APPELLO DEGLI OPERATORI TURISTICI BALNEARI
Marina di Camerota – Salvare la Pineta del Mingardo dai vandali attraverso un incremento dei controlli. Attivare possibilmente una task force per la difesa e la salvaguardia di uno degli angoli verdi più suggestivi del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. L’appello, indirizzato in particolare alla Comunità Montana del Lambro e del Mingardo, all’Ente Parco e al Comune di Camerota, giunge dai giovani imprenditori aderenti all’Associazione balneari "Marina di Camerota". Secondo gli operatori turistici del settore balneare, i recenti episodi di vandalismo che hanno portato al taglio dei pini d’Aleppo è la conseguenza di una totale assenza di controlli che stride con il costante monitoraggio che vede impegnati gli enti nel corso dell’estate. I balneari si chiedono perché "la Pineta durante l’inverno viene abbandonata a se stessa?. "Non possiamo credere che la Comunità Montana o il Parco non abbiano personale da impiegare per la difesa dell’area verde del Mingardo" dice il vice Presidente dell’Associazione, Josè Pomarico. Paradossalmente registriamo una maggiore attenzione durante il periodo estivo, quando la presenza dei lidi attrezzati già di per sè scoraggia gli episodi di vandalismo grazie al costante presidio del personale che opera giorno e notte sul Mingardo. La vera emergenza – continua Pomarico – si verifica adesso che la Pineta è abbandonata a se stessa. Il vero pericolo non siamo noi gestori ma questi scalmanati. E’ assurdo. L’operato dei nostri associati viene periodicamente fatto oggetto di controlli, mentre questi poco di buono sono liberi di entrare nella pineta e di fare quello che vogliono, compreso distruggere alberi, appiccare fuochi, bivaccare e quant’altro. Tra le altre cose –ha precisato il vicepresidente - come tutti sanno, la nostra è un associazione che si caratterizza per il suo marcato spirito ambientalista che ne informa programmi e azioni. La pulizia degli arenili, l’utilizzo dell’energia alternativa e il progetto "differenziamo in spiaggia", che partirà già dall’anno prossimo, sono i punti focali del nostro programma associativo. La dice lunga sugli obiettivi dell’associazione anche il fatto che il consiglio direttivo ultimamente ha respinto alcune richieste di adesioni formulate da persone che si erano rese responsabili di gravi atti contro il patrimonio naturalistico. Le prime sentinelle dell’ambiente siamo noi. Durante i tre mesi estivi facciamo quanto ci è possibile per tutelare l’ambiente, adesso però - conclude Pomarico - ci dovrebbe pensare qualcun altro." Il caso del taglio dei pini d’Aleppo era stato sollevato da Rete 7, l’emittente di Vallo della Lucania, che in un servizio - denuncia aveva posto all’attenzione dell’opinione pubblica lo stato di completo abbandono in cui versa la Pineta del Mingardo nel periodo invernale. Le immagini avevano mostrato gli alberi sfregiati dai vandali che hanno potuto agire indisturbati in pieno giorno. Già allora l’Associazione "Marina di Camerota" era intervenuta con il Presidente Raffaele Esposito che aveva espresso una "durissima condanna" nei confronti degli ignoti autori. Ora i balneari chiedono che dalle parole si passi ai fatti, onde evitare il ripetersi di analoghi episodi.
C.T.