Degrado di Centola

E’ desolante arrivare in questo paese: subito ti appare la chiesa chiusa e transennata, poi, ti sposti un po’ più là e trovi un muro che chiude la via; dalla parte opposta si intravede una rete metallica e pensi: "Che disastro!". Scendi lungo la strada, camminando lentamente perché un cubetto c’è e due no, e scorgi una struttura abbandonata all’incuria del tempo e dei vandali: una scuola, che vergogna! Un paese abbandonato al proprio destino; eppure c’è stato un gruppo di persone volenterose, che alle scorse elezioni con tanto entusiasmo si erano presentate al popolo di Centola, pronte a ridare vita e vitalità a questo Comune, spazzando via il vecchio modo di gestirlo. Ma il sovrano popolo di Centola ha voluto dare continuità alla certezza del degrado,della miseria,dell’abbandono e degli scempi. Complimenti! Ci sono riusciti in pieno, anche se ci sono alcuni consiglieri comunali che si vergognano di far parte di questa amministrazione. E’ ignobile e incivile continuare a distruggere questo Comune, ma purtroppo il popolo è sovrano ed ha voluto continuare così. A Centola deve fare politica chi vuole che il popolo continui a vivere di illusioni e che rende sempre meno vivibile il proprio paese. E’ importante ed essenziale per la sopravvivenza di questo Comune che ci sia da parte di tutti una presa di coscienza delle condizioni attuali e ci sia un impegno vero e al di sopra di inutili personalismi, per recuperare lo splendore di Centola ed il suo importante ruolo di traino dell’economia non solo locale, ma anche delle zone limitrofe. Questa città, importante per la sua posizione geografica, deve spazzare via questa immagine di comune passivo, inefficace e sterile e deve avviarsi verso uno sviluppo indispensabile e non più delegabile ai responsabili di questo stato di degrado. Vogliamo perciò un Comune che non si preoccupi di fare gli interessi di pochi, ma guardi di più alla collettività e possa essere di esempio per l’impegno a combattere la disoccupazione e l’emarginazione sociale e del territorio; un Comune che abbia un interesse particolare al futuro, ai bambini, alla futura generazione sana e vitale di cittadini ricchi di umiltà, ma garanti della nostra continuità.

Guido Santangelo