Fin dal primo numero di Hermes abbiamo espresso senza alcuna reticenza le nostre idee sulla politica nel comune di Centola, dove, a causa degli errori del passato, una maggioranza minoritaria governa la cosa pubblica in barba a un’opposizione maggioritaria. E ciò a dispetto dello stesso concetto di democrazia, poiché la precisa volontà della maggioranza dei cittadini, non coagulata intorno ad un’unica lista, non ha avuto modo di esprimersi. Gli errori del passato non devono però costituire un freno ed una penalizzazione perpetua: essi vanno tenuti bene a mente, perché si eviti di ricadervi ancora, ma guai a recriminare e a continuare ad accusarsi l’un l’altro per trovare a tutti i costi il “colpevole”. Questo non interessa a nessuno e tanto meno al popolo, che ha espresso chiaramente la sua insoddisfazione per la vecchia amministrazione e chiede quindi all’opposizione, tutta intera, di trasformarsi finalmente in un’opposizione di governo. Essa può farlo perché ha i numeri per farlo ed anche – mi si consenta – la capacità. Un primo segno in questa direzione si è già visto; e ne siamo felici. I due gruppi consiliari di opposizione, se non proprio uniti, ma almeno non in contrasto fra di loro, hanno costretto l’amministrazione comunale ad approvare finalmente il regolamento sul condono fiscale, sulla falsariga di quanto già avvenuto al comune di Camerota e sebbene non ne avesse dichiaratamente alcuna intenzione. I cittadini, che abbiano pendenze con il Comune in materia di tributi, ICI, spazzatura e via dicendo, se non hanno ancora avuto la cartella esattoriale, potranno limitarsi a pagare il loro debito senza alcuna multa, sopratassa, interessi o balzello di sorta. Grazie all’azione concorde dell’opposizione, che, quando vuole – è evidente -, può e sa essere maggioranza. Maggioranza di governo, naturalmente, perché è proprio di governo che abbiamo bisogno.
Paolino Vitolo