STORIA
DI CAPRIOLI - II puntata
I ricordi di un protagonista della
politica del Comune di Pisciotta
Negli anni ’60 Caprioli si incominciò a svegliare da un sonno profondo: si costruiva lentamente la strada che avrebbe unito Caprioli a Palinuro. I lavori si fermarono per lungo tempo in corrispondenza dell’attuale Hotel Pica, che allora si chiamava "Tramonto d’oro", a causa del ponte, che, per motivi tecnici, non si riusciva a completare. Mancava così il collegamento sia con la stazione ferroviaria di Caprioli, sia con la strada Pisciotta – S. Nicola – Foria di Centola, da poco aperta al traffico. In quel periodo non ero né consigliere comunale né ricoprivo alcun altra carica politica, ma sentivo comunque il bisogno di intervenire per migliorare il mio paese. Possedevo allora una FIAT "Millecento" color verde, ma non avevo ancora la patente, soltanto il foglio rosa. Nonostante ciò si decise comunque di andare a Roma per incontrare l’onorevole Focaccia per chiedergli un interessamento e un contributo per poter completare la strada e collegare finalmente Palinuro con la stazione di Caprioli. In tal modo i treni che portavano i francesi al Club Mediterranée si sarebbero potuti fermare qui, a due passi dal club, invece che alla stazione di Centola, che era invece più lontana di quanto oggi possa sembrare, visto che la strada "Mingardina" non esisteva all’epoca neanche allo stato di progetto. Andammo a Roma in tre: oltre a me, due amici ormai scomparsi, Giuseppe Basile e Vincenzo Sillani, che ricordo con grande stima e affetto. Al ritorno dal viaggio mi fu proposto, insieme con Vincenzo Sillani, Giuseppe Greco, Alessandro Fedullo e Luigi Sullo, di formare la lista del sindaco Marsicano per le elezioni comunali. Il lavoro fatto dette i suoi frutti, perché vincemmo le elezioni. All’epoca lavoravo come fotografo nel Club Mediterranée e fu per questo che, a fine spoglio elettorale, dopo aver contato le mie preferenze personali, tutti esclamarono: "E non hanno votato i francesi!". Ma dopo le elezioni iniziò il lavoro vero. Nel ’64 a Caprioli c’erano poche strade mulattiere disastrate, per l’acqua si attingeva alle fontanelle pubbliche e non tutti avevano la luce nelle case; il telefono non esisteva e di rete fognaria neanche a parlarne! Questo era Caprioli negli anni ’60. Invece nel 1983, dopo la nostra amministrazione, per quanto riguarda la rete fognante, essa era realizzata a Valle di Marco e a Santa Caterina, mentre a Pedale i lavori erano appaltati e quasi terminati. Per quanto riguarda le strade, erano aperti i tratti da Santa Caterina a Valle di Marco, campo sportivo, Caprioli centro, Trepiedi, Villa Serena e Vinietico e dal bivio di Caprioli al cimitero e a Cernile. In breve tutte le strade esistenti oggi furono fatte durante la nostra amministrazione con il sindaco Marsicano. Infine realizzammo l’illuminazione di Valle di Marco, Santa Caterina, Pedali, Caprioli centro e Fornace, e realizzammo anche la strada Fornace – Capo d’Arena, con l’aiuto non da poco del geometra Mautone. Per quanto riguarda le strade, vorrei precisare che tutti i lavori furono fatti in economia con una ruspa guidata da Audino Fortunato, mentre il tracciato fu disegnato tutto dal sottoscritto, con il bonario benestare dei proprietari dei terreni su cui si doveva passare. Ma di questo e del resto parlerò nel seguito della storia nel prossimo numero.
Guido Montuori – ex Assessore e Consigliere del Comune di Pisciotta