LA POLITICA E LE ATTESE DEI CITTADINI

Il cittadino attende da chi fa politica una risposta alle sue aspettative: noi dobbiamo dargliela, attuando un progetto capace di riannodare il filo spezzato tra politica e cittadino. Il cittadino è stanco dello scandaloso conflitto d’interessi che avviene tra i vari partiti, e dai tanti esempi ancora presenti di malcostume, corruzione, uso della politica e del proprio ruolo pubblico a fini personali: bisogna quindi ripartire dalla vera politica, quella al servizio del cittadino e non quella che funge da paravento, dietro il quale si nascondono gli interessi dei vari partiti e dei vari politici. In definitiva, il cittadino non chiede il massimo, ma garantiamogli il minimo. Abbiamo da molti anni un progressivo distacco del cittadino dalla politica, a partire da tangentopoli, in cui sono venuti a cadere tutti i principi morali ed etici che dovrebbero servire per fare una politica equilibrata e costruttiva. Questo è grave, perché il cittadino, subentrando la sfiducia nelle istituzioni e allontanandosi da esse sempre di più, non fornisce alla politica e ai politici un pungolo serio nel realizzare un dato programma, e viene così meno il contributo essenziale dovuto all’esperienza e alla pratica quotidiana. Un partito politico deve dare quindi la possibilità al cittadino non solo di riflettere, ma di perseguire un percorso e un progetto per delineare le nuove mete della società in cui vive, ed individuare le strade e i mezzi per raggiungerle e soddisfarle: in definitiva di avere una speranza per il futuro. La nostra politica si incentra sulle problematiche della società; soffermandoci su questa, ci accorgiamo che ogni iniziativa politica si giustifica per il contributo che riesce a dare nella realtà dei fatti, ottenendo successo sulla base di una maggiore o minore capacità non solo di compiere un’analisi dello stato delle cose, ma di ottenere dei risultati nel modificare la realtà esistente. La società italiana vive un periodo di mutamenti epocali: la globalizzazione dell’economia, della cultura, e soprattutto delle informazioni e comunicazioni: l’inadeguatezza della politica a queste sfide è ormai palese! Essa inoltre esprime molteplici divergenze, partendo dalle più semplici, come la ricchezza e la povertà, quest’ultima così evidente nella qualità della vita della nostra comunità. Con sguardo lungimirante verso la nostra comunità, quindi, e senza il consueto pressappochismo ed improvvisazione, dobbiamo non solo portare avanti le nostre idee–forza, per dischiudere negli elettori una nuova speranza per un futuro migliore, ma soprattutto progettare l’alternativa possibile, da costruire con perseveranza e pazienza. Mettiamoci bene in testa che noi che facciamo politica siamo stati assenti per diversi anni, quindi ora dobbiamo fare di tutto per coinvolgere il cittadino: idee, iniziative, programmi che interessano la comunità, perché egli non può e non deve mancare agli appuntamenti decisivi per il futuro di tutti noi. Vorrei credere ancora una volta che si riuscirà a legare questo filo spezzato tra politici e cittadini. Devo prendere atto, invece, che i tentativi di innovazione, che con mille difficoltà stavamo cercando di realizzare, vengono resi vani da una politica che si rivela indifferente alla domanda di cambiamento che il cittadino esprime con tanta forza. E’ ORA DI FARLA FINITA CON LE POLEMICHE E LE LOTTE DI PALAZZO! La nostra forza politica ha già dimostrato in varie occasioni che può svolgere un ruolo innovatore e riformatore della realtà sociale della nostra comunità: in tale progetto non devono esistere nemici da cancellare, ma avversari da battere, consci che questi avversari ci saranno sempre ad ogni tornata elettorale, consci che la partita si può anche perdere, ed accettando che oggi si può essere in alto e domani si può di nuovo ricadere, ma sempre perseguendo con tenacia e costanza i nostri obiettivi. Perciò noi non dobbiamo ripetere gli errori del passato, ma andare avanti per rinnovare i diritti dei cittadini, senza illudere il cittadino e suscitare attese che poi saranno deluse, ma operando concretamente, realisticamente e in modo trasparente e leale per perseguire il rinnovamento della nostra comunità. Ci auguriamo che nei cittadini si risvegli il desiderio di essere protagonisti della vita sociale e politica della loro comunità, non solo perché le loro convinzioni, aspettative e speranze determinano e danno nuova linfa alla politica, ma soprattutto perché il disinteresse e l’apatia mettono a rischio i loro diritti. Ed in un’epoca in cui i diritti sono spesso ancora per pochi e messi a rischio dalle stesse istituzioni, la risposta migliore che noi possiamo dare è quella di tutelare e promuovere la partecipazione attiva e democratica della cittadinanza, affinché una cittadinanza attiva e partecipe, e non passiva e sottomessa, sia il motore del cambiamento sociale.

Gerardo De Metrio Consigliere Comunale A.N. - Pisciotta