieramenti è stata la delibera n°55, che stabilisce i principi generali per l’istituzione del trasporto pubblico urbano e la disciplina dei requisiti per l’accesso al bando per la gestione del servizio. Il consiglio comunale, conclusosi con l’abbandono dell’aula da parte dell’intera Casa delle Libertà, è stato solo la punta dell’iceberg di una polemica strisciante che per mesi è sembrata sul punto di scoppiare da un momento all’altro, ma che poi finiva per rientrare puntualmente, soprattutto per volontà dei rappresentanti del consiglio comunale. Questa volta, però, si è arrivati allo scontro frontale, e le ali moderate del Polo e dell’Ulivo non hanno potuto far nulla per evitarlo. Dalla maggioranza sono piovute all’indirizzo dell’opposizione accuse pesantissime, destinate a lasciare il segno. La minoranza, dal canto suo, ha replicato senza badare troppo ai convenevoli. Ma andiamo con ordine, cercando di riassumere i passaggi di questa ennesima botta e risposta che ha segnato l’ultimo mese di politica camerotana. In pratica, l’opposizione, nel corso dell’ultima seduta di consiglio, aveva chiesto ufficialmente la revoca della delibera n°55, e questa non era una novità, visto che il centro sinistra già in passato si era opposto anche al rinnovo contrattuale per la ditta che attualmente eroga il servizio. Ma, ciò che ha mandato su tutte le furie il consiglieri di maggioranza è stata la mozione con la quale la minoranza proponeva la modifica della parte del provvedimento che richiede alle aziende la "certificazione di qualità" come requisito essenziale per la partecipazione alle gare d’appalto per la gestione del servizio. "Abbiamo abbandonato l’aula – hanno scritto in una nota stampa i capigruppo della maggioranza- perché si stava profilando in consiglio un vero e proprio abuso da parte dell’opposizione il cui unico interesse era quello di difendere gli interessi di un imprenditore locale. Quello della minoranza è un atteggiamento vergognoso. Alcune settimane fa votarono contro il prolungamento del contratto con l’azienda appaltatrice, sostenendo che andava oltre il nostro mandato, quasi a voler dire che alla scadenza di ogni legislatura dovrebbero cambiare anche le società che in forza di un regolare contratto prestano servizi all’ente comunale". Duro anche il sindaco Troccoli: "Ci chiedono di togliere l’obbligo della certificazione. E’ assurdo. In pratica ci stanno dicendo di aprire le porte indiscriminatamente a tutte le ditte indipendentemente da loro "curriculum", o forse a qualche loro amico. Le società che si propongono di offrire un servizio –conclude il primo cittadino- si scelgono in base ai requisiti e non al colore politico delle maggioranze". In consiglio le posizioni dell’Ulivo sono state espresse in una relazione –letta dal consigliere dello Sdi Troccoli (omonimo del sindaco), riferita ad un ricorso proposto dinanzi al Tar avverso le procedure che hanno portato all’affidamento del servizio di trasporto pubblico, presentato da una ditta locale estromessa dal bando. L’opposizione ha censurato duramente il comportamento del sindaco e della maggioranza definito "irresponsabile" e "poco qualificante". Per i socialisti democratici italiani "i rappresentanti della Casa delle Libertà avrebbero dovuto accettare il confronto su un tema che noi riteniamo importante". Il capogruppo del Garofano rosso poi precisa i motivi del dissenso: "Crediamo che la postilla della certificazione di qualità, porti ad una ingiustificata esclusione delle ditte che operano sul territorio., poiché non attiene al servizio ma all’organizzazione delle imprese. Il servizio offerto dall’attuale gestore ci sembra alla portata di tante ditte locali, che per di più avevano offerto un ribasso molto conveniente per il comune. Sinceramente non capisco questo accanimento da parte della maggioranza contro queste aziende. Inutile dire che come opposizione siamo favorevoli al mantenimento del servizio di trasporto pubblico urbano". Di tono differente le dichiarazioni del portavoce del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale, Andrea Lianza: "Siamo sconcertati dall’atteggiamento della minoranza. Hanno voluto inserire all’ordine del giorno la discussione sulla revoca delle delibera. Tuttavia pensavamo che da parte loro giungesse qualche proposta. Invece, niente.. Poi, quando hanno dato lettura di quella relazione , non abbiamo potuto far altro che abbandonare l’aula. In quel momento si stava consumando un atto grave, come la difesa di interessi specifici. Ovviamente noi –ha proseguito Lianza- non potevamo prendere parte a quella discussione. Non abbiamo capito se il centro sinistra è favorevole o no al trasporto urbano". Anche dal Presidente del consiglio comunale,Giosuè Mazzeo, è giunto un richiamo alla minoranza: " Sinceramente non riesco a decifrare il comportamento dei consiglieri dell’Ulivo. Prima avevano fatto pervenire una comunicazione-firmata da tutte e sette i consiglieri- dove chiedevano di inserire all’ordine del giorno la discussione sulla revoca della delibera n°55. Poi in consiglio hanno presentato un documento riferito ad un ricorso al Tar che ricalca per grandi linee quello presentato da un azienda di Marina di Camerota. Quest’ultimo però era sottoscritto solo da tra consiglieri (Esposito e De Vita per la Margherita, Troccoli per lo Sdi n.d.r). Ma quello che trovo più strano –si chiede Mazzeo- è il fatto che abbiano sollevato questioni sul requisito della certificazione di qualità". Sul punto il Presidente del Consiglio comunale è categorico: " L’amministrazione deve lavorare per offrire agli utenti un servizio elevato qualitativamente. Il trasporto urbano è stato apprezzato da residenti e turisti, ragion per cui mi sembra fuori luogo abbassare il livello solo perché alcune ditte locali non sono in possesso della certificazione". La Margherita – più volte da noi contattata – invece ha scelto il silenzio. Diversa la posizione dei Ds, assenti all’ultimo consiglio comunale. E’ probabile che i Democratici di Sinistra presenteranno una propria mozione, visto che l’argomento verrà discusso in seconda convocazione. Inevitabilmente sul prossimo confronto in consiglio – che si preannuncia incandescente- peserà il parere favorevole della giunta regionale che ha dato il via libera al trasporto urbano a Camerota, senza peraltro emendare il regolamento presentato dall’amministrazione cittadina.

Ciro Troccoli