Tempesta sulla riforestazione

La tempesta, che ha colpito la comunità montana Lambro e Mingardo per l’opera di riforestazione avviata abusivamente da politici che da anni gestiscono il potere nel nostro territorio, ha portato alla luce una situazione che già conoscevamo.

C’è da chiedersi come mai questi politici abbiano corso rischi commettendo questi abusi. Quale era la contropartita? Da quanto sembra emergere dalle indagini pare ci fosse lo scambio fra assegnazione di progetti di riforestazione ed assegnazione di posti di lavoro. Sembrerebbe un fine nobile, vista la carenza di lavoro che c’è nei nostri paesi. Ma a chi andavano questi posti di lavoro? Andavano a chi ne aveva veramente più bisogno? Non erano assegnati certo in base alla graduatoria delle liste dei disoccupati bensì erano dati ad "amici" fidati, da cui ci si aspettava "riconoscenza" al momento delle votazioni. A Centola è stato soppresso l’ufficio di collocamento, in compenso si sono aperti vari uffici di collocamento nelle case dei politici locali. Questi sono i metodi con cui si pensa di battere la disoccupazione! Esprimiamo solidarietà ai lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, sappiamo che per avere in contropartita questo posto, a volte, hanno dovuto rinunciare alla loro libertà di pensiero e di voto, alla loro dignità, perché spinti dal bisogno. Ma sappiamo anche che questo sistema clientelare non può portare allo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio.

Anche a Centola, nonostante non sia stata interessata dai lavori di riforestazione, nel periodo precedente le elezioni comunali del 26 e 27 maggio 2002 sono stati dati incarichi e posti di lavoro in questo settore. Vorremmo che la Magistratura approfondisse questo aspetto. Se venisse dimostrato che c’è stato voto di scambio, come noi crediamo, sarebbe da mettere in discussione la regolarità delle ultime elezioni comunali.

Gustavo Mion