Vuoto di politica
Chi scaglie di fare politica dovrebbe avere bene a mente di dover fare il bene di tutti. Bisognerebbe operare delle scelte nette, precise, a rischio di scontentare il singolo, ma in grado di garantire benefici effetti per la collettività. Ciò non solo a livello nazionale, ma anche nel più ristretto ambito dell’amministrazione di un comune. Questo, naturalmente, in teoria. Sappiamo bene le distorsioni che si hanno nella pratica quotidiana della gestione del potere. Spostando il discorso al nostro territorio, si può dire, in riferimento alla premessa fatta, che le promesse generiche della campagna elettorale raramente si trasformano in concreta attuazione pratica. Per essere più precisi, tutti indicano il turismo come priorità assoluta, in pratica però gli operatori del settore disposti ad investire non vengono messi in condizione di farlo. Sarà difficile vedere dei cambiamenti positivi. Perché solo migliorando le strutture ricettive si può puntare ad un innalzamento della qualità del turismo che un posto come Palinuro meriterebbe per tradizione e bellezza. Così come bisognerebbe che l’amministrazione comunale, per quanto di sua competenza, realizzasse migliorie nelle infrastrutture e nei servizi, a beneficio dei cittadini e degli ospiti che soggiornano per periodi di tempo limitati. Onestamente non si vedono segnali positivi in questo senso. Questo, a nostro avviso, dipende dalla mancanza di scelte politicamente decise. Sembra che ci sia un vuoto di politica, intesa nel senso di raggiungere degli obiettivi precisi, e che tutto sia lasciato in mano a tecnici che dovrebbero eseguire piuttosto che decidere. L’unica speranza è che questa tendenza si inverta e che si inizi a seminare per raccogliere i frutti a medio e lungo termine, per non aumentare ulteriormente il gap organizzativo che già ci penalizza rispetto a posti che certamente non hanno le nostre potenzialità, ma che hanno sopperito con una buona amministrazione.
M.G.