San Severino e San Nicola, problemi irrisolti

Visto che questo nostro giornale nasce con l'intento di denunciare i problemi di tutto il territorio comunale, mi è sembrato doveroso trattare di quelli atavici di queste due frazioni. San Nicola è un paesino di poche anime, che continua ancora oggi a distanza di quasi trenta anni (dico trenta), a non vedere risolto il problema dell'assegnazione delle case che ormai da anni sono state completate. La cosa che fa più rabbia è vedere che questo problema diventa uno strumento elettorale durante le amministrative, ma che subito dopo diventa inesistente.Tutto ciò si è verificato soprattutto con le amministrazioni Stanziola D'angelo, il quale ama essere fedele più che alle promesse elettorali al proverbio: "PASSATU ‘U SANTU, PASSATA ‘A FESTA...". Eppure San Nicola ha dato i natali all'uomo politico di maggiore importanza del nostro comune, se non sbaglio l’ex presidente Giulio (da non confondere con l'ex presidente del consiglio Giulio Andreotti che ha ben altri problemi giudiziari da risolvere), che oltre ad essere stato assessore ai lavori pubblici e tuttora consigliere provinciale è stato presidente della comunità montana Lambro e Mingardo, ha avuto ed ha possibilità di dare una mano ai propri concittadini, affinché questi possano vivere in strutture degne del nome di casa. Vogliamo giustificare l'ultimo periodo del presidente Giulio, il quale è stato impegnato a raccogliere i frutti dall'albero della riforestazione..., ma negli anni precedenti aveva molto più tempo a disposizione per dedicarsi alla risoluzione di questo annoso problema e quindi di riportare alla normalità il proprio paese. Ho voluto solo sfiorare questa situazione, cercando di sensibilizzare sia gli amministratori attuali (ne dubito...), sia tutti coloro che possono aiutare San Nicola a far dimenticare quel drammatico e fatale evento, perché, fino a quando continueranno a rimanere in piedi quelle baracche, nessuna coscienza potrà sentirsi libera da sensi di colpa, tanto meno coloro che hanno avuto la possibilità di aiutare gli amici di San Nicola e non lo hanno fatto. Quello che posso assicurare è il fatto che il nostro gruppo politico, Polo – Libeccio, al quale orgogliosamente appartengo, ha particolarmente a cuore questo problema, e tutti gli altri che attanagliano questo nostro comune. Lo dimostra il fatto che, pur avendo perso una campagna elettorale che sembrava vinta, non ci siamo disgregati, perché per noi la politica è vocazione e non spudorato interesse personale. Questa è una visione che appartiene ai nostri avversari politici e lo dimostrano i fatti di questi ultimi giorni. Infatti per noi stare all'opposizione non cambia molto dallo stare in maggioranza, l’importante è dare sempre e comunque delle risposte a tutti coloro che vivono situazioni di disagio come gli amici di San Nicola.

Altro problema che ormai da anni il nostro comune si trascina dietro è quello del Borgo Medievale di San Severino: quante promesse, quanti progetti, quanti miliardi, quanti consigli comunali, quante e quante fesserie ci hanno potuto raccontare nel corso di questi anni in merito a questa situazione. Eppure il recupero di questo Borgo è importante non solo da un punto di vista storico-culturale per ciò che San Severino in età feudale ha rappresentato in termini politico-amministrativo, ma anche e soprattutto per ciò che può rappresentare in chiave economica, non solo per coloro che ci vivono, ma per l'intero Comune. Si, perché una volta terminati i lavori di recupero, pensate all'indotto occupazionale che ne verrebbe fuori, pensate al giro di denaro che incomincerebbe a ruotarvi attorno, a quante iniziative di tipo culturale si potrebbero dar vita. Eppure, in questi anni i fondi a disposizione proprio in quest’ambito sono stati tantissimi, e quindi c'è stata la reale possibilità che questo sogno si tramutasse in realtà. Tutto questo non si è realizzato ancora una volta per l'incapacità di coloro, che purtroppo detengono il controllo politico-amministrativo (e non solo) di questo nostro amato e dimenticato Comune.

Amici, ho approfittato fin troppo della vostra bontà e quindi penso sia meglio chiudere qui questo nostro primo appuntamento, confidando nel fatto che con questa nostra iniziativa possiamo risvegliare quell'orgoglio ormai sopito di un Comune, la cui amministrazione sembra interessata soltanto a favorire gli interessi dei suoi compari.

NICOLA VALENTE