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Le agenzie politiche locali dicono che un rappresentante dei DS sia stato nominato dal Sindaco Assessore esterno agli affari sociali. Non può essere certamente lo stesso che l’anno scorso rifiutava la candidatura nella sua lista "Colomba 3". Sarà sicuramente un omonimo! Se invece trattasi proprio di lui, come riferiscono le fonti, siamo ancora una volta alle solite: un partito (l’ex PPI) che governa i processi nel bene e nel male (a mio avviso più nel male che nel bene), un partito di sinistra locale (si fa per dire), che, in virtù del fatto che oggi gli assessori sono scelti dal Sindaco, è costretto ad ingoiare tutti i rospi che di volta in volta gli mettono davanti. Stando così le cose, saremo costretti a vedere ciò che già abbiamo visto in questi anni. Dopo tanti affanni e ritorsioni politiche subite, questi hanno dimenticato le lotte in cui credevano, e di questo passo la loro identità e la loro memoria storica perderà la continuità con il passato. Essi accettano in maniera opportunistica, per il sol fatto di essere stati scelti, e di questa scelta sono riconoscenti e gratificati. Per queste ragioni essi si astengono dalla difesa dei diritti dei disoccupati e del mondo del lavoro, lasciandoli al loro destino; continuando di questo passo avranno sempre una maggiore caduta di consensi e di stile. Finiscono a questo punto per recitare il ruolo dei "manutengoli" del potere e, quel che è peggio, ciò che avviene qui avviene anche altrove nel Cilento. Da ciò consegue il ruolo centrale dell’ex PPI nei punti strategici dell’economia cilentana ed un ruolo mortificante dei DS locali. Ancora una volta occasioni sciupate e attese tradite. Ma da queste parti così va il mondo e secondo loro è "il migliore dei mondi possibili", come sosteneva un certo Leibnitz. Non poteva andare diversamente nel comune di Centola, come aveva profetizzato nel ’93 un certo Antonio da Centola, cui mi lega affettuosa amicizia: "Il Sindaco ha confuso i ruoli, ha imbrogliato il linguaggio, confondendo maggioranza e minoranza, e si è finito per non capire un tubo".

Luigi Speranza