MORIRE DI TRAFFICO
Ogni anno sulle strade muoiono di traffico circa 8000 persone e se ne feriscono più o meno gravemente altre 200.000. E queste cifre sono in aumento! E’ un bilancio di guerra, anche se TV e giornali ne parlano molto poco: durante la scorsa guerra in IRAQ sono state dedicate centinaia di ore di trasmissione ai 50 sfortunati ragazzi americani caduti nei primi 14 giorni di guerra. Nello stesso periodo ci sono stati 120 morti sulle strade, ma nessuno ha dedicato loro più di dieci minuti. Forse si teme per il mercato dell’auto? E la Chiesa, maestra di morale, che ne dice? Le cause di questa carneficina sono essenzialmente la scarsa osservanza delle norme e dei regolamenti (per il 70%) e l’eccessiva velocità. In America il problema è stato risolto alla radice, dotando le auto di un congegno che impedisce di superare i 120 Km/ora; da noi invece si pubblicizzano le auto più veloci, non considerando che la velocità è la prima causa di morte per i giovani fino a 40 anni. A cui si aggiunge l’uso di alcolici e di psicofarmaci (30% degli incidenti) e – dulcis in fundo – l’abuso del telefono cellulare (aumento del 17% dei morti). Come rimediare? Con la prevenzione, basata essenzialmente sull’educazione, alla quale devono collaborare anche i mezzi di comunicazione di massa, con opportune campagne di informazione e sensibilizzazione.
Dott. Giuseppe Cernelli - Esperto di Medicina delTraffico. Da uno studio del 1986, ripreso recentemente in vista di un prossimo convegno - dibattito. Per informazioni: tel.0974.931048 – 340.4657831