Cari amici lettori,
leggo oggi nelle ultime dichiarazioni del presidente Mattarella: “La violazione delle più basilari norme di convivenza internazionale, … le centinaia di migliaia di vittime, anche tra la popolazione civile, …sollecitano, insieme a una severa condanna, la ricerca di rapido avvio di colloqui affinché le due parti pervengano alla definizione di una pace giusta…”.
Già il 5 febbraio u.s. Mattarella aveva dichiarato: “…Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”. Venerdì 14 febbraio, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, attaccò duramente il presidente della Repubblica a causa di quelle parole. Da allora si susseguono continui attacchi degli hacker russi ai siti pubblici italiani. La Zakharova ha anche ripetuto gli attacchi, indignata perché Putin era stato paragonato a Hitler.
Mattarella, come tutti sappiamo, non parla a caso. Egli ha sempre valutato attentamente i discorsi, che scrive prima di leggerli. Sappiamo anche che le sue posizioni sono solitamente moderate, intese ad attutire anziché accentuare i conflitti.
Oggi sappiamo che il nuovo inquilino della Casa Bianca ha la ferma intenzione di por fine alla guerra in Ucraina. A tale scopo ha posto fine alla contrapposizione fra U.S.A. e Russia perseguita dal precedente governo democratico. Gli Stati Uniti, all’O.N.U., si sono decisamente opposti a ogni condanna della Russia per l’invasione dell’Ucraina.
Tutto ciò premesso, io non riesco a individuare le oscure ragioni che hanno indotto Mattarella ad assumere una posizione insolitamente estremista (il paragone fra Putin e Hitler è, ovviamente, molto ma molto azzardato), che mette in grave difficoltà Giorgia Meloni e il suo governo, all’affannosa ricerca di una posizione vicina a quella di Washington, ma non troppo contrastante con il precedente ossessivo appoggio al governo Zelensky.
Mattarella è un uomo politico d’immensa esperienza e non comune abilità. Escludo, quindi, che abbia parlato a caso. Vuole forse che l’Italia si allinei alla posizione di Francia e Gran Bretagna, che oggi sembrerebbero propense a distanziare l’Europa dall’America, accostandola invece alla Cina e ai paesi musulmani?
Io non lo credo. Per questo sono con la quasi totalità degli italiani, che hanno opposto alle critiche della Zakharova il principio che Mattarella rappresenta l’Italia e, quindi, attaccare lui significava attaccare l’Italia.
Sono però convinto che “Humanum est errare, diabolicum perseverare”. L’Italia non può non rallegrarsi dei notevoli successi che Giorgia Meloni sta ottenendo in campo internazionale. Ella deve mediare fra gli opposti estremismi dell’U.S.A. da una parte e di Francia e Inghilterra dall’altra e questa non è cosa facile. Complicarla ulteriormente è cosa che il leader dell’opposizione può fare, il capo dello Stato no.
Allora, caro Presidente, rifletti sul fatto che la pace è un bene fondamentale anche per l’Italia. Se credi anche tu, come me, che la Russia è utile per la salvezza della nostra cultura, mentre Cina e Islam la mettono in pericolo di estinzione, considera la possibilità di escludere dai tuoi discorsi pubblici ogni inciso che ostacoli il raggiungimento di un accordo fra Trump e Putin per una pace stabile in Ucraina o incrini la stima che il capo del governo italiano si sta guadagnando nel mondo. Opera, così, consapevolmente in favore degli interessi di questa Italia che tu effettivamente rappresenti.